Battlefield 6

Battlefield 6: la beta non lascia spazio ai cheater, Secure Boot obbligatorio

In vista della open beta di Battlefield 6 – al via il 7 agosto per chi ha accesso anticipato e il 9 agosto per tutti gli altri – Electronic Arts ha annunciato che, per giocare su PC, sarà obbligatorio attivare il Secure Boot.

Se il termine non vi è familiare, sappiate che il Secure Boot è una funzione di sicurezza che impedisce l’avvio di software non autorizzati al momento dell’accensione del sistema. In altre parole, aggiunge un ulteriore livello di protezione accanto al nuovo sistema anticheat Javelin, già integrato nel gioco. Come facilmente intuibile, si tratta di una misura pensata per rafforzare la lotta contro i cheater, già introdotta in Battlefield 2042 e adottata anche in altri titoli competitivi online come Valorant. Perché ormai non è più solo una questione di armi, mappe e riflessi. La vera guerra si combatte contro chi cerca scorciatoie, sfruttando cheat sempre più sofisticati.

“Per giocare su PC, è necessario avere il Secure Boot attivo,” ha scritto ieri l’account ufficiale EA Help sui social, “si tratta di un’impostazione di sistema, attiva di default su molti PC, che serve a garantire partite eque.”

EA ha messo a disposizione una guida dettagliata – sia in formato testuale che video (in fondo a questo articolo) – per aiutare i giocatori di Battlefield 6 a verificare lo stato del Secure Boot e, se necessario, attivarlo direttamente dal BIOS. Come sempre accade quando si parla di anticheat, la decisione solleva qualche perplessità: da un lato c’è la promessa di partite più pulite e competitive, dall’altro il timore che i publisher esercitino un controllo sempre maggiore sull’hardware degli utenti. Detto ciò, almeno su Windows 10 e 11, la procedura non dovrebbe creare grossi problemi, a patto di seguire le istruzioni fornite.