Poco fa vi abbiamo raccontato della chiusura definitiva di Anthem, l’ennesimo fallimento nel campo dei game as a service. Eppure c’è ancora chi continua a investire in questo modello, consapevole che, se ben realizzato, può garantire all’azienda flussi di entrate costanti. Una di queste realtà è SEGA.
Il CEO di Sega America ed Europa, Shuji Utsumi, ha infatti ammesso in un’intervista a The Game Business che “una delle sfide più grandi per noi è il business GaaS [Games as a Service]”. Secondo Utsumi, “le aziende di videogiochi con un forte storico tendono ad avere un solido business GaaS a livello globale. Il mercato dei giochi standalone per console/PC sta migliorando, ma stiamo ancora lavorando per rendere il GaaS un business globale. Quindi sì, è una delle nostre grandi sfide.”
In quest’ottica, l’acquisizione di Rovio, la casa di Angry Birds, avvenuta nel 2023, si inserisce come un tassello strategico. “Hanno una profonda conoscenza del business mobile globale e possiedono una IP molto forte come Angry Birds,” ha spiegato Utsumi, lasciando intendere come l’esperienza di Rovio nel settore mobile possa essere fondamentale per aprire nuove strade.
Uno dei primi risultati concreti di questa collaborazione sarà Sonic Rumble, party game mobile incentrato proprio su una formula live-service, il cui lancio era inizialmente previsto per quest’anno ma ha subito un rinvio. “Stiamo dando a [Rovio] accesso alle nostre IP, incluso Sonic, per creare titoli GaaS accattivanti e accoglienti,” ha aggiunto Utsumi, confermando che la nuova direzione punta a un pubblico ampio e internazionale.
E proprio sul fronte globale, Utsumi ha sottolineato come i paesi emergenti, in particolare Medio Oriente e Africa, rappresentino oggi una grande opportunità di crescita per SEGA, soprattutto nel settore mobile.
Non va però dimenticato il tentativo fallito con Hyenas, lo sparatutto in sviluppo presso Creative Assembly che sarebbe dovuto essere un GaaS. Il progetto è stato cancellato nel 2023 a causa della “bassa redditività della regione europea”, a testimonianza di quanto il modello live-service sia tanto promettente quanto rischioso.
Un altro progetto ancora avvolto nel mistero è il cosiddetto “Super Game”, annunciato nel 2022 ma mai realmente mostrato. Nel report strategico di allora si leggeva che “l’obiettivo finale della strategia ‘Super Game’ è creare un gioco così rivoluzionario da attrarre un numero di utenti attivi molto superiore rispetto a qualsiasi altro gioco del Gruppo.” Un elemento centrale del progetto sarebbe “riuscire a costruire una grande community, che coinvolga non solo i giocatori ma anche streamer e spettatori”. L’idea, infatti, è che “un simile ecosistema contribuisca ad espandere e sviluppare ulteriormente i contenuti del gioco, aggiungendo valore in modi inaspettati e dando il via a un movimento più ampio – che può attirare ancora più utenti e far crescere enormemente la visibilità del gioco.”
Più recentemente, SEGA e Atlus hanno lanciato su PC e mobile Persona 5 The Phantom X, uno spin-off in chiave gacha free-to-play della celebre serie RPG. Un esperimento che potrebbe rivelarsi cruciale per testare davvero il potenziale globale dei titoli GaaS a marchio SEGA, sfruttando la forte identità del brand Persona.
Clicca sulla copertina per leggere
