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Palworld: il CEO è indeciso se farlo diventare un live service

Palworld è stato uno dei successi dell’anno, e in generale del gaming. Uscito a gennaio e con oltre 25 milioni di vendite solo nel primo mese, era diventato il secondo gioco più giocato in contemporanea su Steam, superato poi da Black Myth Wukong poco fa, e continua ancora ad avere una community molto attiva. E recentemente, il CEO di Pocketpair Takuro Mizobe ha parlato di quello che potrà essere il futuro del gioco, se cambierà dall’attuale formato con vendita, o virerà verso il free-to-play diventando live service.

In un’intervista con ASCII.jp, è stato infatti chiesto a Mizobe quali siano i piani a lungo termine per il futuro di Palworld. Mizobe ha risposto, onestamente, che le cose ancora non sono state decise, spiegando che mentre il passaggio a un modello live service sarebbe vantaggioso per l’azienda, il lavoro necessario per effettuare questa cambio potrebbe non valerne la pena. Questo perché non era stato progettato per quel tipo di modello business.

“Se ci pensiamo da un punto di vista commerciale, la trasformazione del gioco in un live-service ne allungherebbe la vita e lo renderebbe più stabile in termini di redditività. Tuttavia, il gioco non è stato inizialmente progettato con questo approccio in mente, quindi ci sarebbero molte sfide da affrontare per intraprendere la strada del live-service”.

Passare al live service potrebbe voler dire anche diventare free-to-play, il che potrebbe essere un problema, visto che milioni e milioni di persone hanno acquistato il gioco pagando un prezzo di partenza di quasi 30 euro.

“Palworld è un gioco buy-to-play, quindi è difficile trasformarlo in un gioco live-service da zero” – le parole del CEO.

Ricordiamo infine che recentemente sono arrivate le trading cards di Palworld su Steam.

 

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