La serie, nata nel 2007 presso gli uffici di Ubisoft Montreal, non poteva che “festeggiare la maturità” con un capitolo più divisivo di quello che si appresta a uscire nei negozi il 20 marzo. Assassin’s Creed Shadows, quattordicesimo capitolo del brand, è stato accolto da opinioni discordanti già dall’annuncio. Ubisoft, dal canto suo, ha un disperato bisogno che le vendite del titolo siano soddisfacenti. L’ultimo periodo per l’azienda è stato tutt’altro che roseo: XDefiant non ha lasciato il segno e chiuderà i battenti già questo giugno; The Crew Motorfest rischia di essere “azzoppato” su PlayStation dopo l’annuncio dell’arrivo di Forza Horizon 5; Skull and Bones, marketizzato come quadrupla A non ha mai davvero spiegato le vele. Non è andata meglio nemmeno sul lato single player: né Star Wars Outlaws né Prince of Persia The Lost Crown hanno restituito i risultati desiderati. E anche lo stesso Assassin’s Creed Shadows non è che fosse partito benissimo. L’accoglienza fredda e la diffidenza da parte del pubblico hanno convinto Ubisoft a prendere la difficile decisione di ritirare la sua partecipazione da alcuni eventi chiave – come il Tokyo Game Show del 2024 – e spostare la data di uscita a momenti più propizi… e lontani da altre uscite importanti (come Avowed).
L’azienda di Yves Guillemot, insomma, naviga talmente in cattive acque da far optare i francesi per una soluzione drastica: tutto in vendita, con il colosso Tencent pronto a subentrare. Ancora a dicembre 2024 le due parti cercavano una quadra che permettesse a entrambe di alzarsi soddisfatte dal tavolo delle trattative. Gli ultimi dati finanziari raccontano la storia di un colosso sanguinante: ricavi in calo del 19,6% su base annua e vendite nette scese del 21,9%. A Yves ciò che è di Yves: di recente l’azienda ha preso anche la lieta decisione di ricominciare a pubblicare i suoi giochi anche su Steam fin dal day one, invece di far passare prima un periodo dove questi erano disponibili su PC (solo attraverso lo store proprietario). Comprensibile, dunque, che le ultime dichiarazioni del CEO, che ha annunciato la volontà di proseguire sulla strada di open world e live service, siano state accolte con una malcelata confusione da parte del pubblico.

Un tentativo disperato
È in questo contesto dunque che Ubisoft si prepara al lancio di Shadows. A meno di due anni dalla release di Mirage – che fortunatamente aveva raggiunto un buon risultato, raggiungendo oltre 5 milioni di giocatori in tre mesi – l’azienda francese ha bisogno che l’ultima iterazione della serie eguagli – e superi – il gioco del 2023.
Il compito sembra, però, tutt’altro che semplice. Sebbene Assassin’s Creed Shadows sia il primo capitolo della serie a esaudire un desiderio di molti fan di vecchia data, cioè avere un capitolo ambientato interamente in Giappone, quegli stessi appassionati non sembrano aver accolto con entusiasmo la scelta dei protagonisti di questo nuovo gioco.
Da una parte Naoe, una Kunoichi. Dall’altra Yasuke, Samurai ispirato all’omonimo personaggio storico che fu al servizio di Oda Nobunaga. È proprio quest’ultimo ad avere generato una certa “frustrazione” nei fan, che hanno contestato alla casa di sviluppo l’accuratezza storica con cui il personaggio è stato rappresentato. Le fonti storiche, in effetti, dibattono su quale fosse effettivamente “l’inquadramento contrattuale” del Samurai d’Ossidiana. Tanto è bastato a una fetta cospicua di community per bocciare a priori l’intero progetto. “Yasuke samurai sì o samurai no, Assassin’s Creed lo critichiamo lo stesso” sembra il pensiero comune a molti.
Inizialmente annunciato per il 14 febbraio 2025, Assassin’s Creed: Shadows è stato poi rinviato fino alla data di uscita attuale (quella già citata del 20 marzo). Sebbene in molti siano convinti che si sia trattata di una scelta condizionata dai malumori della platea di cui sopra, il motivo preminente pare essere la semplice necessità di più tempo per portare a termine gli ultimi dettagli prima della release. È chiaro infatti che oltre un certo momento prima dell’uscita il prodotto è da considerarsi “content locked”, non è più possibile cioè apportare modifiche sostanziali a trama e gameplay.

Due possibili approcci
A proposito di questi ultimi, Ubisoft ha fatto sapere come il videogioco sia pensato sì per offrire un’esperienza variegata grazie ai due differenti approcci possibili a seconda che in un dato momento si utilizzi Naoe o Yasuke, ma anche che – se lo si desidera – si potrà portare avanti l’intera campagna utilizzando esclusivamente (o quasi) solo uno dei due personaggi, in base alle proprie preferenze di playstyle. Con Naoe, l’agile Kunoichi, potremo muoverci furtivamente, seguendo dunque il canone a cui la serie ci ha abituati fin dagli albori. Il possente Yasuke, invece, è adatto per approcci più aggressivi e rumorosi.
Pur avendo dunque a disposizione due personaggi tra cui scegliere, eventualità già capitata altre volte nella serie (Odissey e Valhalla), Naoe e Yasuke sono profondamente diversi da Eivor, Kassandra e Alexios. Non siamo infatti davanti a un reskin con poche o nulle differenze ma, appunto, parliamo di entità distinte e separate. Approcci diversi che, nel corso della storia, tenderanno a distanziarsi ulteriormente a causa – ma ci sembra tautologico dirlo – di alberi delle abilità profondamente diversi.

Una corsia preferenziale?
È Naoe a portare avanti l’approccio stealth, più caratteristico del brand. La sua agilità, la sua furtività e le sue skill nell’utilizzo di armi come kunai e shuriken la mettono nella posizione ideale per condurre incursioni a sorpresa negli accampamenti e nelle fortezze nemiche. Yasuke, invece, diventa utilissimo per operazioni “di sfondamento” o per quei momenti in cui l’idea di un approccio ragionato e paziente proprio non ci va giù.
Con i recenti aggiornamenti coi quali Ubisoft ci ha presentato meglio il mondo di gioco di Assassin’s Creed Shadows ci è parso piuttosto evidente come tutto sia stato pensato per premiare quanto più possibile un approccio classico e furtivo. Il ciclo giorno/notte e quello stagionale giocheranno un ruolo fondamentale nelle fasi di infiltrazione. Bisognerà infatti tenere conto delle condizioni dell’ambiente circostante prima di procedere alla missione. L’inverno, ad esempio, può essere un ottimo alleato per chi vorrà addentrarsi negli accampamenti in maniera furtiva dato che la neve dovrebbe attutire il suono dei nostri passi. Le ore di luce, invece, ci rendono bersagli decisamente più evidenti per le frecce e le spade nemiche.

Segnali positivi, ma non solo
A dispetto delle prime non confortanti notizie, la risposta del pubblico si è ammorbidita nelle ultime settimane. Le più recenti informazioni provenienti dal quartier generale di Ubisoft raccontano di circa 300.000 pre-order (siamo poco sotto i livelli di Odissey). Secondo i francesi il dato è incoraggiante, e lascia aperti spiragli per sperare in risultati simili a quelli totalizzati dal più recente Mirage. Addirittura, si spera nella possibilità di tagliare il traguardo delle 3 milioni di copie in meno di un mese.
Pretese irrealistiche? Non è detto. Certo, sarebbe una bella boccata di ossigeno in vista dei futuri progetti legati alla serie, annunciati e non ancora svelati del tutto. Un esempio fra tutti è, ovviamente, il progetto Animus Hub. Inizialmente noto come Assassin’s Creed Infinity, si tratterà di una piattaforma dove provare esperienze coi personaggi già noti della serie. Proprio Animus Hub è forse ciò che più ha risentito delle difficoltà che hanno accompagnato Shadows. Il lancio dei due applicativi è indissolubilmente legato: dal primo obiettivo di novembre 2024 i due giochi si sono spostati progressivamente fino alla data attuale del 20 marzo.
Le difficoltà interne si sono riflesse ovviamente su tutta la tabella di marcia. Il gioco successivo in scaletta ha pure subito un ritardo: Assassin’s Creed Jade – free to play mobile – ora è atteso dagli insider entro metà 2025. Hexe, che si suppone possa essere ambientato nel periodo della caccia alle streghe in Europa centrale, è ancora avvolto nel mistero più fitto.

Tutta colpa di Yasuke?
In realtà no. È vero che una rumorosa frangia di utenti ha contestato la presunta accuratezza della rappresentazione storica del personaggio – in Assassin’s Creed, fa già ridere così – fino alla promessa di boicottaggio che però non sembra essersi concretizzata. L’assurdità della situazione – va detto – ha ispirato alcuni dev che hanno deciso di pubblicare su Steam (proprio nel giorno di uscita di Shadows) Yasuke Simulator, parodia dal sapore Asylum.
A condizionare il pubblico più ampio è stata, probabilmente, la grande quantità di giochi ambientati nel Giappone feudale usciti negli ultimi anni. Ghost of Tsushima e Rise of the Ronin ne sono due esempi recenti. C’è quindi una certa saturazione dell’offerta. Si aggiunga poi un malcelato pregiudizio di tanti nei confronti di Ubisoft e, in particolare, della serie ed ecco che abbiamo il quadro per il delitto perfetto.
Come sempre, però, l’ultima parola la si potrà dire solo pad alla mano una volta che il gioco sarà disponibile su PC e console.
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