Secondo quanto annunciato recentemente, non c’è dubbio che TSMC stia vivendo la sua corsa con i mercati dei chip AI, soprattutto grazie alla massiccia domanda, ma i dazi statunitensi sui chip potrebbero avere effetti devastanti. In campagna elettorale il Presidente Trump si è espresso a favore dell’imposizione di dazi sui chip a Taiwan, sostenendo che la nazione ha rubato la tecnologia dei chip all’America. Tuttavia, una delle ragioni principali per cui TSMC ha investito pesantemente negli Stati Uniti è quella di evitare essenzialmente questi dazi, dal momento che il Presidente Trump è più propenso a concedere agevolazioni alle aziende che decidono di produrre nel Paese. Il gigante taiwanese ha annunciato investimenti per oltre 100 miliardi di dollari in America, per la costruzione di nuovi impianti di chip e packaging avanzato, consentendo agli Stati Uniti di diventare una base secondaria, dopo Taiwan.
Tuttavia, in una dichiarazione del Segretario al Commercio Howard Lutnick, in merito alle tariffe farmaceutiche, ha affermato che la decisione spetta al Presidente Trump. Ecco quale sarà la posizione dell’amministrazione in generale sulle tariffe dei chip, anche se questa particolare dichiarazione è stata pronunciata nel contesto dell’industria farmaceutica.
Sarà poi il Presidente a stabilire le sue politiche. E lascerò che sia lui a decidere come farlo. Ha detto che se non si costruisce in America, le tariffe saranno alte. Ma potrebbe prendere in considerazione l’idea che se costruite in America, per darvi il tempo di costruire… e poi la tariffa sarà molto più alta.
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