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606: Tekla Taidelli presenta la sua opera seconda alle Notti Veneziane

Dopo ventโ€™anni da Fuori Vena, Tekla Taidelli torna dietro la macchina da presa con il suo secondo lungometraggio, “606” (6:06), che sarร  presentato alle Notti Veneziane, sezione realizzata dalle Giornate degli Autori in accordo con Isola Edipo. Il film รจ sceneggiato dalla stessa regista in collaborazione con Edoardo Moghetti, al montaggio Fabio Nunziata, mentre la fotografia la firma Tommaso Lusena De Sarmiento (CCS).

Prodotto da Argo Film, Traky Film e Filmesdamente; produzioni associate Film Algarve e Film Aim e distribuito da LSPG Popcorn, 6:06 racconta la storia di Leo (Davide Valle), ventโ€™anni e una vita in bianco e nero. Ogni mattina si sveglia esattamente alle 6:06. La sua esistenza รจ scandita da lavori precari e da una corsa senza tregua verso la prossima dose. La droga non รจ solo una dipendenza fisica, ma un meccanismo mentale che lo tiene intrappolato in un loop, un eterno dรฉjร -vu da cui sembra impossibile uscire. Ogni tentativo di cambiare rotta, ogni fuga, lo riporta sempre al punto di partenza.
Poi arriva Jo-Jo (George Li Tourniaire, tra le interpreti di โ€œMare Fuori 5โ€). Coetanea misteriosa, parla solo francese e guida un vecchio caravan come se stesse scappando da qualcosa. Anche lei ha le sue ferite. Jo-Jo non รจ una salvezza facile, ma รจ il caos che Leo stava aspettando. Lei vede oltre le sue crepe, e forse, in mezzo alla polvere e ai paesaggi onirici del loro viaggio verso il Portogallo, le loro anime iniziano a parlarsi davvero. Ma questa non รจ una classica storia di redenzione. Leo continua a combattere contro la dipendenza, Jo-Jo sembra sempre sul punto di scomparire, come se fosse lรฌ solo per mostrargli la strada.

โ€œQuesto film viene direttamente dal cuore e dallโ€™anima. Sentivo il bisogno urgente di raccontarlo. Da piรน di ventโ€™anni faccio cinema nel sociale: per me รจ una missione dare voce agli invisibili. I miei attori vengono dalla strada, scelti per raccontare con un realismo che definisco underground. โ€“ sottolinea Tekla Taidelli -. Il mio primo film, Fuori Vena โ€“ una storia dโ€™amore e tossicodipendenza interpretata da me, punk, e un vero eroinomane che oggi non cโ€™รจ piรน โ€“ รจ stato selezionato al 58ยฐ Festival di Locarno nella sezione Cineasti del Presente, e paragonato ad Amore tossico di Caligari. Claudio venne di persona a stringermi la mano e mi disse: โ€˜Benvenuta nella lista dei registi maledettiโ€™. E maledetta, nel bene e nel male, lo sono stata davvero: come lui, ho avuto enormi difficoltร  a realizzare un secondo film, sono caduta anchโ€™io nella droga, ma ne sono uscita a testa alta. Questo film esiste per questo motivo.โ€