Sì, la VR porterà tanti cambiamenti, in VR potremo parlare con persone lontane, visitare mondi paralleli, trasformarci in animali o altri personaggi sconosciuti, navigare mari e web, progettare, sviluppare, guardare film, leggere un quotidiano, studiare, andare nello spazio. Forse, un giorno, potremo persino andare a fare la spesa.
Sì, la VR cambierà proprio tutto. Ma qualcosa sfugge ancora, quel primordiale istinto animalesco che ognuno di noi serba nei meandri della mente. Già … il sesso.
Quanto cambierà il nostro modo di vivere la sessualità ? I nostri orgasmi saranno soltanto dei file compressi da estrarre il più lentamente possibile? In quel caso beato chi ha la Ram più piccola e cavi di trasmissione meno lunghi. E se proprio devo dirla tutta, in fondo e… non troppo in fondo, penso che la VR potrebbe soltanto aiutare ad ampliare le nostre fantasie sessuali, ma la realtà è un’altra: il sesso tradizionale, secondo la mia personalissima opinione, rimane qualcosa di unico e insostituibile.
Se comunque vogliamo pensarci un po’ su, in attesa che il sesso divenga un media più che un atto fisico, date un’ occhiata al video che segue, in cui il comico inglese Roderick James Moir, meglio conosciuto con il nome d’arte di Vic Reeves, lancia una sfida particolare e davvero divertente a Gordon Burns, giornalista britannico a cui viene ironicamente affidato il compito di indovinare una delle possibili applicazioni della VR.
Pensate, questo è un video degli anni ’90, ma molto probabilmente una cosa del genere non sarà mai mostrata in una TV italiana. Va però detto che, qualche anno fa, anche Sylvester Stallone in Demolition Man non era tanto convinto di concedersi a Sandra Bullock con un caschetto per il virtual sex: ovviamente, cotanta bellezza, è meglio toccarla con mano.
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