PUBG

Krafton: PUBG punta oltre il battle royale, chiarimenti sul caso Subnautica 2

Il popolare battle royale di Krafton, PUBG, si prepara a un’evoluzione molto ambiziosa. Durante la call trimestrale, l’editore sudcoreano ha prima di tutto ribadito che il team sta lavorando per migrare il gioco su Unreal Engine 5, il motore grafico di Epic Games. Tuttavia, l’obiettivo non si limita a un semplice miglioramento tecnico: sembra che PUBG voglia superare i confini del genere battle royale.

“Nell’era di PUBG 2.0, non sarà semplicemente un gioco battle royale in senso stretto,” ha dichiarato il CFO Dongkeun Bae. Il suo messaggio è chiaro: PUBG diventerà “una piattaforma di gameplay,” con “modalità molto varie” attualmente in sviluppo.

La strategia, inutile negarlo, sembra ispirarsi a quella di Fortnite, il celebre battle royale di Epic Games. I due titoli condivideranno quindi sia il motore grafico sia un approccio simile. Fortnite ormai è molto più di un semplice battle royale: include un gioco Lego, uno musicale e infinite creazioni degli utenti. Il trend è evidente: i grandi protagonisti del mercato live service puntano a trasformare i loro titoli in vere e proprie piattaforme, capaci di mantenere i giocatori immersi a prescindere dal gioco specifico (vedi Roblox).

PUBG continua a essere una presenza di rilievo su Steam, con un picco odierno di oltre 700.000 giocatori simultanei, e riscuote successo anche su mobile a livello globale. Krafton ha annunciato da tempo l’aggiornamento a Unreal 5, ma non ha ancora comunicato una data ufficiale di rilascio. Bae ha precisato che “stiamo accelerando il processo di sviluppo” per completare la transizione.

Un’altra novità importante riguarda la volontà di Krafton di lasciare più libertà creativa ai giocatori, permettendo loro di realizzare contenuti personalizzati per PUBG, un ulteriore richiamo alla filosofia di Fortnite.

Sempre durante la chiamata con gli investitori, Krafton ha affrontato il delicato tema di Subnautica 2, il controverso conflitto interno con gli ex fondatori dello studio Unknown Worlds, di proprietà Krafton. L’azienda ha confermato la sua versione dei fatti: i tre leader sono stati licenziati per un disaccordo sul livello di contenuti necessario per l’early access previsto nel 2025. I fondatori, tuttavia, contestano questa versione e sostengono che il vero motivo fosse evitare di corrispondere loro un bonus legato ai risultati di lancio, tanto da aver avviato una causa legale.

Un analista ha chiesto se questa situazione potesse indicare difficoltà nel portare avanti i progetti interni, cosa che risulterebbe preoccupante per un’azienda con ambizioni così elevate. Il CFO Dongkeun Bae ha risposto direttamente, senza entrare nei dettagli, lasciando intendere che il controllo qualità e la gestione interna restano sotto stretto monitoraggio.