La realtà virtuale non ha tutt’oggi raggiunto il vasto pubblico (anche perchè Oculus Rift non è ancora stato immesso nel mercato).
Dal punto di vista delle funzionalità il visore è spettacolare. La difficoltà che ha rallentato l’evoluzione della geniale invenzione di Palmer Lukey è stato il ricercare un design comodo per il visore stesso, ostacolo ormai praticamente superato. Ad agevolare le evoluzioni, dato che “anche l’Oculus vuole la sua parte”, giunge in soccorso una fantastica idea di design.
Accettare i cambiamenti è difficile per tutti e anche io mi sono personalmente affezionato alla forma dell’attuale DK2, sicuramente tanto quanto i migliaia di sviluppatori che lo indossano ogni giorno per lavorarci su, del resto il primo visore è un po’ come la prima macchina, tuttavia, se partendo dalle vecchie Fiat 500 siamo giunti alle moderne e futuristiche Lamborghini, anche i visori dovranno fare il loro corso in fatto di bellezza.
Il giovane designer Syed Rahman dell’Università del Maryland e Lead Designer presso la M3D (azienda di stampanti 3D), ha realizzato un progetto per Oculus VR di re-design del Rift che merita attenzione:                                          Â
 “I due oggetti che mi hanno ispirato di più sono stati gli occhiali da sci e i caschi dei piloti. Entrambi gli oggetti coprono il viso degli utenti, ma sono ugualmente piacevoli alla vista.  Dunque ho optato per un look elegante pulito. Il visore così diventa un oggetto familiare, poi l’ho rifinito con un frontalino riflettente. L’obiettivo era quello di bilanciare l’aspetto ‘aerodinamico’ dell’accessorio senza inserire eccessive decorazioni”.
Il corpo del visore ha una rifinitura sovrastampata in silicio e una lucida curvatura anteriore, mantenendo, così,  sul lato del visore il brand della società . Il logo,a forma di occhio stilizzato, è stato arricchito da un LED che indicherà agli utenti quando il Rift è acceso e funzionante.
L’unico vincolo è stato quello di inglobare tutti i componenti necessari. Lo spazio viene occupato maggiormente dalle lenti che richiedono un certo distanziamento dallo schermo per poter funzionare.
 Sostiene il designer:
“Oculus Rift è uno strumento conveniente e potente, ma fino a quando non si presenterà come un prodotto di consumo, apparirà alla gente un po’ troppo estraneo.”
L’idea, infatti, sarà , sicuramente, valutata e forse adottata dagli sviluppatori e da altre aziende partner di Oculus VR.
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