Resident Evil Village Anteprima: in mezzo ai vampiri e ai licantropi

Si potrebbe parlare per ore ed ore della saga di Resident Evil, una serie partita nel lontano 1996 sulla prima PlayStation e che ha attraversato le epoche e le console per arrivare, nel bene e nel male, all’ultimo ed attesissimo capitolo: Resident Evil Village. Ne è stata fatta di strada dai primi videogiochi, partendo dalla telecamera fissa, giungendo col rivoluzionario Resident Evil 4 e la sua terza persona ed arrivando ad oggi con Resident Evil 7 in prima persona. Come le meccaniche, pure la lunga storia che ci ha accompagnati per anni si è evoluta e intrinsecata di smagliature, personaggi ed ovviamente di una vasta varietà di zombie e creature simili con altrettanti virus e parassiti. Quest’ultimi in particolare sono stati il filo conduttore di tutta l’epopea survival horror. Ma basta parlare del passato, dobbiamo guardare al presente e al futuro più imminente, in quanto Resident Evil Village uscirà il 7 maggio. Quest’oggi faremo un recap sulle cose viste, le analizzeremo e teorizzeremo l’avvenire. Or dunque, preparate le erbe verdi, caricate le armi, ed inoltriamoci in questa anteprima!

Resident Evil Village

Una vecchia conoscenza, ed un villaggio poco amichevole

Partendo dalla trama di Resident Evil Village, veniamo subito a conoscenza che cronologicamente avviene dopo gli eventi del predecessore. Infatti il nostro protagonista sarà proprio Ethan Winters, il primo personaggio principale ad essere effettivamente un normale civile in quanto non ha avuto addestramento militare. Dopo i fatti della casa Baker e la salvezza di Mia, la nostra ragazza che da quel che si può vedere ora è diventata nostra moglie, ma pare che la vita non voglia dar tregua ad i nostri sfortunati amanti. A mostrarcelo è proprio il fatto che i due hanno avuto una figlia, Rose.

Ma come ben sappiamo, non è un Resident Evil se il contesto quotidiano non subisce un radicale cambiamento. Infatti, con gran sorpresa dei fan, il noto Chris Redfield entrerà in casa con uomini armati per rapire la figlia di Ethan, uccidere a sangue freddo Mia e, presumibilmente, portare il protagonista nel fatidico villaggio. Ed eccoci giunti in questo posto che da il titolo al gioco. Avremo un primo impatto lugubre e tetro dato da questo villaggio e dalla presenza di un enorme castello che sembra quasi dar il senso di dominio. Poco dopo il suo arrivo troverà un’anziana signora che molto inquietantemente lo riconoscerà come il padre della bambina e lo metterà in guardia sui pericoli presenti nella zona. A questo punto il nostro primo obbiettivo è raggiungere il suddetto castello.

Resident Evil Village

Ben presto ci renderemo conto che i nemici non saranno più zombie, ma uomini bestia e licantropi, che si aggireranno per l’area. Inoltre, verremo a conoscenza che gran parte degli abitanti della zona sono morti o trasformati, ed i pochi sopravvissuti cercano disperatamente un aiuto divino, come si può evincere dalle loro preghiere a tale Madre Miranda (la quale pare tirare le fila di tutto, perciò probabilmente sarà il vero nemico principale). Quando giungeremo al castello non sarà disabitato, bensì vi troveremo 4 nuovi personaggi: Lady Dimitescu (padrona del castello) e le sue tre figlie. E qui verremo a conoscenza di un nuovo tipo di avversario, i vampiri. Essa infatti, e la sua progenie, come si è potuto notare dal trailer più recente sembrano essere proprio le creature succhiasangue dei vecchi racconti horror e facenti parte del folklore dell’Europa Orientale. Anch’esse vorranno Ethan, il quale dovrà ingegnarsi per scappare e tornare alla ricerca della figlia.

 

Resident Evil Village

Così nuovo, eppure cosi famigliare

Ora iniziamo l’analisi vera e propria e che quindi potrebbe contenere qualche spoiler dei vecchi Resident Evil, perciò fate attenzione. Il titolo di questa parte dell’anteprima non è messo a caso. A molti fan, soprattutto i più longevi, pare chiaro come l’ottavo capitolo abbia preso tante ispirazioni dai suoi predecessori. Quella che forse è saltata più all’occhio, è l’incredibile somiglianza e sensazione che i giocatori “subirono” con Resident Evil 4. L’idea di un villaggio “deserto ma non deserto”, abitati aggressivi non zombificati e la presenza di un mercante, che qui è chiamato Duca, sono gli stimoli che hanno trasmesso questi ricordi.

Il castello, per la precisione il suo interno, richiama alla mente l’architettura della villa Spencer. La stessa Lady Dimitrescu (per quanto sia creata sulla base del folklore vampiresco e sulla fantasia degli autori) mostratasi meglio tramite la demo Maiden e quella più recente, ricorda molto in altezza, ma soprattutto con i suoi artigli, le vecchie B.O.W della serie Tyrant. Ciò ha fatto nascere molte teorie al riguardo, una in particolare che sembra collegare la famiglia Dimitrescu alla famiglia Spencer, e che quindi sarebbe il punto di unione tra il primo Resident Evil e questo. Ma vi ricordiamo che sono solo teorie, per la verità dovremmo aspettare l’uscita.

La presenza di Chris Redfield è un modo per collegare il nuovo gioco all’intera saga, che se visto come titolo distaccato (esattamente come il settimo) andrebbe comunque benissimo in quanto i riferimenti agli eventi dei titoli che sono venuti prima sono miseri o assenti. In Resident Evil 7 abbiamo scoperto praticamente sul finale che Evelline era il risultato di un esperimento, portato avanti da Albert Wesker, per creare (guarda caso) un’arma biologica tramite un fungo. Per ora, come allora, nei trailer e nelle demo viste gli unici ponti tra i nuovi giochi ed i vecchi sono Chris e il simbolo dell’Umbrella mostrato all’ultimo Resident Evil Showcase. Infatti qui l’assenza di un qualsivoglia tipo di virus o parassita, finora, capace di trasformare le persone in vampiri e licantropi ha fatto storcere il naso a molti fan, in quanto questo comporterebbe il passaggio dal contesto ventennale della serie ad uno più soprannaturale. Non dimentichiamoci però che, come spiegato sopra, la causa potrebbe essere anche un nuovo tipo di fungo o pianta (come nel caso di Resident Evil Code: Veronica) ancora da scoprire.

Resident Evil Village

Resident Evil Village: le novità e le migliorie

Una delle più grandi innovazioni all’interno del gameplay è la grande possibilità di esplorare il villaggio. Armati anche di una mappa dettagliata sulla quale saranno segnate le zone inesplorate e quelle già viste; essa inoltre (inutile dirlo) sarà utile per non perdersi i luoghi dove dover usare gli oggetti chiave. Avremo praticamente libertà d’azione in uno spazio enorme, una cosa che nei suoi predecessori si è solo vista, ma limitatamente, dal quarto capitolo in poi. Tale caratteristica porta con sé, per la prima volta nella storia della saga survival horror, anche il sistema di caccia (del quale potrete leggere meglio un nostro articolo al riguardo qui). Dal punto di vista grafico c’è ben poco da dire, l’evoluzione si vede già dai primi trailer e quello che ci attende sarà addirittura meglio, in quanto potremmo “viverlo” con i nostri occhi.

Per quanto concerne il gameplay, Capcom è riuscita a prendere le cose buone ottenute da Resident Evil 7 e migliorarle in maniera consistente. L’iniziare con un inventario ampio e gestito in maniera simile al quarto capitolo è un vantaggio non da poco, poi bisognerà vedere se nel gioco ufficiale partiremo nella stessa maniera o saremo più svantaggiati. Durante il combattimento sarà possibile parare i colpi dei nemici, come nel suo predecessore, ma la novità sta nel fatto che potremmo spingerli via nel caso si avvicinassero troppo. Un’altra caratteristica inedita è quella di spostare mobili per barricarsi temporaneamente dentro delle case e quindi ottenere un vantaggio di tempo per curarsi o per pensare ad un piano d’azione. Le molte case disabitate vi potrebbero essere utili a questo scopo, ma attenti perché l’ambiente disastrato ed abbandonato potrebbe anche sfavorirvi visto che l’erba alta aiuta a nascondere voi ma anche i vostri nemici.

Resident Evil Village

Il nostro fido coltello, inoltre, servirà come arma da difesa come da distrazione, infatti potremmo rompere dei sacchi di farina in grado di confondere gli avversari. Uccidere le belve può fruttarci materiali e risorse che potremmo utilizzare per craftare per conto proprio o con le quali fare altre cose insieme al mercante. Se non siete riusciti a giocare alla prima demo di domenica scorsa, non preoccupatevi perché vi basterà aspettare la prossima  il 25 aprile per provare la seconda versione di essa, disponibile dalle 19:00 alle 3:00.

Di certo Resident Evil Village ha creato un certo tipo di hype tra i fan, sia positivo che negativo, e che quindi dovrà rispettare molte delle aspettative del pubblico. Sicuramente è uno dei titoli più ambiti e popolari che usciranno quest’anno, e non c’è dubbio che tramite questo nuovo capitolo capiremo se la storia proseguirà sulla strada intrapresa o si concluderà. Anche dal punto di vista della storia l’attesa è molto alta, in quanto potrebbe essere un’occasione per dare un finale ben strutturato a Ethan e per niente scontato, oppure potrebbe essere il titolo che separerà definitivamente il vecchio dal nuovo, dando cosi vita ad un nuovo ciclo di giochi marchiati Resident Evil.