Pixel Rift cambia nome, diventa cross-platform

L’annuncio di diversi visori, come OSVR o Vive, ha aperto molte più possibilità agli sviluppatori VR di pubblicare le loro opere. È da leggere in questo senso la scelta di Ana Ribeiro, creatrice di Pixel Rift, che ha deciso di pubblicare il suo gioco non più soltanto per Oculus Rift. Questa decisione viene riflessa dal cambio di titolo dell’esperienza, che si chiamerà d’ora in poi Pixel Ripped.

Pixel Ripped è un’esperienza in realtà virtuale assolutamente particolare, dal momento che permette di vivere in prima persona le esperienze di una gamer, e scoprire come i videogiochi abbiano influito sulla vita della protagonista. Si tratta di un’opera senza dubbio biografica, che esprime con forza l’enorme passione della Ribeiro, ed è interessante vedere come la realtà virtuale sia stata sfruttata per metterci nei panni della storia personale dell’autore. Ecco le sue parole, emerse da un comunicato stampa ufficiale:

“Le persone apprezzavano la mia demo, ma era difficile dire se erano semplicemente impressionate dalla nuova tecnologia” dichiara la Ribeiro. “Ho portato il mio gioco a VRTGO [evento sulla VR NdR] ed è stato la prima volta che veniva giocato da persone che avevano già visto la maggior parte di quello che la VR ha da offrire. E lo amavano davvero: è lì che ho capito che avevo qualcosa di speciale.

Il prodotto finale sarà distribuito in maniera episodica, con ogni episodio a rappresentare un anno di vita della protagonista, Nicola. Non è invece ancora stato dichiarato ufficialmente quale sarà il primo visore su cui il gioco sarà disponibile.

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