L’impegno attivo manifestato da Samsung nei confronti della realtà virtuale, e il conseguente ruolo primario ad essa riservato nelle sue strategie di mercato, trovano oggi un’ulteriore conferma nelle dichiarazioni rilasciate dal suo vicepresidente Craig Gledhill. Difatti quest’ultimo, in occasione dell’evento tenutosi la scorsa settimana al Sidney Opera House, il cui protagonista assoluto è stato ovviamente Gear VR, ha rivelato alla testata CRN Australia come il grande interesse in chiave VR della sua azienda sia derivato dalla consapevolezza delle applicazioni che questa nuova tecnologia potrebbe avere nel mondo reale. Non a caso, Gledhill ha affermato:
Stiamo esplorando diversi settori, come l’istruzione, la medicina, l’ingegneria e l’architettura, che potrebbero beneficiare dell’utilizzo della realtà virtuale. Tutti potrebbero usare la VR. Pensiamo ad esempio alle equipe mediche: esse potrebbero servirsi di un kit per la realtà virtuale per fare simulazioni e cimentarsi in procedure chirurgiche complesse ed elaborate, prima di metterle in pratica su di un vero paziente all’interno di una vera sala operatoria. Ed è proprio per agevolare l’impiego di dispositivi per la realtà virtuale da parte di questi settori che Samsung rilascerà il suo Gear VR a un prezzo abbordabile. In tal modo, in linea con quanto già realizzato da alcune università australiane, si potrà favorire la costruzione di veri e propri laboratori VR, adatti ad ospitare gli addetti a tali settori e ad offrire loro la possibilità di esercitarsi con la realtà virtuale, per poi usufruire dell’esperienza acquisita nel mondo reale. Il nostro dispositivo è al 100% al servizio degli utenti, cosicché i nostri partner saranno i benefattori della creazione di queste nuove opportunità di mercato.
A tal proposito, Gledhill ha ricordato che il visore targato Samsung avrà un costo pari a 249$ e sarà disponibile sul mercato australiano già a partire dalla metà di novembre.
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