Phil Spencer: “Microsoft non si è preclusa la VR”

Lo scorso gennaio, Microsoft ha rivelato HoloLens, un visore per la realtà aumentata che mescola le immagini digitali con il mondo reale. Si tratta di una tecnologia ben diversa dalla realtà virtuale, che viene invece esplorata da altri competitor del mondo videoludico, come Sony con il suo Project Morpheus e Valve con Vive, realizzato in partnership con HTC. Il coinvolgimento di Microsoft nel campo dell’AR non vuol dire che la compagnia, tuttavia, si sia tirata fuori dalla realtà virtuale. A dirlo è il boss di Xbox, Phil Spencer, che ha dichiarato quanto segue.

Non penso che ci siamo chiusi fuori dalla realtà virtuale. Abbiamo guardato all’ambito della realtà mista con HoloLens, e l’abbiamo pensato come un set uno di feature e tecnologie da abilitare, ma questo non ci preclude da fare qualcosa nell’ambito della VR, come first party o con la prospettiva di una partnership. Ho usato Morpheus, ho usato Oculus, vedrò presto altre demo.

Spencer ha anche aggiunto che ci sono talmente tanti sviluppi interessanti nella realtà virtuale adesso, che nessuno sa ancora come usarla esattamente.

Non penso, e questo non è in nessun modo una frecciata alla VR, non penso che sia ancora chiaro cos’è e in che modo arriverà sul mercato, ma il lavoro d’innovazione è fantastico, ed è qualcosa che l’industria dei videogiochi ha sempre fatto, che si trattasse dell’intelligenza artificiale o della voce. L’industria dei videogiochi ha sempre posto per l’innovazione.

La posizione di Microsoft è interessante: con HoloLens si è piazzata in un territorio contiguo ma parallelo alla VR, ma è chiaro che, qualcosa questa esplodesse (e Vive e Morpheus sono lì a dimostrarlo), anche Microsoft potrebbe spiegare le sue forze in questo settore.

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