Senseboard: la tastiera virtuale

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Come sarebbe poter scrivere al computer senza più l’ingombro di un mouse e di una tastiera? C’è chi ci sta già pensando. Un team di ricerca dell’Università del Mälardalen (la MDH) in Svizzera sta sviluppando una tecnologia con lo scopo di progettare una tastiera virtuale e si sta preparando a realizzare dei prototipi per questo stesso anno. Un professore di robotica della MDH, tale Lars Asplund, al lavoro sul Project Virtual Keyboard oramai da 2005, ha dichiarato che le attuali tastiere funzionano tutte alla stessa maniera e non si sono sostanzialmente evolute rispetto a quelle che erano le macchine da scrivere del diciannovesimo secolo. “La nostra tastiera virtuale renderebbe possibili nuovi tipi di interazione” sostiene Asplund. Il dispositivo realizzato dal team di sviluppo sarebbe infatti utilizzabile con la tecnologia indossabile, gli iPad, gli iPhone o qualsiasi altro tipo di computer. Il dispositivo denominato “Senseboard“, consiste in due braccialetti indossabili sui polsi o sulle mani, in grado tramite dei sensori di movimento, di percepire la posizione delle dita e i movimenti della mano per determinare quale sia il tasto “premuto” dall’utente.

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Questa tecnologia è destinata ad essere integrata con dispositivi quali Oculus Rift o Google Glass, i quali permetterebbero infatti di visualizzare una tastiera di fronte all’utilizzatore, nonché un’interfaccia schermo su cui scrivere (come potete vedere nel video riportato in calce o a questo link). Il Senseboard può inoltre fungere da mouse, o addirittura tradurre i movimenti della mano in input di tipo touch (come accade su smartphone e tablet). “Si possono venire a delineare diverse aree di applicazione, sia per le aziende che per il privato” dichiara Aplund, aggiungendo “si potrebbe digitare in spazi ristretti o anche evitare i problemi ergonomici causati da un mouse ed una tastiera fisici.

Nonostante l’Università del Mälardalen stia lavorando a dei prototipi del Senseboard da inserire nel mercato in rapida crescita della realtà virtuale già da quest’anno, il team di sviluppo necessita ancora di 1.000.000 di sterline prima di poter portare a termine questa fase. il professor Asplund dichiara infatti: “Abbiamo le idee e abbiamo la tecnologia per realizzarle. Dobbiamo soltanto ottenere maggiori finanziamenti, che spesso è la sfida più grande nel campo della ricerca“.

 

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