Borderlands 4 Provato gamescom 2025: mattanza distopica con un retrogusto di zolfo

Borderlands 4
Con l'arrivo di ulteriori trailer dedicati alle nuove classi, potremmo capire la vastità delle variazioni al gameplay di Borderlands 4

Durante la gamescom 2025 di Colonia abbiamo avuto modo di provare diversi tipi di esperienze, dai titoli indie di spessore fino alle ultime novità del mondo AAA in arrivo nei prossimi mesi. Eppure, si percepiva l’assenza di quel “qualcosa”: una mancanza totale di follia anarchica e voglia di fare casino. Per fortuna quelli di Gearbox Software e 2K Games sono venuti in nostro soccorso, invitandoci ad una prova estesa di Borderlands 4, il nuovo capitolo dell’ormai iconica saga distopica e che in questa nuova iterazione punta a superare i propri limiti. Scopriamo insieme le ultime novità!

Borderlands 4
Il logo ufficiale del gioco

Borderlands 4: oltre i confini della landa

La filosofia dietro a questo nuovo Borderlands 4 è molto diretta: “less border, more lands”. Uno slogan che ha trascinato l’intero team di sviluppo durante la realizzazione di un mondo di gioco completamente esplorabile, reso ancora più ricco di dettagli grazie all’Unreal Engine 5 e da tutte le sue chicche relative alla gestione degli effetti di luce dinamici. Durante la nostra prova abbiamo avuto modo di esplorare la mappa per qualche minuto abbondante, incappando in diversi insediamenti appartenenti alle fazioni autoctone del pianeta e assistere alla comparsa dei portali degli emissari del Cronocustode, un dittatore freddo e calcolatore sovrano di una distopia cibernetica opprimente. Il mondo di Borderlands 4 sarà in generale molto più crudo e violento rispetto ai suoi predecessori, con una componente narrativa che – stando alle parole dei devs – ritornerà al mood del suo primo capitolo, mixandolo con l’attenzione allo sviluppo dei personaggi e l’umorismo caciarone del secondo capitolo, cercando di trovare il giusto bilanciamento tra le due parti e risolvere alcune delle criticità riscontrate dalla community con il terzo capitolo. Speriamo solo che non vi siano retcon o riscritture all’ultimo secondo, se capite cosa intendo.

Borderlands 4
Non mancheranno ovviamente i capostipiti della saga, come l’attraente Mad Moxxi e Claptrap. Per la gioia di chi riesce ancora a sopportarlo.

Tocca tirare fuori l’attrezzatura da “boomer”

Per quanto il termine “Boomer Shooter” urti ogni parete e fibra del mio sistema nervoso, la nascita di tale terminologia ha ridato linfa vitale al genere degli FPS Arena con titoli come ULTRAKILL e il reboot moderno di DOOM che hanno permesso la rinascita di meccaniche di gunplay FPS più frenetiche e mozzafiato. Un trend che Borderlands 4 ha certamente tenuto d’occhio e implementato all’interno delle sue meccaniche di gioco. Con la possibilità di esplorare liberamente un open world sconfinato, nasce la necessità di poter sfruttare le possibilità offerte – per la prima volta nella serie – dall’elevazione aerea del rampino, un nuovo strumento in grado di aggiungere verticalità e velocità all’azione di gioco. E ovviamente ciò comporta l’aggiunta di altrettante abilità “accessorio” a supporto di questa verticalità, come per esempio l’uso di un jetpack per librarsi in volo ed effettuare scatti repentini a mezz’aria, magari raggiungendo zone prima d’ora impensabili o lanciarsi in attacchi “Unga Bunga” finendo nel muso delle unità nemiche in un batter d’occhio.

E laddove titoli come i già citati ULTRAKILL o DOOM basano il loro gameplay loop sull’apprendimento di tecnicismi avanzati per generare il chaos più totale, in Borderlands 4 questo elemento è già presente in modo innato nella forma delle abilità dei vari Cacciatori della Cripta, mercenari a caccia di reliquie aliene ed in grado di imbrigliare forze tecno-sovrumane incredibili e suddivise in diverse classi e stili di gioco. Tra i cacciatori già annunciati troviamo Vex, una Siren in grado di evocare famigli, creare sosia per distrarre i bersagli e perché no prendere posizione per incarnare il suo “Berthold interiore” ed esplodere in una Deflagrazione Occulta. Nel mio caso, durante la prova ho avuto la possibilità di mettere le mani su Rafa, un mercenario nato attorno alla microgravità e dotato di una Eso-Tuta in grado di sostenere la sua fragile struttura ossea anche all’interno di ecosistemi dalla gravità superiore e soprattutto utilizzare armi di distruzione di massa come i Cannoni Peacebreaker e la Lancia Apophis.

Con l’arrivo di ulteriori trailer dedicati alle nuove classi, potremmo capire la vastità delle variazioni al gameplay di Borderlands 4

Alla ricerca di stabilità

A primo impatto l’esperienza è stata sì divertente, esplorando antiche rovine e facendo piazza pulita di ogni ostacolo e mini-boss assieme ad un collega giornalista, ma tenendo comunque presente che quanto visto non rappresenterà la versione finale del gioco si è percepita una certa sensazione di futilità negli strumenti a nostra disposizione. Agganciarsi con il rampino e lanciarsi in volo è molto figo e soddisfacente nel momento in cui ottieni il giusto ritmo, ma piuttosto inutile contro nemici che possono essere tranquillamente macinati con una singola abilità avanzata e qualche colpo d’arma da fuoco, soprattutto nel momento in cui si viene bombardati di ricariche per le munizioni. La situazione si è fatta di certo più sfidante durante la boss fight che ha concluso la sessione, che ci ha permesso finalmente di mettere in pratica le nuove possibilità offerte dalla verticalità di Borderlines 4 all’interno di un’arena ricoperta da acidi corrosivi.

Sicuramente una delle priorità che dovranno essere prese in esame dagli sviluppatori riguarderà proprio la necessità di trovare un modo per incentivare il giocatore ad utilizzare queste nuove abilità oltre al semplice “flexing”, soprattutto all’interno delle lobby co-op online e con le infinite possiiblità offerte dal nuovo sistema delle “Parti su Licenza”. Attraverso questo nuovo sistema, i giocatori potranno ottenere o creare armi con al loro interno una o più parti sviluppate da altrettanti produttori, andando a creare una quantità virtualmente infinita di configurazioni e combinazioni possibili. Una feature molto interessante che sarebbe “sprecata” se in tutto questo i nemici tradizionali risultassero dei manichini incapaci di reagire alla nostra incredibile velocità di movimento.


La nostra primissima prova con Borderlands 4 si conclude con dei pareri sì positivi, ma con qualche riserva legata alla nuova impostazione strutturale. Sicuramente il nuovo focus sia esplorativo che aperto darà al titolo di Gearbox Software lo slancio necessario per puntare alla realizzazione di un titolo ambizioso e in grado di riportare il brand sulla rotta giusta dopo un terzo capitolo non proprio stellare e un film che sarebbe meglio dimenticare in maniera collettivamente. E quanto visto alla gamescom 2025 sembra l’inizio di quel percorso, se non fosse per quei piccoli nei e perplessità che andrebbero prese sotto esame prima della sua uscita. Noi siamo fiduciosi, ma il tempo è agli sgoccioli e purtroppo il 3 ottobre è già dietro l’angolo.


Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedetegli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!