Crimson Desert Anteprima V mensile

Il Crimson Desert a cui sta lavorando il team sudcoreano di Pearl Abyss è ciò che il pittore Bob Ross avrebbe potuto elegantemente etichettare come un “felice incidente”. Pensato inizialmente come un antefatto del popolarissimo MMO Black Desert Online, il progetto ha assunto infine le dimensioni di un titolo pienamente standalone, distaccandosi dal suo predecessore per perseguire una strada che è indipendente, ma che si appoggia su di un universo condiviso. Forte di una costruzione del mondo che, per profondità e ampiezza, è stata pensata per un MMO, Crimson Desert rinuncia al retaggio ruolistico multigiocatore per perseguire una dimensione hack-and-slash dalle tinte dark fantasy e dal ritmo serrato. L’esito finale è quello di un work in progress che punta a garantire ai suoi creatori l’occasione perfetta per compiere un salto di qualità, per passare dal successo di una fortunatissima nicchia ai riflettori del vasto pubblico generalista.

La spada è solo l’inizio

La scintilla creativa che ha dato il via allo sviluppo di Crimson Desert è indissolubilmente legata all’importante passato dello studio, un fattore che si riflette evidentemente sulla definizione del continente di Pywel, sede delle avventure del protagonista Kliff. Le immagini e i gameplay presentati da Pearl Abyss mostrano delle lande vaste e spettacolari, architetture imponenti e antiche, ma anche cittadine popolate da personaggi ed etnie di ogni tipo. L’intera scenografia è tarata per lasciare ampio spazio di manovra per le furenti sessioni di combattimento, vero punta di diamante dell’opera, tuttavia le biosfere e le ambientazioni trasudano nei piccoli dettagli quel grado di attenzione che da a intendere che la nazione sia viva, che esistano popoli e culture al di fuori delle vicende vissute direttamente dai giocatori. 

In Crimson Desert, ogni angolo dell’universo di gioco è stato progettato per esaltare la tensione narrativa tipica di un dark fantasy. Dalle distese desolate punteggiate da rovine antiche a intricati castelli e fortezze in rovina, il comparto visivo è in grado di catturare immediatamente l’attenzione degli appassionati del genere. La cura dei particolari, unita a una palette cromatica cupa e realistica, sollecita un desiderio di esplorazione che sboccia nella più pura esperienza estetica. Pearl Abyss, in altre parole, sembra aver puntato molto sulla narrazione ambientale, un dettaglio che protende a quel perfezionismo scenografico che, da Demon’s Souls a Elden Ring, solitamente viene accomunato ai titoli FromSoftware.

Vendetta, violenza e azione 

Pearl Abyss non ha ancora condiviso grandi dettagli sulla trama di Crimson Desert. Sappiamo che Kliff è il reticente capo dello squadrone mercenario noto come Greymanes e che Pywel è sconvolta da una lotta di potere. Il Re, caduto in coma, rappresentava l’unica forza politica capace di tenere unite tribù e governi locali, con il risultato che i signori della guerra e i banditi hanno prontamente impugnato le armi per lanciarsi in campagne di conquista. In tutto questo, il continente ospita anche delle creature mistiche che dovranno essere cacciate o, in alcuni casi, adoperate in combattimento come cavalcature.

Se è vero che il team di sviluppo è stato molto avaro nel condividere dettagli di trama, è anche vero che il focus della loro strategia di divulgazione si è concentrato sulla giocabilità dell’opera e sul frenetico sistema di combattimento che la alimenta. I vari trailer e le occasionali sessioni di prova dedicati alla stampa hanno messo infatti in luce uno spaccato verticale che si focalizza sull’azione sfrenata, sull’uso di abilità mistiche e, soprattutto, sulle complesse battaglie ai boss.

Le meccaniche di base sono quelle tipiche del genere – spadate, colpi di scudo, schivate, contromosse –, ma a queste viene affiancata una mobilità senza precedenti. Il protagonista e, soprattutto, gli avversari sfoggiano tecniche e attacchi che, oltre a essere estremamente scenografici, possono coprire in un attimo decine di metri, intensificando la pressione di ogni singolo duello. Vitali sono dunque combo e abilità che, attingendo a una risorsa di “spirito”, consentono a Kliff di intraprendere azioni che gli garantiscono un controllo superiore del campo di battaglia.

L’ordalia di Crimson Desert 

Con Crimson Desert, Pearl Abyss si sta lanciando in una prova autoriale degna di nota. L’opera è estremamente ambiziosa e ha tutte le premesse per potersi tradurre nel corrispettivo sudcoreano di Black Myth: Wukong, ovvero in un prodotto action generato da un mercato spesso considerato secondario che è però capace di far concorrenza ai giganteschi marchi consolidati. Allo stesso tempo, demo e video hanno evidenziato che il titolo necessiti di diverse migliorie e bilanciamenti, finiture che potrebbero protrarre i tempi di sviluppo oltre le attuali previsioni. Non a caso, l’uscita per Crimson Desert è attualmente prevista genericamente per la “fine 2025”, una definizione che concede a Pearl Abyss delle scadenze significativamente elastiche.