Hulk Hogan: tributo al Real American

Per almeno trent’anni, Hulk Hogan – al secolo Terry Bollea (1953 – 2025) – è stato uno dei personaggi pubblici più riconoscibili del pianeta, tanto da diventare un punto di riferimento per diverse generazioni di bambini. Fisico supersize, carisma da vendere e una mimica leggendaria corroborata dagli irrinunciabili baffoni a manubrio, il colosso di Augusta (Georgia) si è guadagnato la ribalta sul ring della World Wrestling Federation (oggi WWE), trasformando il pittoresco mondo della lotta libera in uno dei fenomeni multimediali più redditizi della storia e sé stesso in una star riconoscibile anche agli occhi di chi non avesse mai visto uno dei suoi match.

Quando lo scorso 24 luglio il suo cuore ha smesso di battere, il mondo non ha in tal senso perso soltanto l’essere più vicino ad un supereroe che avessimo mai conosciuto, ma anche un’icona che ha saputo, nel tempo, ispirare illustri mangaka, fumettisti di successo, registi televisivi e game designer. Giusto in proposito, si stima che The Hulkster sia apparso in oltre un centinaio di produzioni videoludiche: sebbene molte di esse risalissero a titoli ufficialmente legati alle principali federazioni di wrestling in cui aveva militato, stupisce tuttavia constatare quanti siano stati i videogame che abbiano omaggiato il campione in via ufficiosa ed è proprio puntando i riflettori su di esse che abbiamo scelto di celebrare il suo ricordo. Come avrete modo di scoprire a breve, non tutti questi cameo erano necessariamente circoscritti al ramo delle simulazioni di lotta: spesso e volentieri, i pixellosi sosia del Real American sarebbero saltati fuori da beat’em up a scorrimento e picchiaduro a incontri.

MUSCLE POWER – WORLD HEROES (SERIE)  – ALPHA DENSHI KOGYO – 1992 / 1995

Dichiaratamente ispirata a Street Fighter, la celebre serie di World Heroes proponeva un roster di combattenti molto pittoresco tra cui spiccava per stazza il wrestler americano chiamato Muscle Power. Versione a stelle e strisce del più celebre Zangief, questi presentava palesi analogie con Hulk Hogan quali capelli ossigenati con tipica stempiatura, biondi mustacchi da biker e un look dal forte richiamo patriottico. Al termine di ogni scontro vinto, egli si sarebbe peraltro profuso nello sfoggio dei propri muscoli, eseguendo le medesime pose che Hulk era solito mostrare al pubblico al termine dei propri match.

BASS ARMSTRONG – DEAD OR ALIVE 2 (SERIE) – TECMO – 1996 – 2015

Sebbene al cinema Bass Armstrong fu interpretato da Kevin Nash, nessuno ha mai avuto alcun dubbio sulla vera fonte d’ispirazione di questo personaggio. Piuttosto che rifarsi agli anni d’oro della WWF, Tomonobu Itagaki e gli sviluppatori della Tecmo scelsero di caratterizzare Bass col look che Hulkster aveva adottato in seguito al suo passaggio alla WCW avvenuto nel 1995. In quel periodo, Hogan aveva infatti abbandonato i classici colori giallo/rossi per un più aggressivo bianco/nero, che si rifletteva anche nell’insolito abbinamento tra baffoni platinati e barba color carbone.

WOLFGANG KRAUSER – FATAL FURY / KING OF FIGHTERS (SERIE) – SNK (1991 – 2025)

Formidabile boss finale di Fatal Fury 2 (1992) e personaggio ricorrente nella rispettiva saga con annesso cameo in The King of Fighters ’96, questo colosso teutonico dai raffinati gusti musicali trovava, manco a dirlo, in Hulk Hogan la sua principale fonte d’ispirazione. A rimarcarne la somiglianza non troviamo solo i consueti baffi dal taglio magari più sobrio, ma anche e soprattutto la lucente armatura dorata che, unita alle braghe color cremisi, rievocava il classico abbinamento giallo/rosso che caratterizzava lo storico costume del nostro titano made in USA.

HAWK – VENDETTA – KONAMI – 1991

Sontuosa risposta griffata Konami a classici  quali Final Fight (1989, Capcom) e Double Dragon (1987, Technos Jap.), Vendetta non sarebbe passato alla storia soltanto come uno dei migliori beat ‘em up a gettoni della sua epoca, ma anche per aver introdotto il possente Hawk tra i cinque protagonisti selezionabili. Presentato come un ex-wrestler professionista dedicatosi alla lotta contro il crimine negli anni del pensionamento, questo personaggio costituiva un palese omaggio al mito di Hulk Hogan: al di là delle ovvie analogie estetiche, gran parte dei colpi a sua disposizione ne rievocavano peraltro il classico repertorio.

ARM WRESTLING MACHINE – FATAL FURY (SERIE) – SNK – 1991 / 2025

Magari non tutti se ne ricorderanno, ma Hulk Hogan apparve sotto mentite spoglie anche nel primo capitolo della serie di Fatal Fury. Piuttosto che figurare nel roster di lottatori, il Real American si sarebbe manifestato nell’ambito di un simpatico bonus stage incentrato su una prova di braccio di ferro tra il personaggio interpretato dall’utente e un avversario virtuale visualizzato sullo schermo di un coin-operator dotato di braccio meccanico. Come potete constatare voi stessi, la somiglianza tra quest’ultimo e Hulkster era praticamente sfacciata e il cameo non mancò di suscitare grande entusiasmo tra il pubblico.

ZAN – STREETS OF RAGE 3 – SEGA – 1994

Nella grande parata dei sosia videoludici di Hulkster, non poteva mancare l’avventurosa versione bionica proposta da SEGA in Streets of Rage 3. Al netto di qualche capello in meno e del cupo esoscheletro metallico, il prode Zan faceva del resto ben poco per celare la sospetta somiglianza col wrestler più famoso di tutti i tempi. Al di là dei mustacchi e dello sguardo minaccioso, le affinità erano riscontrabili sia nella stazza che nella tipica abbronzatura color cuoio: un vezzo che il vero Hogan amava sfoggiare anche in inverno pieno, rafforzando l’idea che provenisse davvero da Venice Beach in California!

BULK DOGAN – TOP WRESTLING – 1990 – GENIAS

Nell’affollato gruppo dei sosia videoludici di Hogan figura anche il “temibile” Bulk Dogan che, al fianco di un altro illustre clone come The Last Warrior, dominava il curioso roster di Top Wrestling, apocrifo omaggio al mondo della WWF firmato dall’italianissima Holodream e prodotto dalla GENIAS nel 1990. Magari, gli sviluppatori avrebbero potuto sforzarsi di dargli un nome più elaborato, ma alla fin fine ciò che conta davvero rimane la volontà di celebrare il mito.

GIANT PANTHER – PRO WRESTLING – NINTENDO – 1986

Pur non sfoggiando i tipici mustacchi, il personaggio di Giant Panther visto nel mitico Pro Wrestling (NES, 1986) viene comunemente inquadrato come una delle prime apparizioni ufficiose di Hulk Hogan nel mondo dei videogame. In passato, vi fu chi azzardò che si trattasse in realtà di un omaggio a Ric Flair, un altra icona del mondo del wrestling, ma lo slip giallo in pendant con gli stivali fugarono ogni successivo dubbio. La presenza di un lottatore più o meno identico ad Hulkster sarebbe in ogni caso stata una costante nella maggior parte dei giochi di wrestling prodotti negli anni ’80, che si trattasse di prodotti destinati al mercato console o alla sfera dei Personal Computer.

VICTOR ORTEGA – SATURDAY NIGHT’S SLAM MASTERS (SERIE) – CAPCOM – 1993-1994

Tra i più sottostimati titoli prodotti da Capcom all’inizio degli anni ’90, Staturday’s Night Slam Masters è diventato nel tempo oggetto di culto per tutti gli appassionati di picchiaduro, nonché una delle più efficaci rappresentazioni arcade del wrestling. Nel pieno rispetto di quella che in Giappone costituiva una vera e propria tradizione, il riferimento ad Hulk Hogan si sarebbe materializzato nel personaggio di Victor Ortega, boss finale assai ostico il cui cognome latineggiante non avrebbe ingannato nessuno: del resto c’è solo un uomo che sia mai salito sul ring con quella fisionomia!

TITAN MORGAN – WRESTLE WAR – SEGA – 1989

La storia di Titan Morgan è più complessa delle altre, giacché finì per tradursi nell’unico caso in cui la somiglianza tra un personaggio fittizio e Hogan divenne oggetto di un contenzioso legale. Piuttosto che basarsi sull’estetica dello sprite, il casus belli fu tuttavia costituito dalla copertina del gioco. Nella sua edizione originale nipponica, quest’ultima sfoggiava difatti un artwork di Hulk ottenuto ritoccando spudoratamente una delle sue immagini più celebri. La faccenda si sarebbe conclusa con un passo indietro da parte di SEGA che dovette apportare in fretta e furia modifiche radicali alla fisionomia del lottatore in cover, per poi ritirare dai negozi tutte le copie invendute che presentassero la precedente versione.

 

Attivamente Impegnato nel settore editoriale dal 2003, ha scritto per le più note riviste videoludiche italiane, concentrandosi spesso nell'area Retrogaming. Dopo aver pubblicato il saggio Storia delle Avventure Grafiche: l’Eredità Sierra, ha svolto ruolo di docente universitario in tema di Storia del Videogame ed è attualmente impegnato col medesimo ruolo nel Corso di Giornalismo Videoludico di VGMag.