A quasi un anno dal suo primo compleanno, la situazione non pare delle più ottimali per WildStar Online, l’MMORPG targato Carbine Studio e NCSOFT che sembra prepararsi ad un imminente, e forse piuttosto scontato, passaggio di business model, dall’ abbonamento mensile al “free” to play; quanti di voi avevano puntato su questa, forse troppo prevedibile, eventualità?
La notizia ci arriva direttamente da, incredibile ma vero, il database di Steam, che non solo ci stupisce della sua presenza nella piattaforme Valve, ma che, oltretutto, segna WildStar “Free on Demand”, ossia la medesima dicitura di altri giochi gratuiti ma con pagamenti facoltativi per oggetti speciali, mentre il tipo di licenza viene segnalata come “Single Purchase”.
L’opzione della singola spesa non convince più di tanto, soprattutto perché quella stessa dicitura su Steam potrebbe riferirsi all’acquisto di uno Starter Pack, come per altri titoli già presenti sulla piattaforma; ciò che invece sembra essere l’opzione più plausibile e verosimile sarà il passaggio ad un modello freemium, ossia gratuito ma con micro e macro transazioni che permettano di migliorare e velocizzare l’esperienza di gioco senza andare ad intaccare la potenza dell’acquirente.
Ulteriori conferme ci arrivano inoltre dal Reddit di WildStar, dove qualcuno che verosimilmente sembrerebbe essere strettamente legato allo sviluppo del gioco e che ha fornito prove che testimoniano la sua veridicità, afferma che dal mese di Agosto il titolo della Carbine passerà proprio al suddetto modello freemium, con tanto di micro-transazioni:
“Salve a tutti! Come spesso è stato discusso qui, WildStar andrà a cambiare il suo modello di pagamento da Agosto (patch permettendo) in un Free to Play ibrido. Per fortuna non andrà a diventare un Pay to Win, suppongo che potrà essere definito Freemium visto che molte delle cose che potranno essere acquistate concederanno buff all’esperienza, alla reputazione, ulteriori slot personaggio, ma niente di simile ad incrementi di potenza per i personaggi.”
In realtà la notizia potrebbe essere tutt’altro che negativa; non è raro che titoli nati con abbonamenti mensili e che abbiano poi transitato verso il modello freemium siano tornati a nuovi lustri, Tera e Star Wars: The Old Republic ne sono esempi concreti.
Non sappiamo ancora dire se quanto previsto avverrà al cento per cento, ma è anche vero che solo poche settimane fa WildStar è stato ritirato dagli scaffali australiani, probabilmente proprio per prepararsi ad un imminente cambio di business model.
Forse tentare di reggere il confronto con World of Warcraft e Final Fantasy XIV: A Realm Reborn con un abbonamento mensile non è stata la più scaltra delle mosse, ma indubbiamente WildStar riesce ad essere un titolo divertente e con molte caratteristiche più che positive. Ciò che ci auguriamo è che con un eventuale cambio di rotta riesca a risistemare le sorti di un prodotto tutt’altro che scadente, che invece potrebbe riservare inaspettate e piacevoli sorprese se adeguatamente curato.