Quando si parla di Oculus Rift non si può parlare di colossi aziendali celebri in tutto il mondo; non è un brand del calibro di Microsoft, Apple, Samsung. Con loro è sufficiente il marchio per vendere milioni di unità. Eppure Oculus ha venduto ben 35.000 dev kit. A rendere ufficiale queste cifre, potremmo dire da capogiro se teniamo in considerazione il fatto che dietro non c’è un marchio saldo e consolidato, è stato il vice presidente Nate Mitchell. Ha di fatti rilasciato una intervista a Polygon in cui ha rivelato anche tutte le migliorie ingegneristiche apportate: sarà possibile infatti tracciare la propria posizione nello spazio, è migliorata l’ottica e l’ergonomia. Altra importante novità riguarda il cosiddetto “motion sickness” : a coloro che sono riusciti a provare l’esperienza di giocare con il visore Oculus, puo’ essere successo di avere fastidi quali la nausea; ora questa spiacevole sensazione è stata eliminata rendendo ancora più piacevole il gioco. Mitchell inoltre ha confermato che la versione Oculus per il grande pubblico è prevista tra mesi e non anni, ma che sono ancora in lavorazione in quanto la struttura stessa del display richiede di migliorare al massimo l’hardware. L’idea di fondo, confessa Mitchell, sarebbe quella di utilizzare il pannello OLED; tuttavia una simile tecnologia è a disponibilità limitata in quanto l’unica azienda a possederla è la Samsung. La loro speranza è che OLED possa presto essere a disposizione anche di altre aziende; ciò migliorerebbe di molto la qualità grafica di Oculs togliendo l’effetto spixellato.