Collider, meglio che farsi di LSD (o quasi)

Cosa si prova a essere una particella dentro al Grande Collisore di Adroni del CERN? Se vi siete mai posti questa domanda potreste trovare una risposta provando Collider, probabilmente una delle esperienze audiovisive più strane e al contempo evocative che potreste avere occasione di provare senza ricorrere a sostanze psicotrope, gentilmente messa a disposizione da Funktronic Labs.


Prima di continuare a parlarne, eccove un video dimostrativo

Collider è un’applicazione compatibile con Oculus Rift e Leap Motion, che vi consente di viaggiare all’interno di un acceleratore di particelle virtuale, ma non c’è alcuna pretesa di fedeltà scientifica. Al di là del nome, si tratta essenzialmente di una particolarissima esperienza audiovisiva, strutturata come uno shooter su binari, che probabilmente ricorderà a più di qualcuno di voi lettori titoli come Rez o Child of Eden.
Per quanto, inutile negarlo, un’esperienza del genere dà il massimo grazie alla VR, Collider può essere provato anche senza visore. Basta uno schermo tradizionale e il Leap Motion per vedere i propri movimenti proiettati sullo schermo e gustarsi lo psichedelico programma corredato dalla colonna sonora del DJ Tomohisa Kuramitsu, o Baiyon per gli amici.
Per tutti i curiosi, l’applicazione è disponibile gratutitamente sul Leap Motion app store.

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