Dal successo di Un film di Minecraft, passando per Super Mario, Sonic o la serie di The Last of Us, sono ormai numerosissime le IP videoludiche ad aver ricevuto un adattamento cinematografico o televisivo. In una recente intervista concessa a Variety, il CEO di Microsoft Gaming, Phil Spencer, ha commentato la questione, pur ribadendo l’importanza di non perdere di vista il cuore dell’industria: il videogioco stesso.
Negli ultimi anni infatti, il boom di queste trasposizioni è diventato una vera e propria gallina dalle uova d’oro. Basti pensare ai film dedicati a Resident Evil, che hanno incassato oltre un miliardo di dollari complessivi, o a Super Mario Bros il Film, che nel 2023 ha superato la soglia di 1,3 miliardi di dollari al box office. Portare le saghe videoludiche sul grande (o piccolo) schermo sembra ormai una prassi consolidata.
“L’industria videoludica ha successo di per sé. Non ha bisogno di questo sbocco,” ha detto Phil Spencer, aggiungendo:
“Non trasformiamola mai in qualcosa in cui dev’essere fatto per forza: ogni franchise deve avere un gioco o un film o una serie TV, e diventa più una questione di licenze.”
Le sue parole mettono in evidenza come non ogni IP videoludica debba necessariamente trasformarsi in un prodotto crossmediale. Tuttavia, è innegabile che anche Microsoft stia percorrendo questa strada, ottenendo risultati tutt’altro che marginali. Un film di Minecraft ha superato i 500 milioni di dollari al botteghino, tanto che un sequel è già stato approvato, insieme a una serie TV in produzione per Netflix.
Anche Fallout — oggi sotto l’egida Microsoft dopo l’acquisizione di Bethesda — si è rivelata un successo sia di pubblico che di critica, con una seconda stagione già in lavorazione. Più tiepido invece il caso di Halo: nonostante una ricezione critica altalenante, la serie è comunque arrivata alla sua seconda stagione su Paramount+.
La vera notizia, però, è che altri adattamenti sono in arrivo.
“Abbiamo imparato facendo Halo, abbiamo imparato facendo Fallout. Tutti questi progetti si costruiscono l’uno sull’altro e ovviamente ce ne sarà qualcuno che non funzionerà, fa parte del gioco,” ha spiegato Spencer.
“Ma quello che direi alla community che apprezza questo tipo di contenuti è: ne vedrete altri [adattamenti], perché stiamo acquisendo fiducia, e stiamo imparando da queste esperienze.”
Microsoft sembra quindi pronta a spingere ancora di più sulle proprie IP, con nuovi adattamenti in vista — ma, come suggerisce Spencer, senza forzature.
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