Secondo quanto annunciato recentemente, la prossima generazione di Siri dovrebbe arrivare nel 2026, con l’assistente digitale che dovrebbe vantare alcune interessanti funzionalità che dovrebbero riportare Apple sulla mappa dell’intelligenza artificiale. L’unico problema è che l’azienda di Cupertino sta incontrando qualche dubbio se sviluppare un proprio Large Language Model o affidarsi a un partner per realizzare i suoi piani. Dopo aver parlato con OpenAI e Anthropic, un nuovo rapporto afferma che Apple sta discutendo con Google sull’utilizzo del suo modello di intelligenza artificiale Gemini da integrare nella prossima versione di Siri.
Il colosso californiano è attualmente indeciso se utilizzare il proprio LLM, il cui sviluppo costerà miliardi, e non vi è alcuna garanzia che fornirà risultati quasi accurati agli utenti o che si affiderà ad aziende come Google. Storicamente, Apple è sempre arrivata in ritardo quando si trattava di adottare vari standard tecnologici, ma nel caso dell’IA generativa, l’azienda ha ricevuto enormi critiche, con i suoi continui fallimenti che l’hanno portata a una causa legale per aver pubblicizzato falsamente la nuova versione di Siri e non aver fornito le funzionalità sopravvalutate.
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