Fin dall’annuncio ufficiale alla Game Developers Conference dello scorso marzo, sapevamo che Project Morpheus avrebbe dato del filo da torcere al nostro benamato Oculus Rift. Non è difficile immaginare il perché: il colosso che lo ha partorito e che continua a lavorare al suo sviluppo è di quelli di cui ci si può fidare ad occhi chiusi, visto che di solito regala ai consumatori prodotti di qualità , destinati a dettare legge soprattutto nel settore dell’intrattenimento. C’è bisogno che vi parli del mondo PlayStation? Non credo proprio. Voglio però invitarvi a riflettere su una cosa: è vero che Sony è una garanzia nel campo dell’entertainment, ma è altrettanto vero che si è affacciata nel mondo della realtà virtuale soltanto di recente e comunque molto tempo dopo rispetto a Oculus VR, ragion per cui si potrebbe pensare che il suo visore sia ancora acerbo e non assicuri agli utenti il grado d’immersione già offerto dal gioiellino di Luckey & Co.
Tuttavia, stando ai giornalisti, ma soprattutto agli sviluppatori, che hanno potuto provarlo, le cose non stanno per niente così. Anzi, sembra proprio che ancora una volta Sony abbia fatto di nuovo centro. Gli ultimi in ordine di apparizione a fornire feedback positivi e a rilasciare dichiarazioni “al miele”, come si suol dire, su Project Morpheus sono stati quelli di Avalanche Studios, per intenderci i creatori di giochi come Just Cause e Mad Max, titolo in uscita il prossimo anno. A parlare a nome del dev team sono stati il CTO Linus Blomberg e il fondatore Christofer Sundberg, i quali non hanno esitato nel manifestare il proprio entusiasmo per il dispositivo VR firmato Sony. In effetti, Blomberg lo ha definito impressionante, confermando così le opinioni di coloro che dopo aver vissuto un’esperienza virtuale “made in Sony” sono stati concordi nel descrivere Project Morpheus davvero strabiliante. Dal canto suo, lo stesso Sundberg non solo ha affermato che titoli come Battlefield potrebbero funzionare molto meglio in versione VR, ma ha anche sottolineato che a suo parere il visore di Sony renderebbe addirittura fantastici i giochi di guida. E il parere di Sundberg sembra essere confermato dalla demo in pieno stile star-fighter che i responsabili Sony stanno facendo provare in giro per gli eventi riservati agli addetti al settore, visto che lo star seduti a bordo di una navicella è del tutto simile allo stare seduti al volante di un’automobile.
Insomma, sulla base delle testimonianze raccolte finora, Project Morpheus sembra capace di mettere i bastoni fra le ruote al nostro Oculus Rift. Ma si sa, nello sport come nella competizione aziendale, non è bello vincere una gara e aggiudicarsi la medaglia d’oro senza aver prima battuto un avversario degno di tale nome. Quindi, che ben venga lo scontro tra titani, se questo significa offrire a noi consumatori la possibilità di vivere favolose esperienze virtuali. Quel che è certo è che la battaglia tra visori sarà di scena anche all’imminente E3 2014 e noi saremo in prima fila a goderci lo spettacolo, in modo da potervi raccontare ogni novità proveniente dal mondo VR.