Dying Light The Beast: ecco il trailer “Torture & Suffering”

Dying Light The Beast è in arrivo dal il 19 settembre su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S. Techland ha pubblicato un nuovo trailer, intitolato “Torture & Suffering”, che mette in evidenza le sofferenze di Kyle Crane e le torture a cui è stato sottoposto dal Barone. Cattura le sue emozioni crude e contrastanti, sentimenti che si riversano direttamente nella brutalità del combattimento. Il video è parte di una serie che presenta l’evoluzione di Kyle Crane e mettono in evidenza gli aspetti chiave del gameplay dell’IP. Trovate maggiori informazioni sul dev log ufficiale qui. Date un’occhiata al nuovo trailer in fondo alla news.

Di seguito una panoramica tramite Steam:

Dying Light: The Beast è un’avventura zombie a sé stante, ambientata a Castor Woods, una gettonata meta turistica ormai sconvolta. Dopo 13 anni passati a fare da cavia per spietati esperimenti, riesci a scappare dai tuoi aguzzini. Giuri vendetta, ma scopri che la posta in gioco è molto più alta. La regione non pullula di vita come una volta, ma ci vivono ancora persone, fazioni e orribili creature. Qualcuno ti chiederà aiuto. Qualcuno vorrà ucciderti. E qualcosa nel bosco ti darà la caccia.

Caratteristiche

DIVENTA L’EROE DELLA LEGGENDA

Tu sei Kyle Crane, l’uomo il cui altruismo all’inizio dell’epidemia del virus ha salvato moltissime persone da una sorte meno auspicabile della morte. Dopo oltre un decennio passato sotto la tortura degli esperimenti, ti trovi in un mondo completamente sconvolto. Ora dovrai affidarti alle tue abilità di sopravvivenza che ti hanno tenuto in vita per tutti quegli anni per salvare altre vite innocenti.

SPRIGIONA LA BESTIA PER SOPRAVVIVERE

Sei stato rinchiuso in gabbia come un animale per anni, subendo esperimenti disumani e ne mostri inevitabilmente i segni.Il tuo DNA ora è intrecciato con quello degli zombie e sei in grado di scatenare una forza bestiale. Ti scorre nelle vene. Nessuno può portartela via. Sfruttala. E scoprirai che è molto più di una semplice condanna.

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