Palmer Luckey: il futuro della cultura è nella tecnolgia virtuale

Palmer_Luckey_oh_look - CopiaNon basta che un device come Oculus Rift sia introdotto sul mercato, serve che ogni componente della cultura cerchi di sfruttare al meglio la nuova tecnologia di realtà virtuale. Qui su ORI spesso vi abbiamo proposto non solo gaming ma anche applicazioni per il lavoro, per la medicina e così via. A supporto di tutto questo movimento intorno alla virtual reality e in particolare ad Oculus Rift, vengono le parole del papà del Rift, Palmer Luckey che durante l’appena concluso CES 2014 ha così parlato del futuro:

Credo che dispositivi come Oculus Rift potranno diventare molto importanti per la scienza, l’istruzione, l’ingegneria e la matematica. I ragazzi potranno imparare senza avere limiti di sorta, andando oltre il semplice libro di testo. La realtà virtuale ha la possibilità di entrare a far parte della nostra vita quotidiana, il problema al momento è solo l’ammontare delle risorse richieste e il sistema con cui attuare queste idee.

Insomma, la virtual reality come il principale supporto alle attività della nostra vita e come miglioramento anche nell’apprendimento. Con le giuste idee e le giuste applicazioni la virtual reality potrebbe davvero essere la cultura next gen: noi ci crediamo insieme a Palmer Luckey.