Disunion: perdi la testa su Oculus Rift

Disunion


Laddove molti sviluppatori stanno usando Oculus Rift per creare nuovi videogiochi o dare nuova linfa a quelli vecchi implementando il supporto ufficiale, un altrettanto grande numero di creatori di esperienze virtuali vedono in Oculus Rift uno strumento per sperimentare, soprattutto in ambito di simulazioni. Proprio in quest’ottica รจ nato Disunion: The Guillottine Simulator.

Disunion ย รจ “un’esperienza per Oculus Rift” che ricrea lo scenario di una decapitazione in pieno stile Rivoluzione Francese, mettendo l’utente al centro della scena… ossia in ginocchio, con il collo stretto nel collare di legno della ghigliottina, pronto per l’esecuzione.

Dopo simulazioni di pilotaggio di moduli lunari, di scuba diving, e addirittura una che ci mette nei panni un pollo da fattoria, arriva dunque la simulazione di morte tramite decapitazione. Disunionย รจ stato sviluppato in occasione della Exile Game Jamย a maggio di quest’anno, daย Erkki Trummal, Andrรฉ Berlemont e Morten Brunbjerg. Nonostante la grafica scarna, le animazioni semplici e la generale qualitร  modesta, Disunionย riesce comunque a colpire, soprattutto guardando il video di chi lo ha provato in prima persona.

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Ciรฒ che stupisce, e che in realtร  non stupisce neanche tanto, รจ la reazione degli utenti che provano Disunion: piรน divertiti che spaventati o angosciati. Risate isteriche, urla di quelle che scappano in una casa dei fantasmi da luna park. Di fronte all’esperienza della morte, chi gioca a Disunion esorcizza l’angoscia con una risata nervosa.

A ben vedere, questo accade normalmente e quotidianamente nei videogiochi. Messi in un angolo in uno sparatutto in prima persona ci agitiamo, ci innervosiamo, e la paura di morire c’รจ, รจ presente, ma al contempo รจ anestetizzata, sopita, registrata da un angolo della nostra mente e messa da parte per non perdere la concentrazione. I videogiochi ci fanno vivere l’esperienza della morte, mantenendoci perรฒ a distanza di sicurezzaย – un concetto che viene abilmente esplorato in un interessante libro italiano di game studies.

Grim-Fandango

Grazie ad Oculus Rift, questa peculiaritร  del mondo dei videogiochi puรฒ ulteriormente essere sfruttata, anche per fini non ludici.ย Noto รจ, ad esempio, che da molti anni i videogiochi vengono utilizzati in ambito militare per addestramenti in realtร  virtuale, come giร  denunciava a metร  anni novanta J. C. Herz nel capitolo “Il complesso militare-spettacolare” del suo libro Il popolo del joystick.ย La virtualitร , con il suo equilibrio di sensazioni reali e percezioni simulate, apre dunque scenari interessanti per la possibilitร  di mettere gli utenti di fronte a situazioni difficili per farli misurare con le loro paure. Da chiarire รจ se poi sussista la possibilitร  di trasferire nel mondo reale la sensazione di “anestesia” provata nelle esperienze virtuali: una possibilitร  che potrebbe avere sia risvolti preoccupanti (immaginate un soldato completamente avulso dalla realtร , che uccide senza provare la minima emozione, esattamente come in un videogioco) sia auspicabili (ad esempio, usare la realtร  virtuale come cura per il disordine da stress post traumatico).

Per i curiosi in possesso di un dev kit per Oculus Rift, Disunion: The Guillottine Experience รจ scaricabile qui.

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