Dopo avere raccolto un generale apprezzamento per il lavoro svolto con il remake del mostro sacro di Konami (qui la nostra recensione di Silent Hill 2), Bloober Team tenta il bis presentando a sorpresa Cronos The New Dawn, una nuova IP horror che arriverà presto su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X e Series S. La presentazione ufficiale è stata fatta nel corso dell’ultimo showcase Xbox dedicato ai partner (qui il recacp completo dell’evento). Al momento sappiamo che arriverà nel 2025, ma non abbiamo ancora una data di uscita.
Sopravvivi all’incubo futuro, per salvare ciò che resta del passato
Un emozionante survival-horror in terza persona che ci fionda direttamente nel cuore degli sforzi per la sopravvivenza contro nemici travolgenti, il tutto mentre cerchiamo di venire a capo di un mistero che coinvolge i viaggi nel tempo.
La sinossi ufficiale presentata come appendice al breve trailer non aiuta molto a sbrigliare i nodi di una matassa che sembra già molto intricata. Un ulteriore approfondimento arriva dal publisher che sintetizza: “I giocatori assumeranno il ruolo di un Viaggiatore, un agente dell’enigmatico Collettivo con la missione di estrarre dal passato persone selezionate che non sono sopravvissute all’apocalisse. Per portare a termine la missione del Collettivo, i giocatori dovranno sopravvivere in una terra desolata letale creata da un evento cataclismatico noto come il Cambiamento, piena di mostruosi abomini che metteranno a dura prova le abilità di combattimento dei giocatori”.
Perfetto. Ora abbiamo qualche dettaglio in più. Siamo in una Polonia retro-futurista degli anni ’80. Il mondo è andato incontro all’Apocalisse e questa calamità sembra irreversibile! La società umana come la conosciamo non esiste più, e i pochi superstiti si sono riorganizzati per provare a riportare indietro almeno alcuni individui selezionati che si suppone non sarebbero sopravvissuti al cataclisma. Chiaro, no?
Enigmatico: tantissime le ispirazioni possibili
Il breve trailer presentato nel corso dell’evento Xbox è già pieno di suggestioni. Dare il via alle danze con una partita a scacchi richiama qualcosa in più del semplice scontro tra Magnus Carlsen e Hikaru Nakamura. No, il pensiero vaga più spontaneamente nella direzione de Il Settimo Sigillo (titolo originale: Det sjunde inseglet. Ingmar Bergman, 1957). Nella pellicola del regista svedese, il protagonista incontra il tristo mietitore col quale decide di tentare la sorte e scommettere la propria vita a una partita di scacchi: in caso di vittoria gli verrà concesso ancora un po’ di tempo, in caso contrario lascerà che ‘la nera signora’ lo accompagni nell’aldilà .
La suggestione c’è, in effetti, ma le ispirazioni finali sembrano essere tutt’altre. Un esempio su tutti potrebbe essere “The End of Eternity”. Il romanzo breve di Isaac Asimov pubblicato nel 1955 e poi inserito nel ciclo della creazione contiene i germi di un’ampia letteratura successiva ma a sua volta già ispirata da The Time Machine di H.G. Welles, pubblicato 60 anni prima. Concetti come il viaggio nel tempo ci riportano alla mente pellicole del calibro di Looper (Rian Johnson, 2012) e il più famigerato Tenet (Christopher Nolan, 2020). Anche i primi due Terminator (James Cameron, 1984 e 1991) sembrano avere giocato un ruolo nelle ispirazioni teoriche alla base della trama. Salvare qualcuno che non era supposto superasse il Giorno del Giudizio è uno dei concetti che avevamo già individuato – in germi – in Asimov.
D’altronde, anche altri lavori di Bloober hanno attinto a opere più o meno famose come fonti di ispirazione: pensiamo a Layers of Fear (2016), fortemente influenzato sia da P.T. di Hideo Kojima sia dal racconto A Square of Blank Canvas di Anthony M. Rud o di come Observer (2017) abbia una sorta di debito nei confronti di Blade Runner (al punto di vantare la partecipazione di Rutger Hauer).
Cronos The New Dawn ha già convinto il pubblico
Sul versante ludico ed estetico, invece, Cronos The New Dawn sembra avere preso appunti da altri esponenti del genere survival-horror dalla spiccata anima action. Sebbene la storia pare si svolga coi piedi bene ancorati al nostro pianeta, sono in molti ad avere intravisto nelle poche scene mostrate un pizzico di spirito da orrori nello spazio profondo. I recentissimi The Callisto Protocol e Dead Space Remake potrebbero certamente avere giocato un ruolo durante i brainstorming di produzione, così come l’indimenticabile Returnal!
È anche vero però che potrebbe trattarsi di somiglianze casuali dettate dai vari elementi comuni a tantissimi altri esponenti del genere. Sono stati i mostri inquadrati a suggerire parte dell’idea: umanoidi trasformati e resi mostruosi: arti in eccesso, posture e movimenti innaturali hanno fatto pensare all’ultimo lavoro di Striking Distance ad esempio. La visuale in terza persona con inquadratura da dietro la spalla destra ad esempio sono oramai una specie di must che ha talmente tanto diluito i confini tra le varie produzioni da rendere impossibile rintracciare dove finisce l’ispirazione e dove comincia il caso.
Pensiamo proprio a Silent Hill 2. L’acclamato remake curato da Bloober Team e che ha già all’attivo oltre un milione di copie utilizza la stessa impostazione di telecamera che lo rende simile, paradossalmente, agli ultimi Resident Evil. Capcom ha però adottato questa scelta già nel 2004 con l’originale RE4 per Game Cube e PlayStation 2. Dobbiamo arrivare fin lì per rintracciare le fonti usate da Bloober Team? Ci permettiamo di dubitarne. Quale che sia il caso, comunque, il pubblico sembra avere gradito questo rinnovato interesse del team per lo sci-fi (come era successo con Observer). Sono in molti a dirsi già convinti o comunque intenzionati a tenere d’occhio il progetto. C’è circa un anno di tempo prima di scoprire come sarà il gioco poi pad alla mano.
Dopo il grande successo di Silent Hill 2, Bloober Team tenta il bis presentando a sorpresa Cronos The New Dawn. L’horror in terza persona ha diversi elementi che richiamano agli esponenti di spicco della letteratura sci-fi. Dal punto di vista ludico ed estetico sembra aver tratto ispirazione dai migliori esponenti del genere usciti fino a questo momento. Piotr Babieno, CEO dello studio, si è detto felice del fatto che il suo team stia perseguendo l’obiettivo fissato già ai tempi di The Medium: diventare un punto di riferimento nel panorama degli studi specializzati in videogiochi horror. Cronos è atteso nel 2025 su PC e current-gen