Tra i tanti headeset da gaming che mi sono passati tra le mani, oggi tocca ad un prodotto di casa ASUS ROG provare a convincermi a diventare le mie cuffie da gaming definitive. Il rinominato produttore che definisce i suoi prodotti come “Republic of Gamers” ha fornito alla redazione di Vgmag.it uno dei suoi ultimi prodotti, ossia le ASUS ROG Pelta. Parliamo di un prodotto in grado di sfoggiare ben 3 tipologie di connessioni, ossia cablata, wireless e bluetooth, per accontentare ogni esigenza, così come vengono accontentati quasi tutti i videogiocatori data la compatibilità dell’headset verso quasi tutte le piattaforme di gioco principali… Xbox a parte.

ASUS ROG Pelta: caratteristiche tecniche
- Connettore – 2.4Ghz – BT – USB-C
- Materiale altoparlante – Titanium-Plated Diaphragm Drivers
- Dimensione altoparlante – 50 mm
- Impedenza cuffie – 32 ohm
- Risposta in frequenza delle cuffie – 20Hz – 20KHz
- Direzionalità microfono – Unidirectional
- Sensibilità microfono – -40 dB
- Risposta in frequenza del microfono – 100Hz – 10KHz
- Canale – Stereo
- Illuminazione – RGB
- Batteria – 900 mAh
- Peso – 309 g
- Cavo – USB-C to USB-A charging cable: 1.8 m

Parola d’ordine: confort!
All’arrivo delle ASUS ROG Pelta mi sono ritrovato tra le mani una confezione davvero interessante, in pieno stile ASUS ROG, con un buon impatto in termini di colori. Il packaging però è estremamente minimal, con l’headset protetto da una busta di plastica e il device appoggiato su un cartone. All’interno della scatola, oltre alle cuffie, troviamo il dongle per connettere l’headset tramite wireless, il suo adattatore, il cavo USB-C to USB-A, il microfono estraibile e una guida veloce per l’avvio rapido. Tutto qui e soprattutto niente sacchetto per riporre l’headeset.
Dal peso di soli 309 grammi, le ASUS ROG Pelta sono state realizzate con una plastica di discreta manifattura, che al tatto fa subito pensare che forse si poteva fare un po’ meglio. Dunque, il consiglio è quello di evitare urti onde evitare di danneggiare il dispositivo. L’archetto è molto flessibile ed e realizzato in alluminio, con un secondo archetto (griffato ASUS ROG) che invece è regolabile e permette dunque di far adattare l’headset a diversi crani. Ai lati esterni dei padiglioni auricolari (padiglioni ruotabili fino a 90°) sono presenti delle luci RGB che formano il logo di ASUS ROG, che possono essere accese e spente, con l’illuminazione che è regolabile tramite il software scaricabile. Ovviamente le Pelta essendo plug-and-play, possono essere utilizzate immediatamente dopo averle collegate.
Grazie al peso non elevato e ai cuscinetti realizzati in memory foam, indossando le ASUS ROG Pelta si percepisce subito una sensazione di confort estremamente piacevole, che subito fa capire che indossare l’headset per diverse ore non sarà un problema. Inoltre, le cuffie aderiscono abbastanza bene alla testa, permettendo una traspirazione che è una manna dal cielo soprattutto in questi periodi dove inizia a fare caldo e gli utenti potrebbero incappare nella classica sudorazione. Il termine che ho utilizzato prima, ossia abbastanza, è stato usato perché le Pelta, a differenza di altri headset da me provati, non ha una perfetta aderenza alle orecchie, e quindi oltre ad essere un po’ ballerine, non riescono ad isolare completamente rispetto a ciò che ci circonda (almeno nel mio caso). In termini di design però bisogna ammettere che ASUS si è superata: quando l’headset è acceso dà quel tocco di stile in più, favorendo sicuramente gli streamer e in content creator che amano sfoggiare lucine e illuminazione RBG, ma in caso di gaming “normale”, il consiglio è quello di tenere spenta l’illuminazione, per guadagnare in durabilità della batteria.
Per concludere, sul padiglione sinistro sono presenti i classici comandi che permettono di usufruire di alcune funzioni: attivazione e spegnimenti delle luci RGB, passaggio dalla modalità wireless a quella bluetooth, attivazione del microfono e ovviamente, regolazione del volume.

La prova sul campo (e su PlayStation 5)
Come anticipato prima, le ASUS ROG Pelta offrono una compatibilità davvero elevata, dato che possono essere utilizzate su PC, PlayStation, Nintendo Switch e dispositivi mobili. Insomma, su tutta tranne che su Xbox! La mia prova si è svolta principalmente su PlayStation 5, dove la connessione tramite cavo è stata impeccabile, ma anche in modalità wireless ho trovato molta soddisfazione grazie alla tecnologia ROG SpeedNova, in grado di ottimizzare la banda a 2.4 GHz per offrire una connessione robusta e soprattutto a bassissima latenza. Ovviamente, giocando senza cavo bisogna buttare l’occhio sulla batteria (da 900 mAh), che con una ricarica al 100% garantisce 60-70 ore di durata, che si dimezza ovviamente con l’illuminazione RGB attiva. Da segnalare la funzione della ricarica rapida, che offre fino a 3 ore di ascolto con una ricarica di soli 15 minuti, che diminuisce però con il microfono attivo.
Come già anticipato, la prova è stata eseguita su console PlayStation 5, giocando sia titoli single player che giochi competitivi, dove la componente audio è fondamentale. Partiamo da questi! Su Fortnite l’headset si è comportato egregiamente, riuscendo a distinguere i diversi suoni presenti in-game, tra cui il fuoco amico/nemico e i passi, oltre a permettere di dividere l’audio del gioco da quello della chat dei compagni. Ogni suono è stato molto nitido, questo grazie ai driver da 50 mm con diaframma placcato in titanio di ROG che offrono prestazioni acustiche performanti e una ridotta distorsione del suono. Anche su Rainbow Six Siege le qualità acustiche delle ROG Pelta hanno fatto la differenza: se non fosse stato per l’aderenza dell’headset al mio capo non proprio impeccabile, l’esperienza complessiva sarebbe risultata positiva al 100%.
Sui giochi single player invece, bisogna ammettere che il suono non ha proposto una qualità superiore rispetto a cuffie di altri produttori. Ciò non sta a significare che l’audio nei single player sia “scarso”, perché comunque le soundtrack sono state riprodotte con una qualità comunque da promuovere e anche qui la divisione dell’audio, ad esempio musiche di sottofondo e dialoghi stata offerta in maniera comunque nitida. Ad esempio, giocando The Last of Us Part II, si distinguevano bene i versi dei nemici, che sono risultati davvero inquietanti, dando un senso di immersione (quasi) totale, così come giocando Gran Turismo 7, il “verso” delle auto è riuscito comunque a spiccare rispetto alle potenti soundtrack eseguite dal gioco. Infine, anche la chat audio con le persone, effettuata sia tramite chat PlayStaion, sia tramite Discord, ha superato il test!
Anche come “semplice” headset da musica bisogna ammettere che Pelta svolge ottimamente il suo lavoro, proponendo una qualità audio di tutto rispetto. C’è solo un contro in questa situazione: essendo molto ingombrante come headset, non so quanto possa essere consigliabile camminare per strada con le Pelta, che verrebbero notare da lontano, risultanto anti-estetiche in un contesto “urbano”.

ASUS ROG Pelta: microfono poco soddisfacente
Se la parte “audio in entrata” ha comunque soddisfatto le aspettative, sicuramene la nota dolente è il microfono delle ASUS ROG Pelta. Non essendo un grande fan dei microfoni staccabili, sicuramente non ho apprezzato questa scelta da parte di ASUS. Dopo aver collegato il microfono alla struttura, occorre regolare l’asta per adattarla all’altezza della propria bocca, operazione da ripetere ogni volta che lo si estrae e lo si riattacca. Parliamo di un microfono a braccio a fascia super-larga da 10 mm sprovvisto sia di IA per cancellazione rumore, sia della funzione della cancellazione attiva.
Tutto questo si traduce in una qualità del microfono accettabile, ma non proprio soddisfacente dato che la propria voce non viene riprodotta in maniera propriamente nitida (testimonianza di chi ha udito la mia voce), e al tempo stesso la maggior parte dei rumori esterni viene catturata e riproposta durante le sessioni di audio-chat. Insomma, se giocate in un posto rumoroso, il microfono di ROG Pelta sicuramente non è un valido alleato. Dispiace molto, perché ad un prezzo consigliato di 149.99 euro, sicuramente si poteva optare per un microfono sicuramente più performante e in grado di soddisfare i gamer competitivi che prediligono un audio pulito e con le minime interferenze esterne.
ASUS ROG Pelta è un headset da gaming che mette in campo tutta la qualità audio di ASUS ROG ad un prezzo intermedio che può rappresentare un buon compromesso per chi non vuole spendere una cifra molto elevata, ma avere comunque tra le mani, anzi in testa, delle cuffie da gaming con la G maiuscola. Tutto molo bello, se non fosse per la scelta del microfono che sicuramente resta la nota dolente dell’intero dispositivo. Per 150 euro sicuramente uno sforzo in più si poteva fare, dato che il microfono viene descritto come “di nuova generazione”, ma a mio modesto parere sembra di manifattura “datata”. Microfono a parte, sfoggiare le Pelta sicuramente può dare un boost importane durante le fasi di gaming intense!
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