Abbiamo più volte argomentato su come Oculus Rift sia destinato a rivoluzionare non soltanto l’ambito dei videogiochi, ma l’intero settore dell’entertainment. Ecco il discorso di George Bloom alla conferenza TEDx riguardo l’intrattenimento, la realtà virtuale e il futuro della comunicazione. Un interessante punto di vista che, oltre ai pregi, tocca anche alcuni aspetti controversi della VR. Bloom è produttore esecutivo in CBS Digital, il team di effetti speciale responsabile per film e serie TV. Assieme ai suoi colleghi sviluppa tecnologie innovative per la produzione, oltre a dei contenuti personalizzati per Oculus Rift. Bloom ha lavorato a film acclamati in tutto il mondo come Ratatouille, Wall-E, Toy Story 3, Rapunzel, Alice in Wonderland, Tron e molti altri.Â
Vi proponiamo di seguito il video dello speech in embed, oppure, se preferite, vi proponiamo la trascrizione tradotta in italiano.Â
“Quando avevo dieci anni, mio padre ottenne un lavoro in televisione come comedy writer. Quando eravamo tutti a casa chiamava me e mia sorella in salotto e metteva uno degli show televisivi che andavano in onda al tempo. A quel punto si alzava, prendeva il telecomando, abbassava il volume a zero e ci faceva improvvisare tutta la puntata. Lo ha fatto per anni, e quando sono cresciuto gli ho chiesto perché lo facesse. Lui mi rispose con queste parole:
Un giorno avrai un lavoro, non grazie a ciò che sai, ma grazie a ciò che riesci a immaginare.
Perciò oggi parlerò di una piattaforma in grado di cambiare il futuro dell’intrattenimento. Il Metaverse. In cento anni di intrattenimento cinematografico non è cambiato praticamente niente. Si tratta sempre di intrattenimento passivo. Ma parliamo di cosa accomuna i grandi film: una grande storia, un grande cast, delle location notevoli e una crew composta da molte persone.
Per quanto riguarda le location, in qualità di director, posso dirvi che uno dei grandi ostacoli per la produzione è proprio il loro costo elevato, e certe volte non puoi raccontare bene la tua storia se non hai la location adatta o le risorse economiche per accedervi. Per questo motivo, io e i miei colleghi ci siamo guardati e ci siamo detti che deve esserci un altro modo per raggiungere i nostri obiettivi. Così abbiamo preso uno scanner laser, e abbiamo cominciato ad analizzare i luoghi di nostro interesse per renderizzarli in tre dimensioni.
Guardate questo filmato: abbiamo un normalissimo ragazzo del college dentro alla sua camera. Ma non è una camera vera quella che vedete. Quasi tutto l’ambiente è un ambiente virtuale costruito da zero, tranne le parti con cui l’attore entra in diretto contatto.Immaginate cosa potremmo fare in un giorno di riprese con questa tecnologia. Potremmo girare virtualmente mezzo mondo e riuscire comunque ad arrivare a casa in tempo per l’ora di cena. Con gli ambienti virtuali potremmo fare l’equivalente di tre settimane di lavoro in una sola giornata.
Tuttavia non ci sono solo aspetti positivi in quanto vi ho appena detto. Il personale necessario per portare a termine il lavoro viene praticamente dimezzato, è un dimezzamento dei costi, ma per molti significa potenzialmente perdere il lavoro.
Ma non mi sono limitato a pensare ai set cinematografici. Cosa si potrebbe fare con questa tecnologia in termini di immersione in prima persona? Ponendomi questa domanda sono diventato uno sviluppatore per Oculus. Gli impieghi per una tecnologia del genere sono innumerevoli. Immaginate di essere un architetto che vuole  mostrare il proprio progetto: potete far visitare la casa virtuale ai vostri clienti e ricevere direttamente il loro feedback. Oppure immaginatevi una nonna che compie 90 anni. Non tutti i membri della famiglia possono partecipare perchè vivono in diverse parti del mondo. Quelli che non possono venire alla festa però possono mettere il proprio visore per la realtà virtuale e festaggiare comunque.
E questo è solo un assaggio di quello che si può fare con la realtà virtuale. Con un ulteriore avanzamento della tecnologia non ci sarà più differenza tra quando indossiamo il visore per la realtà virtuale e quando invece non lo abbiamo. Non vogliamo lavorare su mondi fantasy, che sono comunque sempre interessanti. Ciò su cui vogliamo concentrarci è il mondo reale. Anche in questo caso c’è ancora tanta strada da fare. Ripensate alla stanza del ragazzo di prima. Se mi mettessi a camminare in quella stanza davanti allo specchio grazie al visore , scoprirei che quello specchio non riflette la mia immagine. Questo perchè avere lo spazio virtuale non basta, devo anche avere il mio avatar virtuale.
[su_pullquote]Immaginate di essere un architetto che vuole mostrare il proprio progetto: potete far visitare la casa virtuale ai vostri clienti e ricevere direttamente il loro feedback.[/su_pullquote]
In questo senso siamo lavorando a degli scanner appositi. Sono indolori e non invasivi. In questo caso parliamo dei nostri  avatar, ma potremmo avere anche nuovi avatar intelligenti creati da zero, e qui entra in gioco l’intelligenza artificiale. Il massimo sarebbe poter aver un’intelligenza artificiale in grado di apprendere ed evolversi autonomamente, ma ancora non siamo arrivati a questo punto. Quando ci saremo arrivati però, le nostre possibilità saranno limitate solo dalla nostra immaginazione.
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E qui voglio presentarvi il Virtual Story Engine, uno strumento che vi permetterebbe di creare la vostra storia secondo le vostre esigenze e necessità senza limiti di alcun tipo.
Io sono stato molto fortunato, ho passato 17 anni a lavorare in un settore che mi ha permesso di raccontare storie, ma credo che ciascuno di noi abbia una storia dentro di sé, e che tutti abbiano il diritto di raccontarla.
Questi che vi ho mostrato sono gli strumenti del futuro, sono accessibili a tutti, ma sarà comunque come avere una Hollywood in miniatura a portata di mano.
La tecnologia non deve mai diventare uno strumento che danneggia la creatività , deve essere uno strumento che favorisce la creatività . Ma la più grande rivoluzione sarà proprio il Metaverse di cui vi parlavo all’inizio. Aprirà le porte all'”immortalità virtuale” e sono davvero emozionato per quanto riguarda questo futuro che ci attende. Sarà un viaggio entusiasmante, e non vedo l’ora di vedere tutti prendervi parte.”
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