Dopo un acclamato passaggio in concorso alla Berlinale, e una release di successo in Francia, “Il nascondiglio” del regista svizzero Lionel Baier arriva nelle sale italiane a partire dal 4 settembre, distribuito da Filmclub Distribuzione e Minerva Pictures. Girato con lo stile raffinato e ironico che contraddistingue il regista svizzero e un certo tipo di cinema d’oltralpe, “Il nascondiglio” è un’adorabile commedia corale, intelligente e profonda che porta sullo schermo una riflessione attuale sulla memoria collettiva europea, attraverso il ritorno alle radici e alla famiglia.
Il film è tratto dal libro omonimo e autobiografico del giornalista Christophe Boltanski, edito in Italia da Sellerio; ambientato durante il maggio del ’68 a Parigi, segue la vicenda di Christophe, un bambino di nove anni lasciato in custodia dai giovani genitori impegnati nelle proteste studentesche. Christophe trascorre i giorni cruciali delle rivolte nel caratteristico appartamento di famiglia in Rue de Grenelle, insieme ai nonni, due zii (un artista e un intellettuale), e all’arzilla bisnonna di origini ucraine. Il film racconta la quotidianità di questo strambo nucleo familiare, che fa della casa un vero e proprio nido, immerso in uno stile di vita bohemien e anticonformista, autenticamente identitario, in contrapposizione a quello profondamente borghese e “parigino” del vicinato.
“Il nascondiglio” è l’ultimo film del compianto e amato attore francese Michel Blanc, Palma d’oro a Cannes nel 1968 per “Lui portava i tacchi a spillo”, e conosciuto in Italia per la sua memorabile interpretazione del dott. Taccone ne “Il mostro” di Roberto Benigni. Accanto a lui un cast eccezionale che vanta tra gli altri Liliane Rovère, la straordinaria Arlette di “Call my agent”, qui nei panni di un’ironica ed eccentrica bisnonna che sogna di tornare alla sua Odessa.
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