Neal Stephenson è lo scrittore che nel 1992 aveva immaginato un mondo distopico con il libro Snow Crash, anticipando per molti aspetti la realtà virtuale. Il concetto base del libro infatti è, come dice lo stesso autore, “Cosa potrebbe succedere trasformando una semplice TV in una esperienza 3D interattiva?“. A distanza di 20 anni, il Metaverso descritto da Stephenson potrebbe diventare realtà , e lui in prima persona darà un grande contributo, infatti Magic Leap ha infatti annunciato di aver reclutato lo scrittore come “Chief Futurist”. Cosa significa questo ruolo? Ce lo spiega proprio Stephenson in una intervista.
 “Essere un Chief Futurist può essere definito come un lavoro da “brain-on-a-stick”, ovvero una persona intelligente che manca però di emozioni e abilità sociali normali. Se non si hanno abilità pratiche con la tecnologia interagendo con altri ingegneri e capendo davvero la scienza è impossibile “futurizzare”. Ho messo subito in chiaro con Rony Abovitz  e le persone coinvolte in Magic Leap che pretendevo di avere un coinvolgimento diretto usando questo hardware come una piattaforma creativa“
“Penso ci sia davvero tanto lavoro per gente come me che ha sempre immaginato come il futuro sarebbe stato quello in cui la realtà aumentata sarebbe diventata la normalità . Mi piace lavorare con i “nerd”, lo faccio da oltre 15 anni per un motivo o l’altro. Proprio per questo però ho l’esperienza per dire che gran parte dei progetti che si iniziano poi non vengono finiti. Non nego che il progetto di Magic Leap sia ambizioso, ma credo fortemente sia la strada giusta da seguire. All’inizio non sarà facile, ma potrei paragonare questa tecnologia ai cellulari: all’inizio in pochi potevano permetterselo ed era considerato uno status simbol, mentre adesso è diventato un oggetto di uso comune e sono veramente pochi quelli non lo possiedono“.
Sono ancora molti i punti oscuri su Magic Leap e sul suo funzionamento, ma se importanti società come Google hanno investito oltre 500 milioni di dollari sul progetto non possiamo che essere fiduciosi, sperando che l’aiuto di gente come Neal Stephenson possa portare grandi aiuti nello sviluppo di questa interessante tecnologia.
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