Outward Definitive Edition Recensione: un faticoso viaggio in Aurai su Nintendo Switch

Sono trascorsi cinque anni da che Nine Dots Studio diede alla luce sulle nostre console il mondo di Outward, l’RPG open-world che ci aveva condotto per vie difficile lungo le quali ci veniva richiesto di sopravvivere nel mondo mortale di Aurai. Dal 28 marzo perรฒ, grazie anche all’aiuto editoriale di Plaion, รจ arrivato Outward Definitive Edition anche su Nintendo Switch, offrendo cosรฌ un’esperienza di gioco di ruolo un po’ piรน ampliata e abbinata alla modalitร  di sopravvivenza per farci vivere una sfida anche in questa nuova versione pensata per la console portatile della casa nipponica. Uno degli RPG open-world fantasy piรน venduti degli ultimi anni ci arriva dopo la sua pubblicazione su PC, Xbox e PlayStation, ma come sarร  calarsi nei panni di un comune avventuriero, difendersi da creature minacciose e sfidare pericolose condizioni ambientali, nel tentativo di proteggersi dalle malattie infettive che rischiamo di contrarre a ogni piรจ sospinto? Ve lo raccontiamo senza perdere altro tempo nella nostra recensione!

Uno dei panorami che potremo osservare in Outward Definitive Edition

Outward Definitive Edition: il ritorno nell’ignoto su Switch

Outward Definitive Edition si ripresenta sulla console portatile con lโ€™intento di rappresentare Outward in una versione parzialmente rivista rispetto a quella presentata cinque anni fa, con qualche intervento qua e lร  per cercare di porre rimedio alle critiche mosse allโ€™originale. Ma di cosa tratta questo titolo? Facciamo un breve riepilogo della storia per coloro che non vi si sono mai avvicinati prima d’ora: vestiamo i panni di un sopravvissuto a un naufragio che, tornato al suo villaggio, deve ripagare un debito di sangue contratto dai suoi antenati. Siamo nel mondo di Aurai, una terra aspra e piena di pericoli, oltre che essere suddivisa in dieci regioni. Dopo il naufragio, siamo subito costretti a metterci in viaggio oltre le mura del nostro villaggio, per recuperare del denaro e cercare di rifarci una vita o perire.

Da questo punto della storia in poi saremo liberi di fare le nostre ricerche e di procedere come desideriamo, al netto di qualche consiglio offertoci da alcuni NPC sul percorso o indicazioni sulle missioni, ma non ci sono altri aiuti di sorta. Fuori dal villaggio siamo noi contro il vasto mondo di Aurai che ci attende.ย Il nostro avventuriero dovrร  scovare stratagemmi per difendersi da creature minacciose e ideare strategie per affrontare condizioni ambientali pericolose e proteggersi da malattie infettive, oltre che prendersi cura di sรฉ, dormendo a sufficienza e cercando di tenersi idratato. Imbarcati in spedizioni pericolose attraverso terre incontaminate per raggiungere nuove cittร , affronta missioni diverse e scopri dungeon nascosti infestati da nemici di tutte le varietร .

Uno dei panorami presenti nelle diverse regioni di Outward Definitive Edition

Una storia ricca e decisamente punitiva….

Mettendo le mani su questa edizione, ci siamo imbarcati fin da subito in un mondo ricco di oggetti da raccogliere perlustrando ogni angolo dei luoghi che abbiamo a disposizione e venendo man mano a conoscenza di quello che รจ successo durante il naufragio, oltre a dover affrontare fin da subito le ostilitร  di tanti NPC per quello che รจ successo, ma anche poter godere dell’aiuto dei pochi amici rimasti. Una storia complessa e sicuramente longeva, soprattutto grazie anche alla presenza diย entrambi i DLC, I Soroboriani e I Tre Fratelli, e di altrettanti oggetti ancillari, come nuove armi, dungeon e meccaniche uniche dei DLC. Una delle difficoltร  principali sta nella perlustrazione della mappa, dove scopriamo subito che non ci sono indicatori direzionali per raggiungere la tappa successiva. Dobbiamo fare tutto da soli, a partire dall’orientarci, e questo รจ proprio un aspetto fondamentale del gameplay, soprattutto quando dovremo muoverci durante la notte.

Se i sistemi di gioco vengono spiegati da alcuni tutorial iniziali, la veritร  รจ che per il livello di complessitร  posto dal gioco scopriamo ben presto che il gameplay รจ parecchio punitivo, e ci mette di fronte a difficoltร  di non poco conto. I principali elementi su cui dobbiamo fare affidamento sono il combattimento con armi e magie, la gestione delle nostre funzioni primarie e degli status (avvelenamento, stanchezza, malattie eccetera), oltre a dover fare i conti con nemici e banditi, che ci eliminano senza battere ciglio. L’unica concessione che ci viene fatta รจ l’assenza di un vero e proprio game over, e quando si viene sconfitti possiamo essere trasportati in un accampamento, oppure in un luogo sacro, nelle profonditร  di una grotta e senza equipaggiamento, o altro ancora. E a proposito del nostro risveglio, spesso ci si ritrova in luoghi ancor piรน pericolosi di quelli in cui abbiamo fallito, cosรฌ sarร  facile perdere di nuovo, oppure si viene trasportati in posti sconosciuti, lontano da ogni punto di riferimento che potessimo avere.

Non mancheranno nemmeno gli attacchi da branchi di lupi, sfuggendo ai quali rischiamo a nostra volta di finire nelle fauci di nemici ancora piรน grossi e pericolosi, anche difficili da identificare. Come sopravvivere a tutto questo? Usare un sacco a pelo e dormire fino al mattino sarebbe facile, se non fosse che siamo in inverno e dovremmo accendere un fuoco, ma se il kit da campo ci รจ stato rubato dai predoni diventa ancora piรน complicato il tutto. Infine lo zaino, che merita un piccolo approfondimento: รจ uno degli elementi cardine del gameplay, con una capienza limitata e che ci obbliga a ragionare sulla gestione degli oggetti che troviamo, considerando che non รจ difficile riempire il nostro zaino, e quindi bisogna sapere esattamente cosa si vuole prendere o sacrificare. Infine, anche appesantirsi troppo comporta dei deficit importanti negli spostamenti e in combattimento. E se lo posiamo a terra, rischiamo di perderlo, chiaramente.

Gli scontri con i nemici in Outward Definitive Edition saranno decisamente punitivi e complessi

… oltre che difficilmente godibile sulla console di Nintendo

Concludiamo la nostra analisi di Outward Definitive Edition con alcune osservazioni sul comparto piรน tecnico ed estetico del gioco, dove non possiamo nasconderci dietro a un dito:ย questo porting non รจ decisamente tra i piรน felici, nรฉ tra i piรน facili, perchรฉ se รจ vero che lโ€™originale, di fatto, non godeva comunque di un impianto tecnico particolarmente esoso e curato, รจ altrettanto vero che la console ibrida giapponese non รจ potente, e lo sappiamo bene, e non ha concesso di ottenere un risultato particolarmente brillanti. Stessa situazione insomma di quella che abbiamo vissuto di recente per la versione Switch di Kingdom Come Deliverance (di cui trovate qui la nostra recensione). Anche se in questo tentativo si รจ messo all’opera anche il team di Sneaky Box, questo videogame si รจ dimostrato essere davvero tosto e al tempo stesso affascinante (ma non di certo per la realizzazione grafica e per le performance del motore di gioco).

Quest’ultimo infatti รจ anche troppo pesante per questa console e ne mostra i limiti sin dal caricamento delle schermate, fino alla risoluzione grafica davvero di bassa qualitร . Ad esempio, sia in fase di personalizzazione del nostro protagonista, che viene visualizzato con non pochi problemi di blurring (una difficoltร  di non poco conto, considerando che si tratta proprio di un momento dove la grafica gioca un ruolo fondamentale), sia nei caratteri delle scritte che ci compaiono, decisamente di dimensioni ridotte, e nelle schermate di caricamento, la qualitร  estetica di Outward Definitive Edition non mostra di certo delle migliorie, a cinque anni dall’uscita della prima versione. Abbiamo apprezzato invece la qualitร  del doppiaggio delle voci dei vari personaggi, ben curato nell’intonazione e nel lessico, ricco e comunque ben scritto tra una linea dialogica e l’altra, per quanto rimanga la difficoltร  nella lettura delle scritte, decisamente piccole, contenute in riquadri di dimensioni altrettanto ridotte e non troppo nitidi all’occhio.


Il porting per Nintendo Switch di Outward Definitive Edition conferma ancora una volta che piรน i titoli sono corposi, meno riescono a performare a dovere, purtroppo.ย Questa versione di Outward, nei contenuti, dimostra come sia un videogioco di spessore, ricco di missioni e piccoli passaggi da compiere per andare avanti nel nostro percorso, cosรฌ come ci siano tanti paesaggi da osservare, al netto di alcuni importanti alti e bassi qualitativi piuttosto evidenti nell’alternarsi sulla mappa di questi. Al contempo, come sapeva bene chi lo aveva giร  testato, richiede tanta pazienza a fronte di un ecosistema punitivo contro un personaggio debolissimo, accanto a una evidente complessitร  di combinazioni per compiere il lancio di una sola magia. Inoltre, le condizioni avverse contro le quali ci ritroviamo sono davvero tante e anche la sola strategia per la quale dobbiamo decidere di possedere o meno determinati oggetti rende il tutto ancor piรน macchinoso. Non meno difficoltoso perรฒ รจ il comparto tecnico e grafico, dove al netto di qualche lag nella risposta del motore di gioco in fase di azione e di caricamento, la parte prettamente estetica non funziona granchรฉ, anzi. I cali di framerate sono frequenti e la grafica mostra tutte le grezzitร  e difficoltร  di risoluzione dovute ai limiti della console di Nintendo, che non ci consente di poter godere appieno di un gioco che mostra segni di invecchiamento ancor piรน decisi di quanto non ne abbia davvero.