Quando un viaggio si conclude, prima o poi ne inizierร sicuramente uno nuovo da intraprendere! Accade nella vita reale, accade nei videogame. Accade a Sam… accade nel mondo visionario di Death Stranding! Il tema del viaggio รจ ricorrente in molti videogiochi, soprattutto nelle produzioni targate PlayStation: basti pensare a serie quali The Last of Us e God of War, dove noi viaggiamo insieme ai protagonisti, affrontando cittร devastate o location mitologiche da lasciare a bocca spalancata. L’universo videoludico creato da Hideo Kojima perรฒ rende il “viaggio” non solo un incipit principale, ma lo mette al centro del gameplay della produzione, quasi come se fosse una sorta di co-protagonista della storia. E come detto prima, un viaggio finisce con Death Stranding, un nuovo viaggio inizia con Death Stranding 2 On the Beach!
Sarรฒ estremamente onesto: mai mi sarei aspettato di giocare un sequel del primo capitolo, dato che il finale di Death Stranding mi aveva lasciato un senso di appagamento quasi volesse gridare alla conclusione della storia tramite la scongiura del Last Stranding, calamitร ultima bloccata dalle azioni di Amelie. Per realizzarne un sequel dunque, occorreva necessariamente una trama che non solo fosse in grado di reggere in confronto con quella precedente, ma che allo stesso tempo fosse in grado di superarla in tutto e per tutto. Parallelamente, anche il gameplay doveva garantire piรน di una novitร , alzando l’asticella rispetto a quell’appellativo di “corriere simulator” attribuito dai piรน dopo la piatta esperienza ludica offerta.
Dunque, Death Stranding 2 On the Beach non deve deludere le attese: per tutti deve essere quel sequel in grado di migliorare ogni singolo aspetto, cinematografico e ludico, con il secondo in parte carente nel predecessore. Ma se vi aspettate che io utilizzi il termine “more of the same”, state pur certi che non lo farรฒ. Lascerรฒ che siate voi ad attribuirgli questo appellativo dopo la vostra esperienza di gioco, perchรฉ nelle mie parole non leggerete piรน questo termine che ormai รจ diventato di consuetudine nei sequel dei videogiochi. Intanto, io ho concluso il mio viaggio e mi appresto ad intraprendere quello che porta alla recensione del nuovo gioco di Kojima!

Death Stranding 2 On the Beach: un corriere non va mai in pensione!
Come il suo predecessore, anche Death Stranding 2 On the Beach si basa su una trama visionaria ideata da quel genio di Hideo Kojima, una storia composta da una trama principale e alcune sotto-trame che vengono costruite man mano che Sam connette e unisce il “mondo”. Dunque, piรน centri logistici vengono riportati in rete, piรน pezzi del puzzle verranno composti. Non ho intenzione di soffermarmi troppo sulla storia dl gioco onde evitare spoiler. Dunque, se non volete scoprire proprio nulla di ciรฒ che riguarda la storia di Death Strading 2, vi suggerisco di saltare questo paragrafo e di passare direttamente al successivo!
La doverosa premessa da fare รจ che il nuovo On the Beach รจ destinato esclusivamente a coloro che hanno giocato il capitolo precedente, data “l’interconnessione” della storia e l’impossibilitร di comprendere gli avvenimenti senza prima aver giocato (e rigiocato) Death Stranding. ร vero che Death Stranding 2 offre un riassunto del precedente titolo, ma si tratta di un qualcosa di estremamente misero (รจ piรน utile il video-riassunto pubblicato su YouTube) e che non permette di avere un quadro giusto degli avvenimenti che conducono Sam e compagnia fino a “questo momento”.
Il gioco propone ben 2 salti temporali. Sono passati 11 mesi dai fatti del primo Death Stranding e Sam Porter Bridges si รจ ritirato a vita privata insieme a Lou, diventandone il padre a tutti gli effetti. Ma un corriere bravo come Sam non puรฒ non ricevere una nuova chiamata alle armi, soprattutto se a richiamarlo รจ Fragile, l’ex-capo della Fragile Express ora a capo della Drawbridge, un’organizzazione privata gestita dall’APAC, a sua volta un gruppo privato che opera per conto delle UCA e che gestisce la rete chirale e la sua espansione. A Sam il compito di espanderla e connettere il Messico! Ma perchรฉ tutto ciรฒ?

Il Death Stranding ha sconvolto il mondo, portando in dote fenomeni ultraerreni e ambientali, tra cui i Geovarchi. Si tratta di portali che una volta apparsi possono condurre chi li attraversa in altri continenti e questo รจ ciรฒ che vuole ottenere l’APAC: espandere la rete oltre gli UCA. Purtroppo il ritorno sul campo e le prime missioni in Messico hanno un contraccolpo clamoroso e inatteso (oltre che psicologico) su Sam, e soprattutto sulla trama del gioco. Occorrono altri 2 anni prima che il nostro torni ancora una volta in azione per attraversare quel Geovarco apparso per merito suo e che condurrร i giocatori niente poco di meno che in Australia. Ancora una volta, Sam dovrร intraprendere un lunghissimo viaggio cui scopo finale sarร quello di “unire” l’intera Australia, mettendo in rete strutture e centri logistici tramite il nuovo Q-pid. Al suo fianco, oltre a Fragile, piรน presente in questo capitolo, Sam potrร contare sui servigi dell’intero equipaggio della DHV Magellan, la nave vista e rivista nei tanti trailer proposti, oltre alla compagnia del BB (no, non vi dirรฒ come Lou vi รจ tornata dentro) e su Dollman, che in teoria dovrebbe essere una sorta di “Testa di Mimir” di God of War, ma che a conti fatti รจ piรน silenzioso del previsto!
Lo stellare cast del gioco vede molte new-entry, ma anche graditissimi ritorni. Quelli piรน intriganti sono rappresentati da Deadman/Guillermo del Toro e Higgs/Troy Baker, con il secondo che mette in scena una performance clamorosa e che diventa un continuo crescendo di capitolo in capitolo. Ogni nuova aggiunta al cast invece sembra essere nata per il ruolo assegnatogli dal buon Hideo: Tarman, Rainy e Tomorrow, soprattutto quest’ultima, sono personaggi che convincono e che nascondono delle back-story affascinanti, mentre Dollman, come detto prima, avrebbe potuto avere un ruolo di “compagnia” migliore rispetto a quanto proposto. Sono rimasto abbastanza deluso nell’apprendere che le sue linee di dialogo erano limitate a momenti scriptati. Un vero peccato!
Un discorso a parte deve esser fatto per Neil, interpretato magistralmente da Luca Marinelli, che nella versione italiana doppia anche il suo personaggio. Le scene dedicate a Neil sono un chiaro richiamo al primo capitolo e a quanto accaduto con Cliff (Mads Mikkelsen): anche in questo caso occorre ricostruire gli avvenimenti tramite le visioni che si manifestano connettendosi al proprio BB, cosรฌ come i combattimenti contro il “Solid Snake” di Death Stranding avvengono in un universo parallelo (stesso modus operandi di DS). Stesse situazioni, stesso esito finale! A Marinelli va il merito di aver portato in scena una recitazione superba e convincente, capace di rendere Neil un personaggio di una caratura superiore a Cliff. Neil รจ un perno principale dell’intera lore di Death Stranding, ma il suo ruolo e il suo scopo ultimo li scoprirete solo giocando!

Dalle UCA all’Australia, il viaggio (non) รจ breve!
Death Stranding 2 On the Beach utilizza in gran parte la stessa formula ludica vista (e da pochi apprezzata) del suo predecessore: Sam affronta un mondo aperto e devastato con piรน insidie rispetto al passato. Messico, ma soprattutto Australia, propongono un’ambientazione riprodotta in modo perfetto dal Decima Engine, forse unico motore grafico capace di mettere in scena ciรฒ che Kojima aveva in mente fin dal primo capitolo. Dunque, come mi aspettavo, anche in questo caso il giocatore, munito di gadget ed equipaggiamenti via via sempre migliori, deve raggiungere il proprio obiettivo portando il carico affidatogli con meno danni possibili. Per rendere piรน difficile la vita del corriere perรฒ, questa volta Kojima ha pensato bene in primis di introdurre un ciclo giorno/notte, che devo ammettere funziona molto bene e si amalgama alla perfezione con l’incipit del gioco. Ma ciรฒ che veramente puรฒ mettere in difficoltร la conclusione degli ordini sono le condizioni atmosferiche e i fenomeni naturali che improvvisamente saranno in grado di sconvolgere l’ambiente circostante.
I Varcosismi ad esempio, sono dei terremoti di varia intensitร che non solo sono in grado di sbilanciare Sam, ma possono generare cadute di massi o valanghe di neve. Non mancano le tempeste di sabbia nelle zone desertiche o le bufere di neve attraversando territori innevati, con il clima che dunque diventa un nuovo avversario ostico per il giocatore. In realtร ci sarebbe anche un altro fenomeno in grado di causare degli incendi, ma purtroppo si tratta di una trovata scriptata che si manifesta in rarissime occasioni. Da segnalare anche condizioni di ariditร o gelo che impattano in maniera importante sulla stamina di Sam, mentre salendo troppo di quota l’aria respirabile diventa sempre piรน rarefatta, causando svenimenti che compromettono inesorabilmente la buona riuscita della missione. Ma tutte queste aggiunge dunque rendono il gioco piรน difficile? Assolutamente no!
Strano a dirsi, io ho trovato le consegne all’interno di Death Stranding 2 On the Beach piรน facili da eseguire rispetto al primo capitolo. Giร , perchรฉ durante le svariate missioni non ho quasi mai sentito il bisogno di utilizzare scale o corde da arrampicata, oggetti di cui invece ho abusato nel precedente gioco. I percorsi mi sono sembrati meno tortuosi, le arrampicate a mani nude piรน facili, e inoltre le zone coperte dalla rete chirale avevano giร tutte le costruzioni di cui necessitavo. Lungo i vari tragitti vi erano giร posizionati scale, zone di ricarica per le batterie dei veicoli, teleferiche, ponti… e dunque mi chiedo: sono stati piazzati dagli altri recensori/content creator come me giร in possesso del gioco, oppure sono stati messi lรฌ per rendere meno frustranti i viaggi rispetto a prima? Maliziosamente parlando, mi verrebbe da confermare la seconda ipotesi!

A tutto ciรฒ si unisce anche la possibilitร di utilizzare i mezzi di trasporto per gran parte dei tragitti da affrontare, fattore che rende ancora piรน facili e risolutivi i vari ordini. Se nel primo DS spesse volte bisognava abbandonare il proprio veicolo per affrontare la tratta a piedi, questa “necessitร ” in DS2 non รจ mai sorta, salvo rarissimi casi. Parlando dei veicoli, abbiamo a nostra disposizione la classica moto e il classico furgoncino, personalizzabili con batterie extra, pneumatici da arrampicata, mentre i furgoni possono essere equipaggiati anche con fucili acchiappa-pacchi e armi in grado di affrontare e abbattere CA e altri nemici. A questi veicoli convenzionali, se ne aggiungerร poi uno fuori di testa: una vera e propria bara mobile, utilizzabile come uno snowboard elettrico e in grado di attraversare tutte le zone coperte dalla rete chirale (e ci si puรฒ anche nascondere dentro). Capirete che con tutti questi mezzi di trasporto a disposizione, le consegne sono diventate estremamente semplici. I giocatori inoltre possono costruire anche un sistema di monorotaie che collega le varie location, consentendo loro di trasportare rapidamente una grande quantitร di materiali o pacchi, cosรฌ come torna la feature di costruzione delle strade in grado di attraversare intere zone.
Similarmente a quanto accaduto in passato, Sam puรฒ contare su numerosi gadget, acquisibili via via che la rete chirale allarga la sua banda. Per mettere le mani, anzi le gambe sugli esoscheletri ad esempio, occorre attendere un bel po’ di missioni, con le varie tipologie di esoscheletri che si adattano alle varie esigenze e permettono di mantenere l’equilibrio con carichi pesanti anche sulle superfici meno praticabili. Anche i guanti diventano un gadget utile al bisogno: li utilizzerete per le arrampicate o per recuperare piรน facilmente il carico? Per non parlare del casco per l’ossigeno, utile quando l’altezza inizierร ad impattare sulla respirazione del nostro corriere. Gadget e strutture dunque fanno il loro ritorno, con alcuni di essi che presentano delle irrisorie modifiche giusto per introdurre un senso di novitร (come le teleferiche che adesso permetono di eseguire delle leggere curve). Innovativo per la serie invece รจ l’introduzione del Automated Porter Assistant System (APAS) che funge da vero e proprio albero delle abilitร del gioco. L’albero delle abilitร รจ diviso in tre categorie, Combattimento, Furtivitร e Servizio, con Sam che potenzierร e aumenterร le sue abilitร in base ai punti assegnati in ogni categoria. Piรน ordini verranno portati a compimento, maggiori abilitร e punti APAS verranno acquisiti dal giocatore. I potenziamenti piรน interessanti sono quelli che riguardano l’Odradrek, che offrirร in base ai potenziamenti acquisiti scansioni del territorio assai piรน precise e minuziose!
In fin dei conti perรฒ, Death Stranding 2 On the Beach resta un gioco praticamente uguale a prima… se non fosse per il risalto dato alla componente “bastone”.

Dalla corda al bastone!
Per rendere il compimento degli ordini piรน tattico, fin dalla prima “missione” รจ stata introdotta una feature molto interessante, ossia la pianificazione del percorso. Subito dopo aver accettato l’ordine (principale, secondario o di qualsiasi altra tipologia), ci viene permesso di scegliere accuratamente quale percorso decidere di intraprendereย onde vitare – o voler affrontare – le varie minacce presenti lungo la strada davanti a noi. Sulla mappa sono dunque evidenziate sia le minacce naturali, sia le zone con presenza di CA, ma anche gli avamposti nemici. Con il prosieguo della storia, sarร possibile anche prevedere il meteo e le condizioni atmosferiche. Ciรฒ dร maggior spessore all’attivitร da “corriere”, dato che la scelta del percorso risulta fondamentale ai fini della selezione dell’attrezzatura, delle armi e del mezzo di trasporto piรน idoneo. Come detto giร in precedenza, dopo aver realizzato che quasi tutti gli ordini emessi dal gioco possono essere affrontati mediante un mezzo di trasporto, spetterร al giocatore decidere se rendere la consegna piรน rapida e priva di rischi, oppure se fare il tutto alla vecchia maniera, ossia con l’utilizzo le proprie gambe.

Le Creature Arenate, rispetto a come le ricordavo, sono diventate meno pericolose e appaiono meno frequentemente, con la componente “horror” che cosรฌ รจ andata scemando, nonostante l’aggiunta di CA in grado di vedere, capaci cosรฌ di localizzare Sam anche attraverso la vista, ma facilmente evitabili. Con il nuovo arsenale, le CA possono essere abbattute a suon di granate o sparando (ma attenti al rumore provocato), oppure recidendo il loro cordone ombelicare non appena sarร disponibile il gadget adatto. Dunque, andare dal punto A al punto B risulta piรน facile? Assolutamente si!
La grande novitร di Death Stranding 2 On the Beach perรฒ risiede nell’arricchimento della componente action durante gli ordini, quasi del tutto assente nel primo capitolo, e che si fa strada prepotentemente in questo sequel. Fin dalla prima missione “messicana” infatti ci viene messa in mano un’arma, e questo rende subito l’idea che le cose sono assai differenti rispetto al passato. Gli avamposti nemici aumentano esponenzialmente nella mappa, con almeno un avamposto o una base presente lungo ogni tragitto da percorrere. Dunque spetta al giocatore decidere se aggirarlo, oppure se affrontare direttamente la minaccia a suon di “bastoni”, ossia con l’utilizzo di armi non letali… non vorrete creare mica una voragine? Ma non รจ tutto, perchรฉ alcuni ordini richiederanno l’invasione di un campo nemico con lo scopo di recuperare merce rubata, salvare persone oppure, udite udite, sconfiggere tutti i nemici presenti. Dunque, a questo giro ci viene proprio imposto di combattere. Una vera rivoluzione per la serie! Tutto molto bello, se non fosse che la componente action mi ha destato piรน di una perplessitร .

Kojima Productions ha dato prioritร alla quantitร e non alla qualitร degli scontri a fuoco, lasciando quasi del tutto immutato il gunplay presente nel primo Death Stranding. Dunque, tornano i mirini abnormi che richiedono poca precisione per abbattere i nemici, per non parlare di quei fastidiosi rallentamenti che si manifestano quando Sam viene scoperto o quando un nemico viene abbattuto. Abbattere nemici in successione dunque porta a creare sequenze ultra-rallentate, assai fastidiose con il passare del tempo. Inoltre, Sam รจ un ottimo incassatore di proiettili, sia a causa della sua sproporzionata energia, sia perchรฉ il consumo di Criptobionti e Sacche di sangue lo rende quasi immortale (e non a causa della sua natura da Riemerso), permettendogli di uscirne vincitore da scontri a fuoco contro tanti nemici che attaccano in contemporanea. Questo perรฒ contro i nemici umani!
In Death Stranding 2 On the Beach sono presenti anche i Mecha, ossia nemici robotici molto ostili se affrontati in gruppo, ma facili da sconfiggere se affrontati singolarmente. Sia nelle situazioni contro gli umani, sia contro i Mecha, il giocatore puรฒ decidere se affrontare la battaglia in modalitร Stealth, oppure se fregarsene e sparare all’impazzata. A dirla tutta l’IA dei nemici non spicca per intelletto, e non avrete molti problemi a metterli KO in modalitร Stealth. Inoltre, i nemici muniti con armi bianche non esiteranno a correre verso di voi senza preoccuparsi di essere esposti al fuoco. Nel caso in cui invece la vostra copertura dovesse in qualche modo saltare, sarete in guai seri, perchรฉ verreร allertato l’intero avamposto nemico, con tutti gli ostili pronti a mettersi sulle tracce di Sam! Non fatene un dramma perรฒ, perchรฉ basta nascondersi per qualche minuto per far sรฌ che i nemici tornino alle loro “posizioni di partenza”.

Oltre ai Criptobionti, che riempiono la barra vitale dopo averli ingurgitati, Sam puรฒ contare su altre tipologie, tra cui i Cronobionti: mangiandone uno, il tempo attorno al personaggio viene rallentato per qualche secondo, permettendo di agire indisturbati abbattendo i nemici con una facilitร assurda. Il buon corriere puรฒ ovviamente contare su un arsenale di tutto rispetto, che include fucili da cecchino tranquillanti, mitragliatrici, fucili d’assalto, fucili a pompa, granate, lanciagranate, lanciarazzi, tutte armi non letali per gli umani, ma utili contro CA e nemici Mecha. La domanda che tutti voi vi state ponendo perรฒ รจ sicuramente la seguente: la chitarra utilizzata da Higgs sarร presente come arma all’interno del gioco? La risposa รจ: parliamo un gioco targato Hideo Kojima!
Tra le altre situazioni che prevedono gli scontri a fuoco troviamo ovviamente le battaglie contro i boss, con i nemici poco ispirati in termini di design e a mio avviso troppo facili da sconfiggere. Inoltre, ci sono meno boss-battle rispetto al primo DS. Questi scontri inoltri sono uguali al gioco precedente: basta colpire i punti deboli degli avversali, evidenziati dal colore arancio, con tanto di aiuti esterni che non vi lasceranno mai privi di armi. Qualche novitร sarebbe stata sicuramente gradita! Anche le sequenze dedicate a Neil, praticamente sulla falsa-riga di quelle del fu’ Cliff,ย prevedono scontri a fuoco contro soldati scheletrici e lo stesso “Marinelli”, con il livello di sfida che aumenterร (di poco) ogni volta che torneremo in quel mondo parallelo. Interessante, ma alquanto inutile, l’opzione “Fai finta di aver vinto”: utilizzabile solo contro i boss o contro Neil, cliccando su tale opzione dopo essere stati sconfitti permette di saltare l’intero combattimento, con una narrazione che spiega quali sono state le azioni compiute da Sam per vincere lo scontro. In pratica, ci viene spiegato cosa รจ accaduto in quel preciso momento non vissuto dal giocatore. Ovviamente, non otterrete nessun punteggio bonus saltando lo scontro! Data la facilitร degli scontri perรฒ, a mio avviso difficilmente qualcuno deciderร di usare tale vantaggio.

Death Stranding 2 On the Beach: Drawbridge e DHV Magellan
La maggior parte degli eventi princpali di Death Stranding 2 On the Beach ruota tutta attorno alla nave DHV Magellan e al suo equipaggio, la Drawbridge, formato da Fragile (anche capitano della nave). Fragile ha messo in piedi un equipaggio di tutto rispetto, selezionato in maniera strategica da personaggi caratterizzati in maniera eccellente, e come accennato prima, ognuno avente una back-story che ne ha formato il carattere e trascinato a bordo della nave. Partiamo da quest’ultima. Il colossale vascello DHV Magellan, cui nome รจ un’altra “Kojimata” assurda, sfortunatamente non puรฒ essere vissuta dal giocatore, che potrร calpestare solo l’entrata fino al terminale, o decidere di raggiungere la stanza privata di Sam (presente come sempre anche nei centri logistici). Non mi soffermerรฒ molto sulla stanza privata, dato che รจ un copia-incolla di quella vista in DS, salvo che dagli scarti corporei di Sam non si producono piรน granate e che la Monster รจ stata sostituita dal Tea Chirale.
Dunque, l’unico modo per vedere gli interni della nave saranno le cut-scene, dato che gran parte della storia si sviluppa proprio sul vascello, che perรฒ in termini di gameplay ha un notevole impatto. La DHV Magellan puรฒ spostarsi attraverso il catrame e soltanto all’interno della rete chirale. Ogni volta che Sam mette online una location presente all’interno della mappa australiana, รจ possibile far spawnare il vascello e raggiungerlo senza alcun problema. Dunque, รจ intuibile che la nave funga anche da trasporto rapido da un punto all’altro della mappa (tranquilli, il salto attraverso la spiaggia รจ sempre presene), salvo quando la trama ci impedirร di farla spostare. Piรน importante, col passare del tempo la DHV Magellan sarร in grado di fornire anche fuoco di supporto e questa feature sarร vitale soprattutto verso la fine del gioco! L’esterno della Magellan puรฒ essere personalizzato sbloccando diverse colorazioni, mentre un altro modo per ammirare gli interni del veicolo sarร quando Sam si diletterร a scattare foto alle 3 belle dell’equipaggio: Fragile, Rainy e Tomorrow.

Parlando dell’equipaggio, la Drawbridge per l’appunto, come giร vi ho raccontato in precedenza, il character design e l’interpretazione di ogni personaggio รจ uno dei punti forti di Death Stranding 2 On the Beach. Fragile รจ una figura centrale e adorerete il personaggio sempre di piรน; Tarman, il timoniere del vascello, รจ un uomo vissuto dal triste passato; Rainy ha un sorriso ipnotico che cela la sua reale sofferenza; Tomorrow, l’ultima ad unirsi all’equipaggio, รจ la figura centrale di tutto il gioco e ha dei poteri clamorosi e che la rendono la nemesi di Higgs; Heartman continua a fare avanti e indietro dalla spiaggia, ma questa volta proporrร anche una natura enigmatica; anche Dollman ha un passato a dir poco struggente e una back-story da nodo alla gola, ma a differenza degli altri accompagna Sam praticamente ovunque. ร possibile inoltre utilizzarlo come un vero e proprio gadget, ossia lanciarlo e utilizzarlo come diversivo e come una telecamera, ma come giร anticipato prima, durante i viaggi รจ meno chiacchierone del previsto. Per avere un dialogo con lui occorre recarsi nella stanza privata e utilizzare il comando appropriato. Infine abbiamo Charlie, un manichino parlante che ha finanziato l’intera missione della Drawbridge e di cui nessuno conosce la vera identitร . Se il primo Death Stranding proponeva dunque un cast stellare e difficilmente migliorabile in termini di casting e recitazione, Death Stranding 2 On the Beach รจ riuscito nell’intendo di proporre scene di intermezzo ancora migliori del suo predecessore, sia dal punto di vista recitativo, sia dal punto di vista dell’azione. E vi assicuro che alcune sequenze abuseranno del termine “mozzafiatante”!
La Drawbridge รจ un vero e proprio mito in Australia, con molti Prepper che non vedono l’ora di unirsi alla rete chirale proprio perchรฉ conoscono la leggenda di Sam Porter Bridges oppure la vitale missione dell’organizzazione guidata da Fragile. Ecco perchรฉ dopo essersi uniti alla rete chirale, forniranno a Sam tutto il supporto possibile, a patto che il giocatore si impegni negli ordini secondari o che porti loro pacchi smarriti o… animali. Giร , perchรฉ lungo il tragitto incontreremo anche degli animali smarriti e impauriti, tra cui canguri, emรน e altra fauna locale. Metterli in salvo sarร nostro compito e una volta catturati e “impacchettati” a dovere avremo 2 opzioni: portarli personalmente al rifugio per animali, oppure consegnarli presso le strutture e lasciare l’onere agli altri corrieri. Ah, occhio a non ucciderli (magari investendoli con un mezzo di trasporto), perchรฉ questo vi costerร la perdita di diversi “like”, oltre ad un colpo al cuore. Tra le altre attivitร secondaria, come non menzionare la possibilitร di rimettere in funzione le varie miniere dislocate in tutto il territorio australiano: una volta riattivate, forniranno un ammontare pazzesco di materiali, utili per realizzare le strutture piรน complesse. Inoltre, tra le nuove strutture realizzabili, รจ possibile costruire un vero e proprio centro termale (nei punti giusti eh, non ovunque), cui scopo non รจ soltanto quello di rigenerare corpo e spirito: unendo piรน centri termali realizzerete un vero e proprio tragitto utilizzabile come viaggio rapido, con l’impossibilitร perรฒ di portare con voi il vostro carico.

Un crescendo di emozioni e un finale da APPLAUSI!
La fitta rete che il giocatore deve tessere per creare man mano la complicata e visionaria storia di Death Stranding 2 corre parallela agli ordini di Sam. Di consegna in consegna, il giocatore inizia a collegare i vari pezzi che via via iniziano a darci un’idea di cosa realmente ha in mente il buon Kojima. Se il gameplay di Death Stranding 2 On the Beach puรฒ essere sia amato che odiato, risulterร quasi impossibile non appassionarsi all’intera storia principale e a quelle parallele che ci accompagneranno per le circa 40 ore di ordini principali. Per l’esattezza, ho stoppato il timer della mia run a 43 ore prima di vedere i titoli di coda, portando a compimento solo 2/3 missioni secondarie e dunque concentrandomi solo su quelle principali. Dunque, giocando DS2 senza alcuna pressione dettata dalle tempistiche, i giocatori potrebbero addirittura impiegare il doppio del tempo per completare la propria run, fattore che rende On the Beach un titolo estremamente longevo e di grande compagnia.
A mio avviso รจ davvero un peccato che Hideo Kojima abbia svelato alcune delle sue carte tramite i trailer e le sequenze mostrate negli ultimi mesi, perchรฉ si tratta di spezzoni importanti che il giocatore avrebbe dovuto scoprire soltanto giocando. Cito la magistrale e adrenalinica scena di Tomorrow che usa i suoi poteri per abbattere i Mecha, oppure la trasformazione della DHV Magellan in un fac-simile del Metal Gear: parlo di cut-scena che vissute in game sono state un vero e proprio spacca-mandibola… al netto della sorpresa rovinata!

L’intera storia legata al gioco parte un po’ lentamente, ma man mano che uniremo l’Australia la trama acquisirร sempre piรน concretezza, con colpi di scena inimmaginabili per gran parte dei game designer. Chiaramente, un visionario come Kojima puรฒ tutto, inserendo in-game qualsiasi cosa gli passi per la testa! Dunque, dove non arriva il gameplay, ci sarร sempre lo storytelling a bilanciare la situazione, rendendo il tutto un’esperienza ludico-cinematografica tra le migliori degli ultimi anni!
Ovviamente, tutto ciรฒ non รจ realizzabile senza attori che possano rendere celebri i personaggi che impersonano: Marinelli e soprattutto Baker sono stati i pilastri della produzione di KojiPro. Parliamo di 2 “fantasmi del passato” che hanno un impatto clamoroso sulla narrazione, con il primo che funge da perno centrale tra passato e presente e il secondo che viene quasi deriso dalla struttura della storia e dagli avvenimenti che lo riguardano, quasi come se fosse una sorta di personaggio di contorno. La realtร dei fatti รจ che Higgs รจ un PERSONAGGIONE e insieme a Sam daranno vita ad una delle sequenze piรน folli mai viste all’interno di un videogame (ma giร pregustate nei precedenti titoli di Kojima).
E se l’intera sequenza finale di Death Stranding ci ha fatto letteralmente alzare dalle poltrone (e qualcuno avrร pianto, sicuro), a questo giro Kojima si รจ letteralmente superato, donandomi (poi non so voi, ma mi piacerebbe scoprirlo) una delle sequenze finali tra le migliori che una produzione videoludica possa mai proporre. Avrei voluto non finisse mai… speravo che non finisse mai… ma quando tutto si รจ concluso ho ricevuto (di nuovo) quell’appagamento che solo pochi giochi sono riusciti a darmi. E vi dirรฒ di piรน: se dopo aver concluso il primo Death Stranding non sentivo il bisogno di giocare un suo successore, ciรฒ che accade dopo i titoli di coda (e di cui non vi posso letteralmente parlare) รจ un qualcosa che fa sperare nell’arrivo di un Death Stranding 3. Lo ammetto, resterei estremamente deluso se in futuro non arrivasse il terzo capitolo!

Death Stranding 2 On the Beach: come si comporta su PS5?
Ho giocato Death Stranding 2 On the Beach sulla mia PlayStation 5 Standard (il primo modello dell’hardware) e devo ammettere che la console ha retto bene l’urto del Decima Engine e delle scene d’intermezzo del gioco. A livello grafico รจ impossibile lamentarsi, data la bellezza delle location devastate, la fisica che impatta bene sulle collisioni e un sistema di illuminazione che lavora bene e fa il suo dovere. I dettagli sono ad un livello altissimo, al netto di qualche bug di compenetrazione nel terreno o nelle pareti. La cura maniacale dei dettagli si evidenzia soprattutto durante gli scontri a fuoco: piรน Sam viene ferito, maggiore รจ il sangue che lo riveste. Andando poi nella stanza privata, sarร possibile ammirare ancora meglio gli effetti delle battaglie sul suo corpo. Anche i passaggi nelle pozze di catrame rendono bene l’idea di come il mondo di gioco impatti sulla figura di Sam, rendendo poi necessari i passaggi in doccia per tornare lindi e pinti.
Anche i volti dei personaggi, soprattutto di quelli principali, sono stati realizzati in maniera egregia, con le imperfezioni del viso esaltate piรน che mai (e questo รจ un bene eh). Un po’ di perplessitร รจ stata destata dai personaggi secondari, che propongono visi e lineamenti meno dettagliati e strutturati, e addirittura delle strane dentature un po’ disturbanti.
Tecnicamente parlando, DS2 รจ stato sempre ancorato sui 60 frame al secondo, salvo in una singola occasione dove dopo un intenso scontro a fuoco contro piรน nemici, il gioco ha sofferto di un abbassamento di fps durato una 30ina di secondi, per poi tornare ai suoi livelli. Si รจ trattato di un caso isolato, che perรฒ mi aveva fatto suonare un campanello d’allarme sui futuri scontri a fuoco. Allarme rientrato per fortuna! Anche l’SSD di PS5 fa un bel lavoro nei caricamenti, con alcuni tempi di caricamento che sono pari allo zero, mentre quelli piรน “pesanti” richiedono solo pochissimi secondi per far ripartire l’azione.
Se dal punto di vista delle prestazioni dunque il titolo puรฒ essere promosso, un piccolo-grande problema รจ sorto dal punto di vista sonoro. La mozzafiatante colonna sonora di Death Stranding 2 On the Beach che ci accompagna durante i tanti chilometri da percorrere e che si esalta quando ci stiamo avvicinando alla meta, cosรฌ come tutti gli altri suoni, vengono periodicamente e bruscamente interrotti per un secondo, come se in quel frangente il comparto sonoro sparisse per poi tornare normalmente. E vi assicuro che non รจ per nulla bello, oltre ad essere fastidioso. Nulla che non si possa risolvere con un futuro aggiornamento, ma intanto il problema esiste e non puรฒ non essere segnalato. Detto ciรฒ perรฒ, On the Beach propone un’importante colonna sonora che puรฒ essere arricchita con il passare delle ore ottenendo nuovi brani e nuovi temi musicali.
Death Stranding 2 On the Beach รจ un’opera “lontana” dalla perfezione, dato che la sua straordinaria trama e la magistrale riuscita dei personaggi non puรฒ far chiudere l’occhio su di un gameplay che nonostante abbia ricevuto qualche accorgimento, continua ad essere destinato ai soli giocatori che hanno in qualche modo apprezzato la visione videoludica di Kojima e sono pronti a rimettersi in viaggio per questa seconda avventura. Kojima perรฒ lo ha fatto ancora una volta: ha dato seguito ad una storia intricata e ricca di risvolti, riuscendo a fare ancora meglio rispetto al precedente capitolo, ma un videogioco va giudicato soprattutto per il suo gameplay e dal creatore di Metal Gear Solid mi aspettavo sicuramente di piรน dopo aver sbandierato ai 4 venti la volontร di rendere piรน action un gameplay piatto e quasi privo di azione. La speranza รจ che con un ipotetico terzo capitolo, KojiPro decida di dare al gameplay (e al gunplay) quel boost che possa permettere a Death Stranding di rasentare quella perfezione a cui un’opera visionaria di questa caratura debba necessariamente aspirare. Di Death Stranding 2 On the Beach custodirรฒ nella mia mente sicuramente lo shockante prologo e il clamoroso atto finale, con quest’ultimo composto da un mix di “kojimate”, suspance e risvolti inaspettati che sicuramente non lasceranno indifferenti chi lo giocherร fino alla fine.ย
Clicca sulla copertina per leggere
