Razer Iskur V2 X Recensione: la vostra schiena (e il vostro portafogli) vi ringrazieranno

razer iskur v2 x

Razer non ha certo bisogno di presentazioni presso i gamer: la sua vasta e originale gamma di prodotti è ben nota e apprezzata, e tra questi vi sono, naturalmente, anche le sedie da gaming, come la Razer Iskur V2, tra le top di gamma del mercato e, proprio per questo, chiaramente non alla portata di tutti. Per chi fosse alla ricerca di un’opzione budget comunque funzionale ma meno “lussuosa” (per motivi di costo o velleità minori) ecco arrivare la Razer Iskur V2 X, sorella minore del modello originale che registra alcuni tagli e meno personalizzazione in favore di una linea più compatta, meno fronzoli e, chiaramente, un taglio notevole di spesa (costa meno della metà: 299 euro da listino, ma potreste trovarla ulteriormente in offerta in alcune occasioni). Vediamo insieme le differenze tra i due modelli e le dotazioni di questa sedia che, lo anticipiamo, mi ha sostanzialmente convinto e, per certi versi, anche colpito.

razer iskur v2 x
La seduta è comoda, traspirante, larga e robusta, con braccioli morbidi il giusto.

Razer Iskur V2 X: dove la “X” indica un tesoro

Il mio playtest è stato piuttosto lungo e intenso, sfruttando la sedia sia per il gaming che per il lavoro… nonché per la visione di contenuti in streaming e il riposo/ascolto di musica. E anche nelle sessioni più prolungate non mi ha mai tradito o infastidito, nonostante, oltretutto, la stagione calda possa mettere a dura prova sedute di questo tipo. Ma partiamo dall’inizio: il montaggio. La dimensione a dir poco generosa dell’imballaggio mi ha inizialmente intimorito, ma in realtà il peso è tutto sommato contenuto e anche l’ingombro in fase di montaggio è particolarmente ristretto, grazie a un incastro ottimale dei pezzi nella scatola e a un iter di assemblaggio ottimale e semplice: tutto ciò che serve è nella scatola, brugola e guantini d’ordinanza compresi. Una mezz’ora dopo la sedia è montata e si mostra in tutta la sua eleganza: la linea è quella tipica di Erazer, futuristica, “da gaming” ma senza eccessi. La linea resta elegante, con un piccolo tocco che fa “artigianale” ovvero le cuciture, naturalmente nel caratteristico verde (che sul nero spicca sempre).

razer iskur v2 x
152° gradi di massima angolazione. Comodo per la schiena, un po’ meno per le gambe.

Ottima per tutto… anche per dormire, o quasi!

Le dimensioni in altezza sono standard, non altrettanto si può dire della seduta, ben più larga della media. Per la sua conformazione, rispetto a molte altre sedie da gaming, vi sembrerà di star seduti su un vero e proprio trono; questo anche a causa della sua relativa rigidità e della mancanza di poggiatesta. Entrambe due cose volute: il poggiatesta è un optional, a differenza che nella versione originale, mentre la rigidità è in realtà ergonomia. La sedia è pensata per avere effetti benefici sulla postura degli occupanti, tanto che invece di un banale cuscino lombare c’è proprio un rigonfiamento interno e una sagomatura apposita, che costringono a tenere la schiena nella posizione ottimale. Dopo il “regale” smarrimento iniziale subentra una piccola fase di adattamento che potrebbe disorientare, ma in realtà è assolutamente propedeutica a un comfort di lunga durata per il quale la vostra schiena vi ringrazierà.


La sedia restituisce contemporaneamente grande solidità e stabilità insieme a un certo grado di morbidezza dei rivestimenti esterni. Il tessuto multistrato (la pelle dell’altra versione, qui, non è un’opzione) risulta morbido, piacevole e traspirante, anche d’estate. I braccioli sono solo posizionabili secondo l’asse 2D, ma si dimostrano comodi, soprattutto nel materiale plastico lievemente gommoso. La solidità del tutto fa sì che non ci siano imprevisti o spiacevoli dondolii, e gli unici (eventuali) scricchiolii udibili sono in fase di seduta e rialzo: da fermi il composto è silenziosissimo, anche a livello di rotelle, che sono funzionali, resistenti e poco impattanti. L’unica cosa che ci ha lasciato leggermente perplessi è il sistema a farfalla del reclinaggio, decisamente troppo scattante. La seduta è reclinabile a 152°, consentendo di fatto un vero e proprio passaggio a una modalità quasi supina, che però non risulta davvero applicabile, dato che dalle ginocchia in giù le gambe rimangono a spasso. A che pro spingersi così all’indietro senza l’avere un poggiapiedi a disposizione?


Nella giungla di proposte e offerte riguardo le gaming chair, Razer Iskur V2 X si erge come un’alternativa di validità superiore. Non si tratta di un prodotto economico, ma allo stesso tempo non è neanche una di quelle sedie all’apparenza sovraprezzata per via di accessori e design ricercati o alla moda. Un prodotto rifinito ed elegante ma dal tocco squisitamente nerd, di grande solidità e affidabilità, che adotta alcune soluzioni apparentemente singolari ma che alla fine risultano vincenti, come la seduta più larga e il supporto lombare integrato. La qualità e comodità dei materiali utilizzati stravince, peccato solo per la posizione reclinata, comoda solo a metà e dallo scatto pronunciato.