Molti sviluppatori e game design hanno speso parole importanti per Oculus Rift, investito idee, tempo e soldi per la creazione del gaming del futuro. L’ultimo in ordine di tempo a condividere il suo pensiero e le sue aspettative in merito a Oculus Rift è Cliff Bleszinski, in un’intervista rilasciata al portale [a] list daily.
Per chi non lo conoscesse, Cliff Bleszinski è un video game designer che ha contribuito al successo di Epic Games, casa di sviluppo tra le più importanti e creatrice della serie Gears of War. Dopo una lunga carriera in Epic Games, Bleszinski ha lasciato l’azienda e vede nella prossima generazione videoludica una rivoluzione su più fronti che non riguarderà solo le console Microsoft e Sony di prossima uscita, ma soprattutto Steam Box e Oculus Rift, viste come la vera next-gen.
Sempre attento al concetto di innovazione, Bleszinski va dritto al punto: “Sono ancora interessato all’acquisto di Playstation 3 e Xbox One, ma sono le cose dirompenti che mi eccitano davvero“. Le console tradizionali, secondo l’ex direttore di Epic Games, non danno quella spinta in più che invece ci ritroviamo a ricevere dal “nuovo” che avanza, rappresentato da Oculus Rift e Stam Box. Continua la sua disamina Cliff Bleszinski, confessando i giochi che maggiormente lo hanno interessato: “Ero più emozionato di giocare titoli come Gone Home piuttosto che del rilascio delle nuove console. Sono assolutamente emozionato di tuffarmi in Grand Theft Auto V, ma nel frattempo sono sul mio Nintendo DS e sono sul mio portatile a giocare i titoli presenti nella mia libreria Steam. Ho avuto modo di provare Two Brothers e ho finito Thomas was alone.“
Bleszinski confessa di aver provato Oculus Rift alla gamescom di Colonia dello scorso agosto e rivela le sue sensazioni: “Adattare titoli come Team Fortress 2 e Half-Life 2 è un errore. Le migliori esperienze sono quelle sviluppate su misura per l’esperienza Oculus. Sono rimasto molto colpito dal trailer dell’E3 dedicato ad EVE Valkyrie“, ancora “Le esperienze migliori per Oculus Rift sono quelle più simili a Myst e Dear Esther dove il gameplay non è intenso e l’esplorazione è il fattore fondamentale“.
CliffyB chiude l’intervista lodando il collega Chris Roberts che con il suo Star Citizen è andato controtendenza, appoggiando la VR e Oculus Rift e dando vita a un esperienza eccezionale.