Sniper Elite Resistance Recensione: un capitolo molto conservativo

Sniper Elite Resistance

Ricordo chiaramente il mio primo approccio con il primo capitolo della serie Sniper Elite: era il 2005 quando Rebellion Developments, la software house fondata dai fratelli Jason e Chris Kingsley, presentò un gioco che fece parlare molto di sé all’interno del panorama videoludico, attirando l’attenzione di numerosi giocatori, soprattutto amanti dei first-person-shooter. Questo successo fu in parte dovuto a una novità nel gameplay: la Kill Cam in slow-motion, che permetteva ai giocatori di osservare i propri colpi in un’azione rallentata contro i nemici. Fino ad oggi, la serie ha visto il lancio di 5 capitoli, tutti incentrati sull’irrinunciabile protagonista Karl Fairburne, un agente dell’OSS americano di origini tedesche, il cui compito era infiltrarsi nelle linee nemiche naziste durante la Seconda Guerra Mondiale. Con l’uscita del nuovo capitolo, Sniper Elite Resistance, non troviamo più Fairburne, ma viene introdotto un nuovo protagonista, Harry Hawker, un amico del personaggio precedente, inviato a distruggere una nuova arma della Luftwaffe. In questi ultimi giorni ho avuto l’opportunità di giocare il titolo di Rebellion Developments in anteprima: riuscirà questo gioco a soddisfare le nostre aspettative? Scopritelo insieme alla nostra testata in questa recensione dedicata all’ultimo capitolo del franchise.

Sniper Elite Resistance
Ecco la prima missione del gioco

Sniper Elite Resistance: si ritorna con il cecchino, e non solo!

Parto col dire che prima di intraprendere la missione nella modalità campagna, il gioco offre la possibilità di personalizzare il nostro equipaggiamento. A questo proposito, non sono state apportate significative modifiche rispetto a Sniper Elite 5! In effetti, non vi sono cambiamenti e ciò rappresenta un vero peccato, poiché avrei gradito vedere qualche innovazione in questo ambito. Tuttavia avrete l’opportunità di personalizzare il vostro arsenale con ottiche, armi, accessori e altro ancora. Inoltre, per incentivare l’esplorazione, alcuni di questi elementi saranno accessibili solo al completamento di determinate missioni o al ritrovamento di oggetti specifici all’interno delle varie missioni, che in totale sono 9, se escludiamo ovviamente il DLC. Nella prima missione, ad esempio, sarà necessario distruggere la contraerea nazista per consentire ai nostri alleati di far esplodere la diga e portare a termine il nostro incarico. Riguardo al contenuto delle missioni, purtroppo, si riscontra una mancanza di originalità, poiché ci troveremo a svolgere compiti simili: distruggere obiettivi, recuperare dossier e così via. Avrei preferito che il team di sviluppo ampliasse il contenuto e conferisse una propria identità alla modalità storia di Sniper Elite Resistance, ma ciò non è avvenuto, evidenziando debolezze significative dal punto di vista narrativo. È vero che la narrazione non è l’unico aspetto importante nei giochi di questo tipo, ma sarebbe opportuno che la software house si concentrasse su questo aspetto in un futuro capitolo, affrontando queste problematiche evidenti. Tali carenze non si limitano solo alla campagna, ma si estendono anche alla caratterizzazione del personaggio principale, che risulta poco carismatico e interessante rispetto ai capitoli precedenti con Fairburne.

Il level design invece si presenta con una struttura precisa e distintiva, arricchita dalla presenza di numerosi appigli che il giocatore può sfruttare per accedere a posizioni strategiche e analizzare l’ambiente circostante. Le diverse aree sono ampie e rispecchiano fedelmente l’ambientazione della Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, è emerso che questo aspetto non si discosta significativamente dal capitolo precedente, e infatti, il level design di entrambe le opere risulta molto simile. È probabile che il team abbia voluto evitare di prolungare eccessivamente i tempi di sviluppo. Sebbene questo elemento del lavoro di Rebellion Developments sia funzionale al gameplay, mi sarei aspettato alcune innovazioni. In sintesi, possiamo considerare questi due capitoli come due facce della stessa medaglia, ma con differenze ben marcate.

Sniper Elite Resistance
Harry Hawker a caccia di nazisti!

Il gameplay rimane sempre la punta di diamante

Nel paragrafo precedente ho affermato che il level design è essenziale per il gameplay di questa produzione, ed è proprio di questo che adevvo vi parlerò: il gameplay non sembra essere cambiato significativamente rispetto alle versioni precedenti, il che non rappresenta un aspetto troppo negativo. Infatti, avremo a disposizione il nostro cecchino, un’arma secondaria come le varie pistole e un’arma da fuoco secondaria. Riguardo alla meccanica del cecchino, questa continua a soddisfare il giocatore dopo ogni eliminazione, grazie alla kill cam in slow-motion e all’effetto raggi X, che offre una visione dettagliata dei punti vitali dei nemici. Questa è una delle caratteristiche più affascinanti del marchio ed è stata leggermente migliorata rispetto a Sniper Elite 5. Poiché stiamo parlando di un gioco stealth, il giocatore dovrà prestare attenzione e analizzare l’ambiente circostante con l’aiuto di un prezioso strumento: il binocolo, che ci consente di segnalare nemici e punti d’interesse. Sfruttare al meglio questa meccanica ci permetterà di agire di conseguenza e procedere all’eliminazione dei soldati nazisti senza attirare l’attenzione, liberando così il perimetro. Come recita il famoso detto: “Conosci il tuo nemico e conosci te stesso; in cento guerre da combattere, non sarai mai vinto”.

In aggiunta alle armi da fuoco, il nostro Harry Hawker avrà la possibilità di avvicinarsi furtivamente ai nemici e compiere le due tipologie di eliminazione: l’eliminazione pacifista e quella violenta, e dunque decidere se stordire o eliminare definitivamente i nemici. Inoltre, come di consueto, avremo la possibilità di spostare i corpi e sfruttare alcuni ambienti del gioco per nascondere i cadaveri, dato che alcuni soldati e veicoli pattugliano costantemente la mappa. Nascondere i corpi diventa quindi una meccanica fondamentale per evitare di essere scoperti. Tuttavia, è importante notare che non sono state introdotte nuove meccaniche di gioco, e il risultato appare come un classico “more of the same”, offrendo un capitolo che non rivoluziona il gameplay, ma si mantiene funzionale. Sebbene questa scelta possa risultare soddisfacente, specialmente nell’uso del cecchino, ci si aspetterebbe di vedere innovazioni mai esplorate nella serie Sniper Elite, simili a quelle avvenute tra Sniper Elite del 2005 e Sniper Elite V2.

Sniper Elite Resistance
Uccisione più che facile!

Sniper Elite Resistance: un pacchetto contenutistico di tutto rispetto

In merito ai contenuti proposti in Sniper Elite Resistance, è opportuno riconoscere che Rebellion Developments ha investito notevoli sforzi, consentendo ai giocatori di dedicare molte ore al titolo. Nella campagna è presente la Modalità Invasione, che permette a un giocatore casuale di entrare nelle vostre lobby, creando situazioni molto interessanti. Questa meccanica, già introdotta in Sniper Elite 5, è stata ripresa in Sniper Elite Resistance, dove il giocatore avversario assume il ruolo di un nazista, costringendoci a lottare per la nostra sopravvivenza. Tale dinamica ricorda molto i titoli Dark Souls e Elden Ring, mentre un esempio di utilizzo efficace di questa meccanica è rappresentato da Deathloop, sviluppato da Arkane Studios e rilasciato nel 2021. Oltre alla modalità invasione, i giocatori possono cimentarsi anche nella Modalità ad Orda, in cui dovranno difendersi dalle ondate di nemici che il gioco lancerà contro di loro. Questa modalità può essere affrontata sia in solitaria che in compagnia di amici o di altri giocatori trovati tramite il sistema di matchmaking.

Altri contenuti che sicuramente attireranno l’attenzione di chi desidera affrontare sfide contro altri giocatori sono legati alla modalità multiplayer di Sniper Elite Resistance. Questa modalità consente di creare lobby con un massimo di 16 partecipanti, permettendo di competere in diverse partite. Tuttavia, poiché la versione testata era quella destinata alla recensione, non abbiamo avuto l’opportunità di provarla direttamente. Inoltre, è importante notare che non abbiamo menzionato le varie abilità disponibili nello skill-tree. Ogni modalità gode delle proprie caratteristiche, ma quella della Campagna non ha subito modifiche significative rispetto alla versione precedente, mantenendo una certa continuità. Avrei preferito vedere abilità diverse a questo giro, ma comprendo le ragioni per cui non sono state apportate modifiche sostanziali, considerando la natura del prodotto.

Sniper Elite Resistance
Pronti a far fuori qualche nazista?

Graficamente passabile

Dal punto di vista grafico, il gioco offre una qualità visiva accettabile, sebbene durante le cut-scene emergano chiaramente alcune carenze del motore di gioco. Ad esempio, le scene che coinvolgono il nostro personaggio risultano poco coinvolgenti e non riescono a catturare l’attenzione del giocatore. È evidente che la scrittura di queste sequenze ha avuto un impatto significativo, ma anche l’engine presenta diverse debolezze in questo contesto. Un esempio è fornito dalla prima missione, in cui un soldato nazista utilizza un binocolo in una sequenza filmata: in questa occasione si sono verificati momenti di pop-up e gli alberi circostanti apparivano chiaramente a bassa risoluzione, risultando poco gradevoli alla vista, soprattutto per quelli più esigenti. Pertanto, dal punto di vista visivo, non aspettatevi nulla di eccezionale! Tuttavia, durante le sessioni di gameplay, l’esperienza risulta comunque piacevole da osservare, sebbene non particolarmente straordinaria, ma comunque godibile.

Parlando invece più nel dettaglio della versione PC della produzione targata Rebellion Developments (quella utilizzata in fase review), il gioco gira abbastanza egregiamente. D’altronde è stato usato lo stesso motore di Sniper Elite 5, quindi non ci aspettavamo tanti cambiamenti sotto questo aspetto. Il titolo è stato fatto girare con una configurazione che vede come scheda video un RTX 4070, come processore un I5-13600K e delle RAM DDR4 da 16GB. In 2K il titolo ha girato oltre i 140 fotogrammi al secondi, con il frame rate che si è rivelato molto alto mettendo tutte le impostazioni al massimo proprio per riuscire a sfruttare i dettagli al massimo che ci poteva offrire Sniper Elite Resistence. Insomma, credo fortemente che anche con una configurazione di schede più datate come le RTX 2000 o la serie 6000 di AMD, il titolo non dovrebbero faticare troppo a raggiungere i 60 fps in 2K.


Rebellion Developments, con Sniper Elite Resistance, ha scelto di rimanere all’interno della propria zona di comfort! Il gioco si presenta senza dubbio piacevole, soprattutto per i fan della serie, ma mostra una certa riluttanza da parte del team a distaccarsi dalle esperienze passate. Il punto forte del titolo sono indubbiamente le sessioni con il cecchino, con le spettacolari eliminazioni in slow-motion a raggi X, accompagnate da sessioni stealth ben realizzate e un level design accettabile, oltre a contenuti abbondanti. Tuttavia, la campagna a livello di narrazione non risulta particolarmente coinvolgente e l’assenza di nuove meccaniche si fa sentire, con uno skill-tree che riprende quello del capitolo precedente e un protagonista che non riesce ad eguagliare il carisma di Karl Fairburne. In sintesi, Sniper Elite Resistance si presenta come un prodotto pensato per soddisfare i fan, ma non sono certi che riesca ad attrarre nuovi giocatori. Forse il Game Pass potrebbe fare la differenza? Non possiamo saperlo, e spero che un eventuale Sniper Elite 6 possa apportare significativi cambiamenti all’intera serie, che necessita di un rinnovamento sostanziale. Intanto, l’appuntamento con questo nuovo capitolo è previsto per il 30 gennaio su PC, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One e Xbox Series X/S.


 

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