[Gamescom 2019] Daymare 1998 Provato

Il terrore, la sopravvivenza, l’istinto che porta a combattere decine e decine di zombie. Daymare 1998 si è dimostrato essere non solo più di quanto avevamo già visto lo scorso anno, ma bensì qualcosa di superiore. Ce lo aspettavamo diversamente, inutile nasconderlo. La paura di trovarsi davanti una build non troppo diversa rispetto quella che avevamo provato durante la fiera tedesca del 2018 era ancora presente. Tuttavia, i ragazzi di Invader Studios non ci hanno solamente sorpresi con una versione completamente inedita da quella che avevamo visto, ma anche con un enorme passo avanti rispetto il passato del loro coraggioso progetto. Scopriamo così un Daymare 1998 nuovo, originale, vivo e vario. Simile a molti altri titoli, ma con una sua anima distintiva.

A differenza della storia che avevamo giocato precedentemente, il capitolo inedito ci porta nei panni di Sam, un ragazzo che ha evidenti problemi di salute mentale e che lotta con delle frequenti allucinazioni che, paradossalmente, lo aiuteranno spesso. Proprio nei primissimi istanti ci rendiamo conto di quanto Daymare 1998 sia cambiato in dodici mesi: c’è una telecamera bilanciata, movimenti più plausibili, un realismo maggiormente accentuato e una trama che ha apparentemente poco a che vedere con quella del soldato. Sam non è adatto a combattere come l’altro personaggio giocabile, e questo si traduce in una frequente scarsità di munizioni, che dovremo però trovare esplorando la mappa. Nei panni di questo semplice civile, infatti, l’esplorazione sarà più ristretta e l’avanzamento nel livello diverrà evidentemente più lineare. Preparatevi a risparmiare i proiettili perché ogni incontro con gli zombie potrà essere fatale, e non sarà affatto facile trovare medikit sparsi per la mappa.

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Non passerete mai tutto il vostro tempo a premere il grilletto fin quando ciò che c’è dall’altro lato della canna non smette di muoversi.

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Interessantissimi, seppur spesso troppo complessi, gli enigmi e nati dalla mente dei ragazzi di Invader Studios. Preparatevi a cercare oggetti in giro per la mappa, a provare e riprovare a risolvere rompicapi ma anche a sbizzarrirvi per delle sezioni puzzle che richiederanno molti minuti per essere completati. Insomma, non passerete mai tutto il vostro tempo a premere il grilletto fin quando ciò che c’è dall’altro lato della canna non smette di muoversi, anzi. In più di un’occasione ci è voluto più tempo per risolvere un problema piuttosto che aprirsi un varco tra la calca di non-morti. 

Tutto ciò, ribadiamo, riguarda semplicemente il personaggio di Sam, dato che gli altri protagonisti saranno più combattivi e proporranno un gameplay molto diverso da quello del povero ragazzo. Ed è proprio qui che si evidenzia la diversità di Daymare 1998 rispetto moltissime altre opere: è la volontà di voler fare le cose differentemente non solo per non stancare, ma anche per innovare un genere tenendo ben a mente ciò che funzionò in passato. Citiamo ovviamente opere dal calibro di Dino Crisis, Resident Evil 2 (da cui il team si è inevitabilmente ispirato) ma anche Dead Space stesso. Diciamocelo, l’opera di Invader Studios non ha poi così tanto da invidiare a questi capolavori dell’horror in terza persona, se non alcuni piccoli difetti tecnici che, però, sono giustificati dalle relative dimensioni del team di sviluppo. Inevitabili le animazioni mediocri e il frame rate incerto, inutile nasconderlo, ma nel complesso è facile dimenticare che solo otto persone hanno realizzato tutto quello che accade sotto i nostri occhi.

Daymare 1998, non smetteremo mai di ripeterlo, è un altro piccolo capolavoro italiano, nato da un progetto che è poi ricominciato ed evolutosi in quello che è oggi: un titolo con una sua anima e un suo modo di voler cambiare il genere. Il sistema di gestione dell’inventario rivisitato rispetto quello della saga di Capcom, la ricarica tattica che cambia in base a come e quando premiamo l’apposito tasto, l’interazione con l’ambiente circostante. L’opera dei ragazzi di Invader Studios è viva, pronta a lasciare a bocca aperta gli appassionati degli horror in terza persona, quelli che davvero ci hanno tenuti incollati ore e ore allo schermo. Ma davvero questa promessa sarà mantenuta anche nella versione finale? Solo il tempo ce lo dirà, dato che Daymare 1998 sarà rilasciato il 17 settembre 2019 su PC tramite Steam, ed è in arrivo anche su PlayStation 4 e Xbox One.