Everybody’s Golf Hot Shots Recensione: la saga arcade torna più in forma che mai

EVERYBODY'S GOLF HOT SHOTS

Non è scritto da nessuna parte che per giocare a golf sia necessario recarsi in Inghilterra. Come già tanti altri simulatori per qualsiasi attività umana, anche mazze, palline bianche e campi verdeggianti sono disponibili nel mondo videoludico, e da anni, ora in modo più tecnicistico ora con un’ampia apertura al party game. Everybody’s Golf Hot Shots costituisce, da questo punto di vista, un graditissimo ritorno. Probabilmente non sarà noto a tutti, ma il franchise risale almeno al 1997, con la pubblicazione del primissimo Everybody’s Golf sulla primissima PlayStation. Nel corso degli anni si sono susseguiti altri titoli, altre interazioni, persino con un’apertura al Tennis in forma di spin-off (nel 2006, su PlayStation 2). L’ultimo capitolo ufficiale, tuttavia, risale all’ormai lontano 2017, con il rinnovato Everybody’s Golf per PlayStation 4, mentre nel 2019 veniva pubblicato Everybody’s Golf VR, sempre la stessa console. Da lì in poi, il silenzio: fino ad oggi, quando lo sviluppatore Hyde, in collaborazione con Bandai Namco, ha deciso di riportare la saga al centro dell’attenzione, e con diverse novità non da poco, su Nintendo Switch e PlayStation 5 (noi abbiamo lavorato su quest’ultima versione). Pronti a saperne di più?

Il campo da gioco di Everybody’s Golf Hot Shots
Il campo da gioco di Everybody’s Golf Hot Shots

Everybody’s Golf Hot Shots: golf al passo con i tempi

Everybody’s Golf Hot Shots è innanzitutto il tentativo di “aggiornare” il franchise per renderlo nuovamente al passo con i tempi. Questa operazione parte dal comparto grafico (senza tradire la direzione artistica della serie), passando per tutta una serie di accorgimenti lato gameplay e fruizione complessiva, fino ad arrivare ad offrire una modalità online degna di questo nome, praticamente obbligatoria nel mondo contemporaneo. Diversi di questi obiettivi sono stati perfettamente raggiunti, mentre su altri si sarebbe potuto lavorare con un po’ più di convinzione (ad esempio, il comparto tecnico resta comunque legato a un’infrastruttura un po’ datata, più simile alle possibilità della PlayStation 4 che a quelle della PlayStation 5, che tra l’altro è già a metà del suo ciclo di vita).

Nelle schermate principali e nella sua impostazione generale, Everybody’s Golf Hot Shots è stato pensato per accogliere letteralmente chiunque, dal giocatore che ha acquistato ogni singola copia di gioco dal 1997 all’ultimo arrivato, passando per gli avventori occasionali che il golf l’hanno sempre e solo visto in foto. L’accesso è immediato, le informazioni fornite rapide, essenziali ed efficaci. Si scende quasi subito in campo, dopo aver strizzato l’occhio a possibilità di personalizzazione, a stili di gioco e a personaggi che verranno illustrati adeguatamente già dopo i primi venti o trenta minuti di gioco. Di carne al fuoco si capisce subito che ce n’è tanta, così come di possibilità di personalizzazione; col tempo ci si accorge che non sarebbero state disprezzate diverse rifiniture nei dettagli, ma non c’è davvero nulla che faccia storcere il naso, se si considera che Everybody’s Golf Hot Shots si pone, ancora una volta, come sempre si è posto il franchise: cioè come un gioco di golf arcade, fortemente arcade, quasi sempre semplicemente arcade.

No, non è Dragon Ball, è solo una partita di golf

Tutti sul campo da golf

L’approccio a Everybody’s Golf Hot Shots va inteso nei termini in cui la produzione tenta tutto nella direzione dell’accessibilità e del divertimento, ma senza tradurre la propria natura storica. Si tratta di un gioco di golf arcade, non di un simulatore professionistico; ci sono sì modalità più precise, tecniche e dagli ostacoli più o meno personalizzabili, ma mai ci si avvicina davvero al golf reale. E forse la presenza di Pac-Man tra i bonus pre-ordine avrebbe già dovuto farsi insospettire circa la vera natura della produzione. Colpire la pallina per andare in buca, eseguendo così uno “shot” perfetto, richiede grossomodo qualcosa di vicino ai QTE delle avventure narrative: si devono eseguire, rispettando certe tempistiche, tre pressioni dello stesso tasto di seguito. Più saremo vicini agli indicatori a schermo e all’area di selezione, più il colpo sarà soddisfacente.

Ma questo è idealmente, come pure nella pratica, solo l’inizio. Perché poi nel concreto a rendere improbabile la situazione concorrono una miriade di fattori. L’ambiente di gioco, per esempio, può presentare ostacoli di vario tipo. Oppure, la pallina da golf può presentare dei poteri specifici, legati alle abilità dell’altrettanto specifico personaggio (da questo punto di vista ricordate che Everybody’s Golf Hot Shots presenta il maggior numero di personaggi giocabili di sempre nella storia della serie). Normalmente, dopo aver toccato terra e aver rotolato per un po’, la pallina da golf si ferma. Non così in Everybody’s Golf Hot Shots, dove l’oggetto può anche riprendere la corsa, rimbalzare sfidando le leggi della fisica, slittare, prendere fuoco, e molto altro ancora. Non sono follie lasciate al caso, ma specifiche possibilità legate al gameplay, controllabili e migliorabili (anche con la pratica) da parte del giocatore.

I tiri speciali saranno una costante

La storia e l’online

Everybody’s Golf Hot Shots offre diverse modalità di gioco, la principale delle quali consiste nella campagna. Si tratta fondamentalmente di affrontare un torneo dopo l’altro accumulando punti su punti: in questo modo è possibile sbloccare nuovi terreni e personaggi giocabili, ognuno dotato di abilità particolari. In più, più si prosegue e più possibilità di personalizzazione nelle modalità di gioco si ottengono, per esempio quella di modificare a piacimento le caratteristiche climatiche e l’ora del gioco (con annesse variabili in campo). Utilizzare per diverso tempo lo stesso personaggio garantisce, inoltre, l’aumento dell’affinità, il che porta a valorizzare e sfruttare ancora di più le sue caratteristiche sportive specifiche.

La modalità multigiocatore, però, è il vero fiore all’occhiello di Everybody’s Golf Hot Shots, nonché la caratteristica che potenzialmente fa salire all’inverosimile le ore di gioco. Se già 100 livelli nella campagna non vi sembravano pochi, sappiate che è possibile giocare in locale con altri tre giocatori, sia in sfide tutti contro tutti che in quadre di due giocatori. Non occorrono neppure più controller, perché semplicemente ci si passerà il DualSense ad ogni turno. La stessa struttura è presente nell’online, ovviamente con la possibilità di sfidare giocatori dalle diverse abilità provenienti da tutto il mondo. Qui magari sarebbe auspicabile l’introduzione di vere e proprie stagioni competitive.

Graficamente parlando, ed è questo il suo difetto principale, Everybody’s Golf Hot Shots non è particolarmente esaltante, ma è possibile chiudere un occhio – anche considerando che la direzione artistica ha voluto recuperare e celebrare un particolarissimo stile a metà tra il cartoonesco e l’anime, specifico del franchise.


Everybody’s Golf Hot Shots è il titolo perfetto per chi è sempre stato attratto dai videogiochi sportivi dall’anime fortemente arcade. Chiaramente i primi destinatari della produzione sono i fan storici della saga, ma la cura della nuova iterazione svela un’apertura convinta presso il grande pubblico dei giocatori occasionali. Chiunque, in effetti, può apprendere le meccaniche e divertirsi, non solo i fan del golf. Everybody’s Golf Hot Shots opera su Nintendo Switch e PlayStation 5 un po’ quello che furono, contestualizzati, Mario Power Tennis e Fifa Street. Per di più, le ore di gioco sono tarate verso l’alto, dato che anche solo completare la modalità carriera richiede un bel po’ di tempo, senza considerare il multiplayer online a quattro giocatori. Confidiamo in un supporto online durevole e ragionato, perché la direzione sembra essere proprio quella giusta. E adesso tutti in campo, armati della propria mazza da baseball e di un improbabile armamentario di poteri speciali.