Layers of Fear: la recensione di VMAG

Vi avevamo giร  annunciato il suo arrivo in una news e finalmente abbiamo avuto modo di provarlo in anteprima. Lโ€™anno scorso, lo studio di sviluppo indipendente Bloober Team, si era presentato sul mercato con uno dei peggiori titoli per PlayStation 4, Basement Crawl. Questโ€™anno, sono tornati con un horror psicologico, che ha sicuramente dei richiamiย all’ormaiย noto P.T., ma con componenti e caratteristiche del tutto unicheโ€ฆ eย vi assicuro che lโ€™hanno fatto dannatamente bene.

Layers of Fear dopo essere uscito in Early Access su Steam, arriverร  il 16 febbraio su PlayStation 4 e Xbox One e sicuramente di passi avanti ne hanno fatti. Ci troviamo davanti a un gioco dove scopriremo la vita di un pittore, diventato matto nella disperata ricerca di dipingere il suo capolavoro; il tutto avviene allโ€™intero di unโ€™unica casa che si plasma e si trasforma pian piano che la storia prende forma tra le vostreย mani.

Layers of Fear
La stanza della figlia del protagonista, quando ancora non รจ inquietante… almeno dovrebbe!

Allโ€™inizio la vita del nostro protagonista sembra perfetta, una bellissima casa decisamenteย curata, una moglie amorevole, una figlia e una splendida carriera come pittore molto apprezzato dalla critica, ma, tutto quel lustro e quella felicitร , sembrano schiacciare e opprimere il nostro protagonista distorcendo la realtร  e mutando in continuazione qualsiasi cosa al suo interno. Niente รจ piรน quello che sembra:ย appena inizia ad ingranare la storia, le stanze che prima avevamo visto in un modo sembrano rigettare la loro natura e disconoscere il ruolo assegnatogli trascinandovi in un clima di ansia e terrore. No, non รจ un gioco per i deboli di cuore, basta che giriamo le spalle in cucina e, BAM ci arriverร  un coltello volanteโ€ฆ dopotutto, cosa sarร  mai un piccolo taglietto?
Il tutto รจ contornato da numerose apparizioni alla P.T. dal quale, come giร  anticipato, si รจ fatto sicuramente influenzare, purย riuscendo ad essere unico e allo stesso tempo, a nostro parere, migliore. Molti degli scare moment, ovviamente, avvengono durante lโ€™esplorazione; tutto รจ interattivo, qualsiasi cosa si puรฒ aprire e qui cโ€™รจ il primo grande punto a favore, gli oggetti hanno un peso specifico. Ok lo so, mi spiego meglio:ย ci troveremo ad aprire la credenza del salone, almeno in una delle sue tante evoluzioni, oppure lo sportello in acciaio del forno della cucina, o ancora ad alzare un quadro caduto o a raccogliere un foglio… bhe avrete la sensazione, in base alla resistenza avvertita con ilย pad, di quanto una cosa sia piรน o meno pesante, favoloso.

Layers of Fear
“Cara รจ caduta la bottiglia di vino in cucina”

La storia ci viene narrata in modo indiretto attraverso l’interazione con diversi oggetti, lettere, bauli o disegni, facilmente riconoscibili da strane voci che sentiremo piรน assordanti attraverso il nostro pad, in prossimitร  degli stessi. Una volta selezionati, potremmo assistere ad una sorta di cutscene in cui avremo a che fare con le memorie e i ricordi del nostro protagonista e del suo decadimento verso la pazzia.ย  La cosa impressionante รจ che tantoย piรน affondo cercherete di andare, quanto piรน si espanderร  il labirinto in cui vi troverete. Se entrerete in una stanza, probabilmente, una volta giratovi per controllare se la porta alle vostre spalle si sia richiusa, cโ€™รจ un’alta probabilitร  che questa non ci sia piรน. O anche, se decideste di tornare sui vostri passi, le opzioni sono due: o il percorso sarร  totalmente cambiato, oppure arriverร  un favoloso jump scare che vi lascerร  urlante in un angolo che le mani nei capelli.

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La cosa impressionante รจ che tanto piรน affondo cercherete di andare,ย quanto piรน si espanderร  il labirinto in cui vi troverete.

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Il gameplay non presenta una interfacciaย particolare, anzi, l’unica cosa che vedrete a video saranno delle piccole manine che vi indicheranno quali operazioni potrete compiere e con cosa potrete relazionarvi. La comparsa all’improvviso di scritte inquietanti e spesso non riconducibili a sensazioni chiare, rappresenta il tentativoย della casa di raccontare lo stato d’animo del pittore.

Layers of Fear
Che “cretini” a pensare che questa stanza fosse normale…

L’intento del Bloober Taem non รจ quello di farci vivere l’azione, non sono presenti di veri e propri cattivi da sconfiggere, รจ piรน una sorta di viaggio nella mente disturbata e malata di una persona che cerca di raggiungere il suo capolavoro definitivo e affiderร  a noi e alla nostra mano l’onere di terminarlo. Questo camminare senza problemi non vuol dire sicuramente farlo rientrare nella categoria dei walking simulator, anzi, tra le stanze della nostra casa e alla disperata ricerca di oggetti, ci troveremo di fronte a qualche piccolo puzzle ambientale ma soprattutto a un’atmosfera azzeccata. Ci teniamo a ripetere che i jumpscare non mancano, ci sono eccome ma saranno gestiti con estrema attenzione e, per cosรฌ dire, giustificati dalle tematiche e dalle situazioni trattate dal titolo. Qui non si parla solo di paura, ma di vera e propria tensione; la colonna sonora, la voce del protagonista che cambia piano piano che il gioco si evolve, tutto รจ studiato a tavolino per tenerti incollato allo schermo ma allo stesso tempo farti pensare “ma chi me lo ha fatto fare?”.

Layers of Fear
Cappuccetto Rosso la ricordavamo un po diversa…

La cosa che sicuramente ho piรน apprezzato, รจ stata la presenza di opere d’arte di grandi artisti del XIX secolo, utilizzate come decorazioni per la casa del nostro protagonista, sia per rimarcare il fatto della sua potenza nel mondo artistico, che, vista la scelta comunque di opere particolari della nostra storia, un maggiore rincaro nel fare presente la perdita diย luciditร  e l’ossessiva ricerca della perfezione.

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La presenza di opere d’arte di grandi artisti del XIX secolo,ย รจ sicuramente una cosa da apprezzare.

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Una delle quasi insignificanti note negative puรฒ essere legata alla presenza di piccoli problemi di frame rate. Il tutto crediamo sia riconducibile alla scelta di utilizzare Unity, che, nonostante i suoi limiti, teniamo a sottolineare non smette mai di stupirci positivamente. Queste piccole sfumature si fanno sicuramente notare, ma non vanno evidenziate troppo; alla fine non invalidano niente dal punto di vista del gameplay che rimane totalmente invariato.
Per quanto riguarda lo studio della localizzazione per il nostro paese,ย la lingua del gioco รจ totalmente inglese ma troviamo i sottotitoli in italiano per tutto, confermando che l’immersivitร  รจ il piรน grande pregio di questa produzione. Una sola perplessitร  รจ legata al fatto che nel momento in cui compaiono delle scritte, oppure ci si trova davanti a quelle che possono essere etichette o ย indicazioni, l’unico modo per visualizzare il sottotitolo รจ quello di posizionarsi precisamente al centro per far si che questo compaia.

In conclusione, questo titolo ha la chiara intensione di trascinarci in quella che รจ una storia cruda e malata; la continua ricerca della perfezione in qualsiasi cosa, potrร  portarci dentro la pazzia del protagonista fino a farla diventare quasi la nostra. La colonna sonora, il canto di una donna, gli effetti atmosferici che accompagneranno il viaggio saranno parte integrante di quello che diventerร  parte di noi. Qui non si sta parlando soltanto di un gioco horror, ma di un vero e proprio film nel quale noi saremo protagonisti al punto di condividere anche le scelte folli e estreme del pittore, con il fine di completare quello che sarร  il nostro masterpiece.

Layers of Fear a noi รจ piaciuto, e io, che ho avuto la possibilitร  di provarlo in anteprima, posso dirvi che in molte occasioni ho sperato di avere il mio orsetto di peluches con me. Un consiglio che posso darvi? Spegnete la luce, chiamate i vostri amici a raccolta, e preparatevi a vivere un’avventura nei meandri piรน oscuri dell’arte e del vostro io interiore; chissร , forse anche voi riuscirete a creare il vostro capolavoro.