RuneScape: cancellati gli eventi Pride. Jagex sotto accusa

C’è un caso politico che sta scuotendo dall’interno la community di RuneScape e Old School RuneScape. A quanto pare, quest’anno i due titoli non celebreranno il Mese del Pride come avvenuto negli anni passati. Una decisione che, come prevedibile, ha scatenato forti polemiche sia all’interno del team di sviluppo che tra i giocatori.

A portare alla luce la vicenda è stato un dipendente di Jagex rimasto anonimo, che in un’intervista rilasciata a Pink News ha criticato apertamente la scelta dell’azienda. Secondo la fonte, la riduzione delle celebrazioni sarebbe una reazione diretta alle crescenti pressioni politiche statunitensi contro le iniziative legate a Diversità, Equità e Inclusione (DEI). L’obbiettivo sarebbe insomma quello di non risultare “controversi” agli occhi di un pubblico sempre più diviso.

Dallo scorso marzo alla guida di Jagex c’è Jon Bellamy, che — secondo quanto riferito — avrebbe comunicato internamente la decisione di “saltare il Pride per concentrarsi su ciò che vogliono i giocatori”.

La mossa ha generato malcontento tra gli sviluppatori, soprattutto perché molti dei contenuti erano già pronti o comunque richiedevano uno sforzo minimo. Alcuni membri del team si sarebbero persino offerti di implementare gli eventi Pride fuori dall’orario lavorativo, pur di non rinunciare all’iniziativa.

Pochi giorni dopo, durante un Q&A interno con il personale, Bellamy si è scusato per i toni usati nel primo annuncio, ma ha ribadito la linea aziendale, affermando: “il mondo sta diventando più strano, più inquietante, meno morale, direi io. Giochi e studi vengono cancellati a causa di contenuti percepiti come ‘woke’ o rappresentativi. Il pendolo sta tornando indietro in un modo che non ci aspettavamo.”

Una posizione che suona paradossale, considerando che Bellamy stesso ha riconosciuto quanto sia importante che RuneScape e OSRS restino spazi sicuri per la community queer, specialmente in un contesto sociale segnato da crescenti tensioni culturali. Proprio per questo motivo, ha giustificato il passo indietro come una forma di protezione: “assicurare che l’azienda sia protetta da chi potrebbe volerle fare del male”, ha spiegato Bellamy, aggiungendo che “i contenuti Pride sono ora controversi in un modo che non lo erano prima, e tale controversia comporta oggi più rischi rispetto al passato, rischi dai quali io sono personalmente responsabile di proteggere l’azienda.”

Il risultato concreto di questa scelta è la completa assenza di contenuti Pride su Old School RuneScape, mentre su RuneScape verrà semplicemente riproposto il vecchio evento Tales of Pride, senza alcuna aggiunta o aggiornamento. Rimarranno invece consentiti gli eventi organizzati direttamente dalla community.