Certe volte, per riportare in auge un titolo abbandonato dal publisher, basta solo un po’ di passione… e una community agguerrita sui social. È il caso di Star Wars Battlefront 2, che in questi giorni ha registrato il suo picco storico di giocatori su Steam, vivendo di fatto una nuova giovinezza a cinque anni dal debutto sulla piattaforma. Tutto merito di una campagna virale lanciata dai fan sui social, capace di riportare l’attenzione su un gioco che sembrava ormai uscito dai radar.
Lo scorso lunedì, ben 18.635 utenti erano connessi contemporaneamente su Steam, superando di gran lunga il precedente record di 10.489 giocatori stabilito nel gennaio 2021. Un risultato impressionante per uno sparatutto che, dopo la fine del supporto da parte di EA nel 2020, torna oggi a brulicare di giocatori.
Il titolo è approdato su Steam nel 2020, dopo essere stato un’esclusiva della piattaforma Origin dal lancio nel 2017. Ed è sorprendente notare come la sua presenza tra i 25 giochi più venduti della settimana suggerisca non solo un ritorno dei veterani, ma anche l’arrivo di un nuovo pubblico incuriosito dalla riscoperta del titolo.
E dire che questo risultato è ancora più significativo se si pensa al burrascoso esordio del gioco. Al momento del lancio, Battlefront 2 fu travolto dalle polemiche per un sistema di microtransazioni estremamente aggressivo, che richiedeva decine di ore di gioco per sbloccare eroi iconici come Darth Vader. Il malcontento fu tale da costringere EA a fare marcia indietro e rimuovere completamente le microtransazioni, dopo un intervento che — secondo indiscrezioni — coinvolse direttamente anche Disney, preoccupata per la cattiva pubblicità.
Oggi, a distanza di anni, Star Wars Battlefront 2 si prende una rivincita inaspettata. Complice la nostalgia, una community attiva e il passaparola virale, lo sparatutto ambientato nella galassia lontana lontana è tornato sotto i riflettori. E chissà che questa rinascita non possa convincere EA o Lucasfilm a riconsiderare il futuro del franchise.
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