The Callisto Protocol

The Callisto Protocol: il CEO di Krafton spiega perché non abbia funzionato

Changhan Kim, CEO del publisher Krafton, ha spiegato per quale motivo secondo lui The Callisto Protocol non abbia funzionato.

In una recente intervista con Game Developer, Kim ha parlato di come, a conti fatti, The Callisto Protocol sia stato il primo gioco dello studio, con Striking Distance che ha puntato su un tripla A single player. Ha aggiunto che c’è stata una certa difficoltà nel decidere se la direzione intrapresa fosse quella giusta.

“Si tratta di un gioco narrativo per giocatore singolo visivamente straordinario e di alta qualità. Nonostante ciò, il cuore del gioco è il gameplay. Il gameplay viene prima di tutto, come ho imparato con The Callisto Protocol.”

Kim vede dunque nel gameplay non accattivante, non innovativo, un punto debole.

“Potrebbe essere il gioco di maggior qualità al mondo, ma se non si ha un vantaggio in termini di gameplay, se non si riesce a differenziare il proprio gameplay da quello dei concorrenti, non funziona. Ho avuto modo di ribadirlo”.

Per Kim il gameplay deve innovare i giochi per suscitare l’interesse dei giocatori. Un’esperienza nuova è ciò che contribuisce al successo.

“Questo permette nuove esperienze all’interno del gioco, e anche se è un gioco narrativo, un gioco per giocatore singolo, è necessario essere in grado di offrire una buona esperienza di gioco. Non è possibile farlo senza questi elementi”.

Ricordiamo che l’ex produttore esecutivo di Dead Space, Glen Schofield, ha supervisionato la produzione in qualità di co-direttore, ma secondo quanto riferito, il titolo non ha raggiunto gli obiettivi di vendita interni al momento del lancio nel 2022. Circa 32 dipendenti sono stati quindi licenziati e Schofield ha lasciato l’azienda per “perseguire nuove opportunità”.

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