Secondo quanto annunciato recentemente, gli ultimi due giorni di contrattazioni sono stati brutali per Apple, perché il gigante della tecnologia non era preparato alle montagne russe di un giro quando il presidente Donald Trump ha annunciato una serie di tariffe che colpiranno le regioni in cui l’azienda ha stabilito le sue catene di fornitura complete. All’indomani dell’annuncio, Apple ha perso 250 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, ma la situazione non è ancora migliorata, visto che i tre giorni di contrattazioni hanno esteso le perdite a quasi 640 miliardi di dollari, pari a quasi il 20% del valore totale del colosso californiano. Con quasi il 19 percento del suo valore totale spazzato via, il valore di Apple è ora inferiore di 638 miliardi di dollari rispetto a tre giorni fa.
Qualsiasi decisione prenda in merito alla nuova struttura dei prezzi avrà la stessa conseguenza. Se sceglierà di aumentare i prezzi, la domanda diminuirà, riducendo i ricavi annuali. Supponendo che assorba questi costi e trasferisca i risparmi ai clienti, si troverà ancora una volta di fronte allo stesso risultato. L’analista Ming-Chi Kuo di TF International Securities ha precedentemente affermato che se Apple manterrà i prezzi invariati, il suo margine lordo potrebbe subire un calo compreso tra l’8,5 e il 9%. Ha citato alcune raccomandazioni che permetteranno all’azienda di alleviare le perdite, a partire dallo spostamento della produzione di iPhone in India. Se la regione otterrà le esenzioni dalle tariffe, Apple potrà chiedere alla sua catena di fornitura di riprendere il ritmo.
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