Gli avatar ci faranno le linguacce

Attualmente non esistono soluzioni ufficiali per consentire l’interazione diretta, faccia a faccia, in VR: gli utenti, però, ridono, urlano e si divertono parecchio mentre vivono determinate esperienze in realtà virtuale. Uno degli ostacoli da superare per far sì che la VR diventi mainstream è dato dal fatto che la maggioranza dei visori occupa una parte significativa del volto dell’utente impedendo, anche, un efficace tracciamento del viso con le tecniche tradizionali. Per far sì che la realtà virtuale divenga la piattaforma di comunicazione di prossima generazione, alcuni sviluppatori Siggraph stanno cercando di creare un sistema di tracciamento del volto con supporto per Oculus Rift che dovrebbe consentire di creare delle animazioni 3D che possano riprodurre in tempo reale le nostre espressioni.

Il sistema indossabile utilizza dei materiali flessibili ultra-sottili che sono montati sul rivestimento in schiuma del visore per misurare i segnali di deformazione corrispondenti alle espressioni della parte superiore del viso. Questi segnali sono, poi, combinati con una fotocamera RGB-D per migliorare il tracking della regione bocca e per tenere conto del posizionamento talvolta impreciso dell’HMD. Per mappare i segnali d’ingresso del viso del modello 3D si esegue una sessione di settaggio per ogni persona. Per il funzionamento online è suggerita una breve fase di calibrazione prima di ogni utilizzo. Le animazioni finali sono veramente impressionanti, quasi alla pari dei sistemi di cattura all’avanguardia e, quindi, potranno bene essere utilizzate nelle interazioni social degli avatar negli ormai prossimi mondi virtuali.

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