Picchiaduro e botte da orbi: 5 titoli poco rinomati da provare

Picchiaduro. Li amiamo e al tempo stesso li odiamo come nessun altro genere all’interno di questo medium. Fin dai primissimi vagiti con Street Fighter II e le sue innumerevoli se non infinite versioni ufficiali e ufficiose, questo genere ha messo uno contro l’altro milioni di giocatori, tra personaggi iconici, mosse spettacolari e una caterva di combo da imparare meglio di qualsiasi routine inventata dal genere umano, questo incredibile genere conta ormai una quantità di titoli tanto vari quanto terribilmente di nicchia. E visto che ci troviamo in un periodo di grande splendore del genere, con l’uscita negli ultimi 12 mesi dei nuovissimi capitoli dei tre “Sovrani” delle arene – Street Fighter 6, Mortal Kombat 1 e di recente Tekken 8 – direi che i tempi sono maturi per raccontarvi e consigliarvi alcuni dei picchiaduro più folli e sottovalutati attualmente disponibili sul mercato. E fidatevi: a meno che non siate dei fan davvero invasati del genere, molti di questi non li avete mai sentiti nominare.

Picchiaduro

UNDER NIGHT IN-BIRTH II Sys:Celes

Partiamo da una delle release più recenti di questo 2024, ovvero UNDER NIGHT IN-BIRTH II Sys:Celes. Sequel dell’egualmente complesso da nominare UNDER NIGHT IN-BIRTH Exe:Late[st], questo secondo capitolo sviluppato in tandem da French-Bread (già autori dell’ottima serie Visual Novel/Fighting Game Melty Blood) e Arc System Works va a concludere l’arco narrativo dedicato alla Hollow Night, l’eterna lotta tra i cavalieri appartenenti all’ordine della “Hollow Blade” e i mostri del “Void”. Questo titolo integra in modo sublime ed elegante, accontentando sia i fan delle combo ultra precise e ad alta difficoltà di esecuzione, sia coloro che preferiscono affidarsi al sistema di “auto-combo” già apparso in altri titoli di Arc Sys come DragonBall FigtherZ. E tra oltre 24 personaggi da provare, una modalità arcade dai multipli finali, multiplayer con rollback netcode e un cast di dlc in arrivo molto interessante, questo nuovo capitolo si prospetta come uno dei picchiaduro più interessanti del 2024.

Persona 4 Arena Ultimax

Torniamo a parlare di titoli sviluppati da Arc System Works con una collaborazione inusuale, ma che casca a fagiolo visto che ci troviamo a ridosso dell’uscita di Persona 3 Reload. Concepito come sequel/spin-off del quarto capitolo della serie ATLUS, Persona 4 Arena Ultimax è forse una delle produzioni Arc Sys più sperimentali e assurde di questa lista. Facciamo una lista dei presenti: abbiamo il cast di Persona 4 e i membri del SEES di Persona 3 ormai cresciuti che rimangono intrappolati in un grande torneo, il P-1 Climax organizzato – per qualche motivo – da un malvagio Teddie; abbiamo le Personae che tanto amiamo, abbiamo il gameplay rapido e adrenalinico che caratterizza titoli come Guilty Gear e Blazblue (con tanto di mosse cinematiche in grado di terminare uno scontro in pochi istanti) e meccaniche uniche per ogni singolo personaggio presente nel roster. Il risultato finale è un pacchetto di pura follia e carisma che ancora oggi, nella sua versione definitiva disponibile su PS4, PC e Nintendo Switch vanta una timida community di appassionati che ogni mese si organizza tramite canali esterni per decretare il miglior evocatore in circolazione. Se siete fan della serie o fan dei picchiaduro a tema anime in generale, vi consigliamo caldamente l’acquisto di questa piccola perla.

Rivals of Aether

Fin dal 1999, la serie di Super Smash Bros. è riuscita a mantenere rilevante l’intero genere dei picchiaduro a piattaforme senza particolari difficoltà. Al di là di qualche timida concorrenza da parte di publisher e studi rivali, la creatura di Masahiro Sakurai è rimasta l’unica ad imporsi come vero e proprio fenomeno culturale della cultura videoludica. Questo però non ha fermato la voglia di alcuni sviluppatori indipendenti nel prendere spunto dai difetti più critici della serie originale di Nintendo per migliorarli e creare nuove incarnazioni della stessa formula. E tra le tante disponibili sul mercato PC, Rivals of Aether è il titolo che è riuscito – in pochi anni – a crearsi una piccola fetta di giocatori fidelizzati e rimasti scottati dalla gestione altalenante da parte di Nintendo della community online. Tra un supporto costante e duraturo, una copertura ufficiale dei tornei professionistici e la possibilità di creare il proprio personaggio all’interno dello Steam Workshop, il titolo concepito da Dan Fornace è l’unica alternativa a Smash in grado di rivaleggiare con quel “Sacro Graal” che è Super Smash Bros. Melee. E con l’arrivo quest’anno del sequel Rivals 2, quale miglior momento per buttarsi nella mischia e provarlo?

Fighting EX Layer

La seconda metà degli anni 90’ ha messo a dura prova il brand Street Fighter. Dopo decine e decine di versioni e rivisitazioni di Street Fighter II, il gioiellino di casa Capcom ha vissuto una vera e propria “crisi di identità”, cominciando ad intraprendere due vie ben distinte: da un lato avevamo la più che rinomata serie prequel Street Fighter Alpha, ispirata all’OAV Street Fighter II: The Animated Movie e che donò nuova linfa vitale alla formula bidimensionale della saga. Dall’altra parte, Capcom affidò allo sviluppatore Arika (formato da ex-dipendenti Capcom) il compito di portare il brand all’interno delle arene 3D. Il risultato fu Street Fighter EX, una serie che mescolava le dinamiche dei picchiaduro bidimensionali con le ambientazioni e la grafica all’ultimo grido dei titoli in 3D che dominavano l’epoca PlayStation, caratterizzata da uno stile di gioco spericolato, mozzafiato e per certi versi innovativo per l’epoca. Terminato il gemellaggio con Capcom, molte delle idee concepite da Arika vennero ripescate per creare un titolo del tutto inedito: Fighting Layer. Fighting EX Layer, annunciato come un semplice “pesce d’aprile” e successivamente uscito nel 2018 su PC, PS4 e nel 2021 su Nintendo Switch, è la versione più moderna e ancora più folle della serie. Riuscirete a sopravvivere all’irriverenza di Skullomania?!

Fantasy Strike

“I picchiaduro sono belli da vedere, facili da imparare ma troppo complessi da padroneggiare per poterli apprezzare appieno?” Sfatiamo questo stereotipo con Fantasy Strike! Ideato da David Sirlin, designer dietro alle riedizioni dei titoli Capcom Street Fighter II HD Remix e Puzzle Fighter HD, Fantasy Strike cerca porsi nella cosiddetta “zona grigia” che si frappone tra i picchiaduro più semplici e automatizzati come quelli disponibili su dispositivi mobile, e i giochi più complessi come i classici Tekken, Street Fighter, Mortal Kombat e compagnia cantante, riducendo il numero di fattori da tenere a mente durante il gameplay e al tempo stesso presentando una curva di apprendimento potenzialmente più digestibile e adatto a qualsiasi tipo di giocatore. Nessun attacco da bloccare mentre si è accovacciati, nessun movimento complesso per effettuare mosse speciali e soprattutto nessuna combinazione di tasti particolare per bloccare le prese. Al contrario, la meccanica dello Yomi Counter premia la pazienza dei giocatori che – in procinto di essere colpiti da una frustrante presa – la prendono con filosofia e non muovono un singolo pulsante, ottenendo come ricompensa un contrattacco incredibilmente soddisfacente. Stiamo quindi parlando di un titolo altamente accessibile, di facile lettura e soprattutto gratuito su tutte le principali piattaforme.

Round Bonus: DiveKick

Concludiamo questa lista con un piccolo “bonus”. Se con Fantasy Strike abbiamo parlato di un picchiaduro accessibile anche ai giocatori meno esperti con il concetto di combo e input, con DiveKick arriviamo alla parodia pura che prende in giro tutti gli stereotipi del genere. Dopo tutto, chi ha bisogno di uno stick e quattro pulsanti? DiveKick manda tutti questi preconcetti a quel paese e propone un gameplay semplice ma molto intrigante: un tasto per saltare e un tasto per attaccare. Niente di più e niente di meno. Una satira molto goffa e irriverente sui tecnicismi e gli stereotipo della community, e che impediscono ai cosiddetti “scrub” di ascendere e giocarsela alla pari con i veri pro della scena competitiva. Stiamo parlando a tutti gli effetti di un “joke game”, un titolo meme che è riuscito ad ascendere verso una popolarità superiore e che ogni tanto viene ripescato dagli organizzatori dei tornei più importanti come “torneo secondario”. E fidatevi, anche solo guardare un singolo round di DiveKick è più che necessario per farvi stramazzare a terra per le troppe risate.

https://www.youtube.com/watch?v=7BXFNPKMbEo&pp=ygUQZGl2ZWtpY2sgdHJhaWxlcg%3D%3D

Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedeteli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!