Monster Hunter Wilds Guida: come sconfiggere lo Zoh Shia

Monster Hunter Wilds Boss Finale Zoh Shia

Come abbiamo avuto modo di raccontarvi durante la nostra recensione e all’interno della guida ai mostri principali, Monster Hunter Wilds presenta sfide sempre più varie e pericolose, che di volta in volta aumentano di difficoltà e svelano nuove creature, segreti e misteri in grado di arricchire la lore attorno al mondo di gioco. Questo porta ovviamente ad un epico apice, lo scontro finale con il boss che governa tutto l’ecosistema della Terra Proibita. Una sfida che separa i cacciatori del Low Rank da quelli abbastanza forti da poter entrare nel vivo della caccia, ovvero le missioni High Rank e il contenuto endgame del nuovo titolo di Capcom, una cosa che per molti potrebbe risultare un po’ troppo.


State tranquilli: noi di Vgmag.it abbiamo fatto i compiti al posto vostro! In questa guida completa, vi offriamo strategie dettagliate per affrontare questa creatura soprannaturale, frutto della nostra esperienza diretta con il gioco. Pur riconoscendo che la bellezza di Monster Hunter Wilds risiede proprio nella libertà di sperimentare, i nostri consigli mirano a essere una solida base da cui partire. Ovviamente questa introduzione è anche un modo per darvi il tempo necessario per riflettere e prendere una decisione: andare avanti e scoprire l’arcano, oppure provare l’esperienza al buio e magari tornare successivamente per qualche delucidazione in più. La scelta sta a voi.

Attenzione, l’articolo contiene spoiler sul gioco!

Monster Hunter Wilds Zoh Shia

Caratteristiche principali

Zoh Shia è un Costrutto, una tipologia di mostri inedita per Monster Hunter introdotta con Monster Hunter Wilds nella quale ricadono anche altre creature come l’Arkveld Guardiano e i suoi rispettivi “fratelli” già affrontati. Nel suo caso però, Zoh Shia incarna in tutto e per tutto le caratteristiche di un Drago Anziano, mostrando quindi un’anatomia molto complessa, la possibilità di incanalare multipli elementi (fuoco e tuono) nelle sue fasi più avanzate e infliggere i loro status correlati (bruciatura e tuono), oltre che ad essere del tutto immune a strumenti di cattura come le trappole elettriche o a rete.

Punti deboli

Il punto debole principale dello Zoh Shia è la testa, la cui rottura sarà necessaria per poter progredire con lo scontro e svelarne la sua contorta natura. Per questo motivo questa parte specifica del corpo è molto sensibile a qualsiasi tipo di arma (contundente, da taglio o proiettile). Un’altra zona molto interessante sono le sue ali, sensibili ai colpi d’arma da taglio e martello e la cui rottura tende a ridurre l’impatto di determinati colpi che fanno uso delle mani presenti sul suo manto. La sua coda è estremamente sensibile ai colpi di proiettile, quindi l’uso di una Balestra con proiettili in grado di infliggere danni taglienti è consigliato. Essendo ispirato ai draghi anziani, l’elemento drago è l’unico elemento in grado di infliggergli ulteriori danni e critici elementali.

Come sconfiggere lo Zoh Shia

Zoh Shia è un mostro di taglia colossale, molto simile in statura ad altre creature come il Jin Dahaad, il Gaismagorm o lo Shara Ishvalda di Monster Hunter World: Iceborne. Come quest’ultimo, lo scontro è diviso in più fasi ben distinte e sarà importante armarsi di una buona armatura di Rarità 4, nervi saldi e tanta pazienza per poterlo sottomettere. Durante la prima fase lo Zoh Shia si limiterà ad utilizzare abilità già riscontrate durante gli scontri contro i Mostri Guardiani, utilizzando i suoi arti per creare terremoti e le protuberanze a forma di mani per generare potenti onde d’urto e composizioni rocciose simili a quelle create dall’Arkveld. Durante questa fase è fondamentale concentrarsi sul rimuovere l’armatura piumata della creatura e aprirsi l’opportunità di utilizzare la Modalità Precisione per danneggiare le ferite più avanti. Ma fate molta attenzione al suo volto, perché dopo aver ricevuto una certa quantità di danni lo Zoh Shia rivelerà il suo vero volto: un drago nero dalla devastante potenza distruttiva e il preludio alla fase successiva all’insegna dell’elemento fuoco. Durante questa fase infatti integrerà al suo moveset alcune armi appartenenti a creature storiche come le meteore fiammeggianti di Rathian, Rathalos e addirittura la fiammata del Fatalis, per poi concludere con una nova in grado di scatenare una vera e propria tempesta di fuoco che ridurrà gradualmente i vostri HP. In quel caso, prendete riparo dietro le formazioni rocciose che creerà prima di provocare tale cataclisma.

E visto che abbiamo citato il famigerato drago anziano della leggenda, la terza fase dello Zoh Shia incarna perfettamente le due specie alternative che i cacciatori di lunga data hanno imparato ad amare e a temere: durante quest’ultima transizione il suo corpo non sarà più in grado di rigenerare petali per coprirsi e il suo aspetto demoniaco farà la sua comparsa in tutto il suo splendore, aggiungendo al moveset mosse come una pioggia di massi infuocati in stile Fatalis Cremisi e fulmini oscuri in grado di infliggere status tuono e molto simili in estetica a quelli del mitico Fatalis Bianco. In particolare, quest’ultima incarnazione è la base per uno dei suoi attacchi più pericolosi: un’onda d’urto seguita dalla comparsa di formazioni rocciose che reagiranno ai fulmini della creatura, folgorando chiunque si trovi in quelle vicinanze. Tenersi a debita distanza è quindi un obbligo, più che un consiglio.

Per esperienza, possiamo dirvi che questo scontro fa uso di tutte le meccaniche di gioco di Monster Hunter Wilds al massimo delle loro possibilità, alternando azioni lente e prevedibili a veri e propri scontri adrenalinici in cui multipli elementi la fanno da padrone e momenti in grado di togliere il respiro. Per questo motivo, consigliamo di affrontare lo Zoh Shia con armi in grado di infliggere colpi in rapide sequenze e godere di una discreta velocità di movimento. Nel mio caso armi come le Doppie Lame e la Spada Lunga se la sono cavata in modo egregio durante le fasi meno concitate e per distruggere le sue ferite durante l’ultima fase. Armi invece come la Balestra Leggera e la Balestra Pesante hanno goduto della mobilità del Seikret durante i momenti in cui la creatura ha dato sfoggio delle sue tremende abilità distruttive e soprattutto per interagire con le stalattiti presenti nell’arena, in grado di infliggere grossi danni alla creatura e aprirsi ghiotte opportunità per contrattaccare. Infine, munitevi di armature in grado di utilizzare l’abilità Protezione Udito per non venire storditi dal suo forte urlo.

Difficoltà del Mostro: 4/5

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Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedetegli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!