Medion E15443 Recensione: una IA a portata di mano

Medion E15443

Durante l’edizione 2024 del CES, svoltasi dal 9 al 12 gennaio, il Medion E15443 è stato presentato come il portatile AI più economico dotato di processori Intel di ultima generazione, e in effetti le promesse formulate sono state ampiamente mantenute: con il suo prezzo consigliato di 799 euro, si tratta senza dubbio del laptop equipaggiato di Core Ultra 5 meno costoso che si possa acquistare al momento in cui scrivo la presente. Ma la sua abbordabilità sarà sufficiente a consigliarne l’acquisto, adesso che possiamo metterci le mani anche qui in Italia? E cosa comporta di preciso la tanto decantata presenza di funzioni di intelligenza artificiale integrate?

Medion E15443
L’estetica misurata e compatta rende l’E15443 perfetto per l’ambiente lavorativo

Medion E15443: CPU, GPU o NPU?

Anzitutto, una piccola premessa: come mai negli ultimi tempi si parla così tanto di acceleratori hardware per migliorare le applicazioni di intelligenza e visione artificiale, apprendimento automatico e reti neurali? Con l’AI generativa che continua a fare passi da gigante, aziende come Intel, AMD e Qualcomm hanno iniziato a discutere anche del lato hardware dell’equazione e così, grazie all’introduzione delle cosiddette NPU, acronimo di Neural Processing Unit, i processi che utilizzano l’IA diventeranno sempre più veloci, almeno in teoria. Di base, una NPU è un processore dedicato esplicitamente all’esecuzione di algoritmi di machine learning: a differenza delle CPU e delle GPU tradizionali, le NPU sono ottimizzate per gestire calcoli matematici complessi, una parte integrante delle reti neurali, ed eccellono nell’elaborazione di grandi quantità di dati in parallelo, il che le rende ideali per svolgere mansioni quali il riconoscimento delle immagini, l’elaborazione del linguaggio naturale e altre funzioni legate all’intelligenza artificiale. Ad esempio, se si dispone di una NPU all’interno di una GPU, la si può assegnare ad un’attività specifica come il rilevamento degli oggetti o l’accelerazione delle immagini. Se le GPU sono versatili ed eccellono nella gestione del rendering grafico e delle attività in parallelo, e le CPU costituiscono le unità di calcolo generiche di un computer e gestiscono un’ampia gamma di attività, le NPU sono state pensate per accelerare gli algoritmi di deep learning ed eseguire operazioni specifiche richieste dalle reti neurali. Un simile grado di specializzazione consente loro di fornire prestazioni significativamente superiori per le operazioni che coinvolgono l’intelligenza artificiale rispetto alle CPU, e persino alle GPU, in determinate circostanze.

Medion E15443
Lo schermo purtroppo è soggetto a qualche fastidioso riflesso di troppo

Il nuovo Medion E15443 monta un processore Intel Core 5 125H di ultima generazione, oltre ad una scheda video integrata Intel ARC Graphics, la cui peculiarità risiede proprio nella presenza di una NPU utilizzata esclusivamente per accelerare i programmi che utilizzano l’intelligenza artificiale nonché svolgere i calcoli che le vengono assegnati in modo particolarmente rapido ed efficiente, anche dal punto di vista energetico. Come consuetudine per l’azienda tedesca, anche questo prodotto si presenta come un notebook da ufficio senza fronzoli, costruito con materiali di alta qualità e un design sobrio, compatto e lineare che quasi trascende la fascia di prezzo a cui appartiene. L’unico aspetto negativo è forse il suo spessore: sebbene la scocca in sé sia relativamente sottile, la base posteriore, che si estende per tutta la larghezza, risulta piuttosto ingombrante. Per quanto la soluzione faciliti l’ingresso di aria attraverso le fessure di ventilazione sul lato inferiore del notebook e renda superfluo l’utilizzo di un supporto, il punto più spesso è alto quasi tre centimetri e non proprio comodo da usare in portabilità. Una volta sollevato il coperchio, veniamo accolti da un display da 15,6 pollici con estensione cromatica piuttosto limitata, un ampio touchpad e una tastiera retroilluminata con tastierino numerico. La cerniera che raccorda le due porzioni del telaio può essere ruotata fino a 180 gradi. Assieme ai processori Intel Core e Intel ARC, l’E15443 monta 16 gigabyte di RAM e un SSD con 512 GB di spazio di archiviazione, e dispone di un’ampia gamma di connessioni. In totale sono presenti quattro porte USB: una 3.0 di tipo C, due 3.0 di tipo A e una USB 2.0, oltre a un’uscita HDMI, un jack per le cuffie, un lettore di schede microSD e un piccolo interruttore sul fianco sinistro che può essere utilizzato per disattivare la webcam, limitata a 720p presumibilmente per una questione di costi di produzione. Il supporto di rete wireless è di tipo Wi-Fi 6, mentre cuffie senza cavi e altri dispositivi simili possono essere accoppiati tramite Bluetooth 5.3.

Medion E15443
Il tasto Copilot, sebbene attualmente limitato, predispone il laptop per future integrazioni

Un primo passo verso nuovi orizzonti

In termini di durata della batteria, il Medion E15443 si dimostra un ottimo maratoneta ed è stato in grado di riprodurre contenuti multimediali sia locali che in streaming per quasi 9 ore consecutive con una sola carica, il che lo rende sicuramente adatto per trascorrere un’intera giornata lavorativa lontano dalla presa di corrente se ipotizziamo di utilizzarlo con strumenti professionali quali word processor, fogli di calcolo, ambienti di sviluppo e software di editing audio e video non troppo impegnativi. Anche la ricarica è molto performante,  con un ciclo completo da zero che si è chiuso in poco più di 2 ore. Di contro, il sistema di raffreddamento non sembra ottimale, poiché le ventole alzano parecchio il livello ambientale di decibel anche quando il sistema non è sottoposto a carichi elevati. Sono due gli elementi che fanno guadagnare al qui presente la denominazione di notebook AI, a partire dal processore integrato che include la suddetta NPU. Come accennato all’inizio, questa unità di calcolo aggiuntiva è stata implementata appositamente per eseguire calcoli IA in modo rapido ed efficiente. Tuttavia, anche il software deve essere progettato in maniera specifica per poterla sfruttare: ad esempio, l’app fotocamera di Windows utilizza la NPU per computare vari effetti nei video, come il riconoscimento delle immagini tramite intelligenza artificiale per mantenere il volto di una persona al centro dell’immagine, anche se si muove leggermente.

L’app in questione utilizza la NPU anche per sfocare in maniera più efficace uno sfondo, oppure per applicare l’effetto di contatto visivo, mediante il quale la linea di visione dell’utente della webcam cambia in modo da far sembrare che stia guardando direttamente nella telecamera e non nello schermo sottostante. Grazie all’intelligenza artificiale, ciò avviene senza soluzione di continuità e in tempo reale, e l’effetto viene applicato con minuzia tale da poter essere notato solo con un confronto diretto. Ci sono molti altri software e applicazioni capaci di sfruttare appieno la potenza di calcolo della NPU, tra cui è doveroso menzionare quelli per l’editing di immagini, video o audio, anche se la qualità non proprio eccelsa dello schermo potrebbe rendere difficoltoso l’utilizzo intensivo dei primi. Insomma, lo sviluppo nel campo dell’intelligenza artificiale sta progredendo rapidamente, perciò sempre più programmi si adopereranno per utilizzare la potenza di calcolo dell’acceleratore IA nell’immediato futuro. L’etichetta “AI” che Medion attribuisce al portatile deriva anche dallo speciale pulsante Copilot sulla tastiera che consente di richiamare l’omonimo assistente intelligente di Microsoft, anche se il fatto che sia inserito nella tradizionale schermata di ricerca di Windows non lo rende molto dissimile dal classico tasto Windows.

Medion E15443
La resa della GPU Intel ARC, unita alla rielaborazione XeSS tramite AI, consente di giocare anche ai titoli più recenti

Una sorpresa poco piacevole è scaturita a seguito delle prove cui ho sottoposto il disco rigido: dopo un test sequenziale, l’unità SSD ha raggiunto velocità di lettura e scrittura di soli 554,09 e 506,11 MB/s, mentre nel Quick System Drive Benchmark di PCmark 10 ha registrato appena 99,25 MB/s, ben al di sotto anche delle memorie a stato solido più lente che mi è capitato di valutare negli ultimi tempi. Un esame più approfondito del dispositivo ha rivelato che si tratta di un SSD M.2 SATA a marchio Rayson, qualcosa che mi sarei aspettato di trovare montato in un laptop decisamente più vecchio o economico, dotato di slot M.2 che non supporta lo standard NVMe, ma di certo non all’interno di un prodotto basato sull’ultima generazione di chipset Intel. Se non altro, la multinazionale statunitense ha compiuto notevoli passi in avanti nel campo delle GPU con ARC, migliorando notevolmente le prestazioni dei suoi driver.

Il Core Ultra 5 è in grado di eseguire un discreto quantitativo di titoli recenti con performance accettabili, anche se con qualche inevitabile compromesso in termini di qualità e resa visiva: con Hogwarts Legacy e Like a Dragon Gaiden, tanto per citarne un paio, sono riuscito a raggiungere un minimo di 40 fps a una risoluzione di 1920×1080 pixel con livello di dettaglio standard. Intel supporta un altro trucco: XeSS, simile al più noto DLSS di Nvidia, che consente di renderizzare i giochi a una risoluzione inferiore e ridimensionarli con un algoritmo AI. La percezione di questo stratagemma è quasi nulla durante le partite, ma è necessario che i titoli riprodotti supportino tale funzionalità: il portale dedicato di Intel contiene una lista esaustiva e in continuo aggiornamento di tutti i giochi abilitati per XeSS. Entrambi quelli testati da me supportano quest’ultima tecnologia, che mi ha consentito di aumentare di poco la qualità grafica ed aggiungere almeno 10 fps in più, rendendo l’esperienza decisamente più fluida. Tenendo sempre a mente che non si tratta di una GPU da gaming con la quale aspirare a 60 fps, 4K e dettagli ultra, devo ammettere che se l’è cavata in maniera egregia, molto meglio rispetto al suo esordio sul mercato.


Il Medion E15443 (MD 62622) è un interessante notebook da ufficio con buone prestazioni a tutto tondo: la potenza erogata è abbondante per svolgere le attività quotidiane e giocare senza troppe pretese, con una durata della batteria soddisfacente. A questo si aggiungono le funzionalità AI del nuovo processore Intel, destinate ad aumentare in proporzione con il software che le supporterà, accompagnate si spera da un’opportuna estensione pratica del pulsante Copilot dedicato. I compromessi più importanti devono essere fatti con il display e la velocità dell’SSD, forse inevitabili data la fascia di prezzo in cui ricade. Per completezza, oltre al dispositivo testato, è disponibile anche una variante con Intel Core Ultra 7 155H e un SSD da 1 TB a un prezzo di 899 euro.


Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.