Midnight Murder Club Recensione: tensione per tutti

midnight murder club box

C’era un gioco che facevo spesso da bambino coi miei amici. Si chiamava “Mezzanotte Scoccata”. In sostanza si trattava di una variante del nascondino da giocare con tutte le luci spente. Un modo come un altro per aggiungere un minimo di estro a un gioco che, dopo molto tempo, era diventato ripetitivo. Pressappoco deve essere stata questa l’idea alla base di Midnight Murder Club, ultimissima fatica di Velan Studio e pubblicata da PlayStation Publishing lo scorso 14 agosto su PlayStation 5 e PC via Steam dopo un periodo di Early Access. Ho avuto modo di giocarlo e, dunque, di elaborare una recensione al riguardo.

velan studios midnight murder club 2
I teschi volanti sono una delle armi speciali ottenibili casualmente nelle partite

Midnight Murder Club: un concept semplice

Quello prodotto da Velan Studios dopo 10 anni di lavoro – almeno, stando alle dichiarazioni contenute nel software – è un gioco che non reinventa certamente la ruota. L’idea di base è quella di unire gli elementi di un semplice shooter-PvP o PvE e arricchirli di una veste vagamente horror. Un mix ideato per permettere al gioco di attrarre quei giocatori interessate ad esperienze competitive, ma che allo stesso tempo vogliono accedere ad un’esperienza di gioco con un livello di sfida accettabile.

Lo scenario all’interno del quale muoverci, Villa Wormwood, è una immensa magione immersa nel buio più totale. Armati solo di una torcia e di una rivoltella (questo l’equipaggiamento base), dovremo attraversare sale, stanze e corridoi che compongono la casa o alla ricerca di nemici (nelle varie modalità deathmatch tutti contro tutti e a squadre) o di artefatti da distruggere (è il caso della modalità “survival”). Obiettivo del gioco è, ovviamente, sopravvivere il più a lungo possibile all’oscurità della notte e alle insidie che questa cela.

Questo è il goal comune per tutte le varie modalità presenti. Due sono quelle più particolari. Carte Jolly è sostanzialmente un deathmatch a squadre 3v3 arricchito dalla presenza di sei carte (una per giocatore) che servono a inserire variabili più o meno vantaggiose: potenza delle torce, possibilità di ricaricare più velocemente la propria arma, presenza o meno di determinati oggetti e armi più potenti da recuperare in specifici punti della mappa. L’altra è Turno di Notte, una modalità survival da affrontare in solitaria o con un amico e che prevede il superamento di 9 sfide. Al termine di ognuna di queste sfide si verrà ricompensati con un power up casuale, ma anche con una “maledizione” che renderà più difficile la nostra sopravvivenza.

Tutto si svolge rigorosamente nel buio più totale. Spente le torce non avrete alcun punto di riferimento ad aiutarvi. È questa la caratteristica principale e distintiva dell’intero gioco. Scegliere strategicamente quando accendere o spegnere le proprie fonti di luce può contribuire alla buona riuscita di un round. Avere una torcia accesa ci permette di individuare i nemici, ma ci rende anche individuabili e quindi vulnerabili ai colpi della squadra avversaria.

midnight murder club velan studios 2
Nella modalità “Turno di Notte” dovremo sopravvivere a 9 sfide per dichiararci vincitori

I più classici dei giochi

Il corpus di modalità offerte in Midnight Murder Club è completato dalla categoria “altro” dove sono inseriti altri quattro tipi di partita. Oltre ai classicissimi Deathmatch 1vTutti e a squadre (privi però delle peculiarità offerte da Carte Jolly) troviamo Ladro della Notte e Cacciatori di Teste. Nel primo caso una semplice gara a chi riuscirà a recuperare più tesori nascosti all’interno di Villa Wormwood resistendo al contempo alle trappole e ai proiettili nemici. Nel secondo, un “tower defense” o “ruba bandiera” dove la squadra che difende deve evitare che i nemici distruggano il loro Totem o viceversa.

Per ognuna di queste modalità, comunque, la costante è l’immersione nella più totale oscurità scalfita solo dai fasci di luce delle torce nostre, degli alleati e dei nemici. Il setting horror risulta tutto sommato blando; il gunplay è basilare e privo di particolari guizzi: la presenza di un’unica mappa – per quanto grande – rischia di rendere il gioco molto monotono molto presto. A offrire un minimo di varietà ci pensano le carte, che però non scuotono certo le fondamenta del gioco.

midnight murder club velan studios 8
Il gunplay è molto basilare

Midnight Murder Club: un party game senza infamia e senza lode

Partiamo dai pregi. Midnight Murder Club è un gioco estremamente semplice da comprendere e padroneggiare. Si tratta di un ottimo scacciapensieri da affrontare con leggerezza insieme agli amici o in una lobby casuale. Il fatto che il gioco sia venduto a un prezzo tutto sommato irrisorio (9,99€ sia su Steam che su PS5) e che non sia necessario che tutti i partecipanti ne acquistino una copia (a patto che almeno uno possegga la Guest Pass Edition) può sicuramente incentivare l’idea di dargli una chance.

Ma se questa fosse la vostra intenzione dovete tenere a mente che le – poche – modalità presenti si riducono tutto sommato sempre allo stesso gameplay, da ripetere sempre nello stesso ambiente. L’immensa Villa Wormwood è l’unica location disponibile ed è chiaro che, in futuro, Veland Studios possa (anzi, debba) pensare a proporre alternative. Nuove mappe, eventi a tema e carte speciali potrebbero essere già delle idee da valutare.

In definitiva: per essere un party game, Midnight Murder Club fa esattamente ciò per cui è stato creato, ma senza alcun vero guizzo ulteriore che potrebbe farlo emergere nella vastità di altre produzioni aventi lo stesso scopo. L’oscurità non basta e il tono horror è fin troppo blando per essere ritenuto davvero significativo. Il titolo non fa nulla di veramente diverso da quanto proposto da numerose altre produzioni già in commercio. Quanti giochi potete citare che posseggono le modalità che abbiamo descritto fino a questo momento?

Pad alla mano ho avuto la sensazione che sarebbe per gli streamer un buon gioco da proporre al proprio pubblico, sia come contenuto leggero, sia come momento aggregativo per la propria community. Probabilmente, come fu già per Among Us (Innersloth, 2018), tanto del successo di questo gioco dipenderà anche da quanti vorranno inserirlo a palinsesto nelle settimane a venire.


Midnight Murder Club è un titolo semplice, con pochissime pretese di sovvertire o reinventare il genere dei party game in alcun modo. La sua più grande forza – la semplicità e immediatezza – è però anche la sua più grande debolezza. I pochissimi elementi distintivi dell’esperienza  come il buio e l’ambientazione horror sono fin troppo blandi perché il gioco emerga efficacemente su altri prodotti appartenenti allo stesso genere. Il prezzo contenuto e la possibilità di giocarlo in compagnia possedendo una singola copia potrebbero anche incoraggiare chi voglia qualcosa che non richieda un grande impegno. Probabilmente Midnight Murder Club dovrà sperare anche di attirare l’attenzione di streamer e content creator che lo proporranno alla loro community. Con Among Us e Dead by Daylight ha funzionato, chissà che la magia non si ripeta.