FOVE vuole costruire la sua esperienza di realtà virtuale creando il primo visore VR orientato ai consumatori che utilizza una tecnologia che traccia il movimento degli occhi. La startup con sede a Tokyo è stata fondata dal CEO Yuka Kojima, e dal CTO Lochlainn Wilson, ed è stata presentata al Disrupt SF 2014 di San Francisco.
Il nome Fove deriva dalle parole “field of view” (campo di visione) e “fovea”, la parte centrale dell’occhio responsabile della nitidezza della vista. Il visore combina una tecnologia per il tracciamento degli occhi, il rilevamento dell’orientamento, e il tracciamento della posizione della testa, in modo che gli utenti possano controllare il display a 360 gradi usando solo i loro occhi. Il mondo virtuale di FOVE sembra differente dagli altri sistemi di realtà virtuale, che hanno scene messe a fuoco interamente, replicando la profondità di visione che si può vedere nel mondo reale. Lo fa tracciando lo sguardo dell’utente e determinando dove si sta guardando nello spazio 3D. Ed è in quel momento che il motore grafico aggiusta la messa a fuoco. La tecnologia del display del visore rende possibile agli utenti di guardare negli occhi altri giocatori o di mirare con le armi in modo molto più veloce di quanto può essere fatto con mouse e tastiera. Dal momento in cui un utente che utilizza FOVE ha reagito rispetto alla reazione di un altro personaggio, lui lo sta già mirando.
I fondatori non possono al momento entrare maggiormente nei dettagli di come la tecnologia di FOVE funzioni perché il brevetto è in attesa di approvazione, ma il visore usa una tecnologia non invasiva di tracciamento degli occhi tramite infrarossi, che può tracciare i movimenti con una latenza molto bassa e un’alta precisione. Wilson si è riferito a questa tecnologia in questi termini:
La magia qui è che noi lo facciamo in un modo che non può interferire con il campo di visione, ed è invisibile all’utente.
I potenziali competitori di FOVE sono Oculus Rift e Project Morpheus, ma Kojima e Wilson dicono che FOVE non necessariamente si prenderà parte del mercato dei due dispositivi concorrenti. Invece, la startup vuole espandere il mercato che è stato aperto da Oculus Rift e offrire un’esperienza alla J.A.R.V.I.S. di Iron Man che è possibile sperimentare in ogni salotto. I fondatori di FOVE si rivolgono al tipo di giocatore che è disposto anche a spendere un prezzo alto per un visore che permetta di avere però un’esperienza più immersiva.
La startup sta partecipando al programma Microsoft Ventures Accelerator London, e parlerà a Microsoft riguardo al potenziale che avrebbe FOVE integrato in una Xbox, ma ancora non ci sono piani concreti al riguardo. Wilson sta notando che il prezzo potrebbe essere una sfida, perché i giocatori sono solitamente riluttanti a comprare un accessorio che costa più della console, e FOVE ancora non sa a quanto ammonterà il prezzo finale del loro prodotto.
Ma FOVE non è indirizzato solamente ai giocatori. Può anche aiutare le persone con una mobilità limitata causata da ALS, dalla malattia del motoneurone, o infortuni alla colonna vertebrale ad utilizzare il visore per funzioni come scrivere, giocare, o suonare strumenti musicali. I ricercatori delle università giapponesi stanno studiando il modo in cui FOVE può aiutare le persone con limitate capacità motorie o aiutare a trattare condizioni come l’autismo. In più, FOVE sta lavorando con un’azienda di Londra nella realizzazione di tecnologie indossabili interattive che possono rispondere al movimento degli occhi, che permetteranno ai quadriplegici di guardarsi intorno senza doversi fare aiutare da altre persone.
FOVE può aiutare le persone con la sindrome di Asperger e quelle autistiche, che spesso hanno problemi ad entrare in contatto con altre persone attraverso gli occhi, creando personaggi con cui possono interagire in ambieni privi di minacce.
FOVE si trova al momento in una fase avanzata con il suo prototipo, e la startup è al lavoro su un prototipo fabbricabile. Il prossimo anno, l’azienda pianifica di lanciare una campagna Kickstarter e il proprio SDK per gli sviluppatori, e spera di poter far usciare in commercio la versione commerciale di FOVE entro il 2016. L’azienda ha già ottenuto dei finanziamenti in Giappone, e cerca di ottenerne altri al più presto.
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