South Park: Snow Day!

South Park: Snow Day! Recensione V mensile

Non credo ci sia bisogno di lunghe spiegazioni per presentare South Park. L’irriverente serie animata ambientata nell’omonima e fittizia cittadina del Colorado è uno dei prodotti televisivi più amati e seguiti di sempre. Nata dalla mente di Matt Stone e Trey Parker, la serie ha debuttato nei palinsesti USA nel 1997 e da noi a fine 1999 (in contemporanea a Futurama, la notte della vigilia di Capodanno). Ancora in onda, la serie ha raggiunto il traguardo delle 26 stagioni complessive, un lungometraggio e un discreto numero di videogiochi. South Park: Snow Day!, dunque, si inserisce in un filone già stabilito, ma non indirizzato al classico pubblico di “hardcore fan”.

South Park: Snow Day!
Kyle è a capo della fazione degli elfi. Sarà il primo boss da affrontare.

Come funzionano le cose a South Park?

Rispetto ad altri titoli appartenenti allo stesso brand, Snow Day! si presenta come un action co-op con elementi da card-game strategico pensato per un massimo di quattro giocatori (necessario abbonamento a PS Plus, Nintendo Switch Online o Xbox Game Pass per il gioco multiplayer). Tranquilli, però: se foste gli unici della vostra comitiva a mostrare interesse verso il gioco, sarà il software stesso a fornirvi tre companion per affrontare le missioni. Come già accennato, Snow Day! si appoggia agli eventi già narrati in Stick of Truth (2014, e ripubblicato nel 2018) e Scontri Di-Retti (2017). Agli eventi accaduti nei due titoli, sviluppati da Obsidian e pubblicati da Ubisoft prima che i diritti tornassero in mano a THQ  Nordic, viene fatta spesso menzione durante il gioco, ma non ci sono riferimenti essenziali se non li avete provati. A South Park è in corso una tempesta di neve. Cartman, di ritorno da scuola, non fa che sperare in una chiusura cautelare delle scuole. Questo, infatti, permetterebbe a lui e ai suoi amici di vivere il famigerato “snow day”. Andato a letto, rinnova la sua preghiera. Al mattino, il TG riassume le disgrazie avvenute in nottata e annuncia, ovviamente, la chiusura della scuola. La “giornata della neve” può quindi avere inizio; radunati da Cartman, i bambini della città si vestono da personaggi fantasy per giocare nella neve. Esattamente come in Scontri Di-retti e Il Bastone della Verità, noi interpretiamo il nuovo arrivato. I bambini della cittadina si sono divisi in fazioni rivali, ognuna di queste guidata da uno dei personaggi principali. Cartman ci avvertirà che le regole sono state aggiornate “rispetto all’ultima volta” così da evitare che fossimo troppo OP (offrendo un esplicito nod al gioco precedente). Partendo da Koopa Keep, ci avventureremo progressivamente in cinque missioni principali che seguono pressappoco la stessa struttura: attraversare un certo numero di dungeon, le strade di South Park, invase dai bambini delle fazioni rivali pronti a farci la pelle. Alla fine di ogni missione, ci scontreremo con il boss di fine livello. Nel caso in cui non avessimo la possibilità di giocare online con altri, sarà Cartman a evocare per noi altri tre “new-kid” al momento opportuno. Per compiere il nostro dovere, avremo a disposizione un’arma per gli attacchi melee, una per l’attacco a distanza e fino a due poteri equipaggiabili contemporaneamente come special.

South Park: Snow Day!
Potremo avere fino a tre amici – o bot – ad accompagnarci in missione.

La strana parodia di un RPG

Quasi tutte le meccaniche in-game rappresentano una semplificazione e una contestualizzazione delle meccaniche tipiche dei giochi di ruolo fantasy. Come detto, il nostro personaggio ha a disposizione due armi (una melee e una a distanza), e due poteri attivabili riempiendo l’apposita barra inferendo colpi ai nostri avversari. Le nostre armi e magie possono infierire temporanee modifiche di stato agli avversari, ognuna col proprio effetto specifico: bruciatura, sanguinamento, ecc… Attraverso l’acquisizione di carte (una alla fine di ogni dungeon) potremo potenziare le nostre armi e le nostre magie, ma solo per quel livello: al successivo, tutti i benefici acquisiti verranno resettati. Questo non accade invece per l’albero delle abilità: quei perk (sbloccati da Mr. Hankey in cambio di materia oscura) sono permanenti. A proposito di carte, ne vanno menzionate altri due tipi; quelle di Henrietta che possono offrire bonus addizionali (alcuni in cambio di un malus) e le carte Bullshit, che offrono un attacco speciale dall’utilizzo limitato (da 2 a 5 volte). Non vi tragga in inganno la descrizione fin qui tracciata. In South Park: Snow Day!, ogni tipo di strategia si scontra con la realtà dei dungeon. Affollate e incasinate, le strade innevate si trasformano presto in bolge dove menare fendenti e spammare attacchi speciali senza stare troppo a pensare alle conseguenze. La concitazione della battaglia, sempre presente, ci permetterà infatti anche di evocare le magie a nostra disposizione senza per forza tener d’occhio l’apposita barra. Tanto sarà quasi sempre del tutto carica. I momenti ‘strategici’ sono costituiti dalla costruzione del proprio deck man mano che si avanza, quando cioè si sceglie quali potenziamenti temporanei applicare alle proprie armi e ai propri poteri. Giocato in solitaria perde parecchio del proprio fascino: con una squadra, infatti, è ipoteticamente possibile dividersi equamente i ruoli per un approccio meno casinista. Ma bisogna tenere a mente che non tutti sono disposti a spendere i 30 euro necessari all’acquisto più, eventualmente, gli abbonamenti.

South Park: Snow Day!
Henrietta ci fornirà alcuni bonus speciali. A differenza di quelli offerti da Jeremy.

Conclusioni

South Park: Snow Day! è un gioco che sembra del tutto privo di pretese, se non quella di offrire qualche momento di spensieratezza immergendo i giocatori nell’ambiente di South Park. Di certo, si rivolge a un pubblico di appassionati poco avvezzi all’uso del pad. Da menzionare l’assenza della localizzazione in italiano, anche nei testi.

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